| Ancor prima che il suo avversario fosse visibile alla vista Ayame lo aveva sentito arrivare, ogni suo passo, ogni piccolo dettaglio, era abituata a quest'udito esagerato... Non le aveva mai dato altro che rogne, questa volta la divertiva sentire ogni passo dell'avversario, segno che stava arrivando da lei, si era vicino... come voleva lei, lui sarebbe stato lì e non importava nulla più di questo. Quanto le piaceva sentirsi sempre piu' vicina a quell'uomo, non era un piacere fisico, era strano, nemmeno lei sapeva darsi spiegazione, ma bramava quell'uomo, ma non come un infatuato brama l'amante... bensì come un morto brama la vita, si, quell'uomo le dava vita... Era da così tanto tempo che Ayame aveva perso tutto, non stava piu' vivendo, era morta, morta come tutti credevano... e adesso era arrivato quest'uomo, che pareva interessato, anche in minima parte, a lei... Era da tanto tempo che desiderava la morte, una morte che non arrivava mai, e non sarebbe arrivata... Adesso aveva uno scopo per vivere... quell'uomo, per quanto esso bramasse la sua morte, era l'unico essere che ancora desiderava qualcosa di lei, non importava che questo fosse un bene o un male, bastava che desiderasse... bastava quello...
Aveva trascorso questi ultimi quattro giorni nel girovagare silenziosa in quelle terre, aveva scoperto svariate paludi, svariate distese desertiche come quella del loro scontro, eppure nessuna città, nemmeno il piu' piccolo villaggio, solo lande desolate, fantasma...non che la città dove fosse stata era la piu' proliferante e allegra che avesse mai visto. Di certo c'erano altri abitanti in tutta la terra, ma molto distanti, forse in angoli sperduti nella nebbia piu' profonda. Era un giorno molto nebbioso questo, la nebbia sembrava voler soffocare qualunque forma all'orizzonte, non contava se fosse viva o morta, voleva conquistare quel paesaggio desertico...come una nebbia asasssina, che passava e non lasciava traccia di vita dietro se...bianco, solo tanto bianco questo si vedeva il giorno dell'incontro con Vox, incontro tanto atteso...Eccolo, era spuntatao davanti a lei, non si mosse rimase a terra a fissarlo con un mezzo sorriso cupo. Il mantello le copriva parte del viso e la sua falce era appoggiata a qualche braccio da lei.
"Avanti...vieni...vieni da me..."
Era impaziente, il suo cuore batteva velocissimo, picchiando con forza ed aggressività la sua cassa toracica. Era solito impazzire il suo cuore alla vista di quell'uomo...
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