Brama di Risposte

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† Yuffie
view post Posted on 16/6/2009, 12:09




Ayame aveva deciso di allontanarsi da Fog City, non voleva essere vista, così decise di tornare prima del tempo nelle terre abbandonate, proprio là dove aveva incontrato il suo avversario la prima volta...
C'erano ancora le macchie, ormai essiccate, di sangue sul terreno... nero denso... sembrava passato così poco tempo da quella battaglia... nemmeno un ora...eppure erano passate settimane, forse anche mesi, chissà... odiava contare il tempo...

Si guardò attorno, era come rivivere quei momenti, ricordava tutto, persino il respiro del suo avversario. Quel respiro sempre piu' profondo e sforzato...
Sorrise levemente mentre vagava leggera nel paesaggio fantasma.
Quella sensazione di famigliare l'abbracciava come la prima volta, un abbraccio che straziava il suo cuore, un calore che feriva profondamente. Ormai doveva abituarsi, lei non aveva più un luogo dove fare ritorno...

Ecco, l'ultima macchia di sangue, nettamente più grande delle altre, un lago essiccato di un rosso scuro, quasi nero.
Là dove ricordava Vox l'ultima volta... dove per l'ennesima volta le aveva chiesto di andarsene.
Sembrava non essere gradita da quell'uomo, poco male... non era sua intenzione quella di stargli simpatica. Nonostante non le sarebbe spiaciuto entrare piu' in confidenza, ma semplicemente perchè in questo modo le sarebbe stato più facile avere risposta...
Chissà se anche sta volta l'avrebbe invitata ad andarsene mentre lui si faceva i fattacci suoi...
No, questa volta non sarebbe stata zitta zitta, questa volta non sarebbe stata agli ordini di nessuno, se le avesse chieisto di andarsene sarebbe rimasta, e non le sarebbe importato cosa sarebbe accaduto.
Era stata al suo gioco sino ad ora... rispettando ogni sua scelta, era ora che anche lui la rispettasse a suo modo e iniziasse a trattarla con più interesse.

Mancavano 4 giorni al loro incontro, a quello strano appuntamento che era del tutto il contrario di quello di due innamorati folli d'amore che non vedono l'ora di ritrovare l'amato...
Decise di pulire nuovamente la sua falce, almeno qualche ora sarebbe passata velocemente, il resto dei giorni li avrebbe passati nella noia piu' completa e nella frenesia aspettando il suo avversario...

"Ti aspetto Vox... questa volta pero' non sarò così buona..."
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 16/6/2009, 19:16




Era in ritardo... Qualche ora, non di più. Non era riuscito a recuperare il ritardo causato dal riposo forzato a cui dovette sottostare. Ancora pochi minuti. Il fango e le pozzanghere ormai familiari non parevano aver traccia di passaggio alcuno ma non era detto che lei fosse arrivata dalla stessa direzione. O che lasciasse impronte... Con passo sicuro sorpassò un macigno scartandolo sulla destra. Aveva la testa vuota, tipica di chi ormai non ha nulla da fare se non raccogliere i frutti del proprio operato. Certo, ora si avvicinava la parte più complessa, ma i preparativi erano ultimati. Certo, se lei era la... Non avrebbe potuto dire con certezza se in uno dei suoi soliti deliri avesse cambiato idea, ma sperava che così non fosse. Può aver forse messo delle trappole sapendo già il luogo dell'incontro? Saltò una pozzanghera. Difficile, il suo carattere... Tutti i suoi caratteri messi in mostra fino ad ora non parevano essere freddi calcolatori. Forse avrebbe potuto aspettarsi un'imboscata ma non una trappola. Proprio con questo pensiero in mente cambiò strada. Arrivare avrebbe richiesto qualche minuto in più ma non avrebbe lasciato all'avversaria nascondigli utili per attaccarlo di sorpresa.

"Basta pensieri..."

Non poteva pensare, non ora. Lei poteva essere nelle vicinanze, meglio tenere gli occhi ben aperti e le orecchie ben tese. Così passò in assoluto silenzio l'ultimo quarto d'ora di viaggio e nulla successe.

Infine eccolo arrivato sul luogo dell'incontro...
 
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† Yuffie
view post Posted on 16/6/2009, 20:04




Ancor prima che il suo avversario fosse visibile alla vista Ayame lo aveva sentito arrivare, ogni suo passo, ogni piccolo dettaglio, era abituata a quest'udito esagerato... Non le aveva mai dato altro che rogne, questa volta la divertiva sentire ogni passo dell'avversario, segno che stava arrivando da lei, si era vicino... come voleva lei, lui sarebbe stato lì e non importava nulla più di questo. Quanto le piaceva sentirsi sempre piu' vicina a quell'uomo, non era un piacere fisico, era strano, nemmeno lei sapeva darsi spiegazione, ma bramava quell'uomo, ma non come un infatuato brama l'amante... bensì come un morto brama la vita, si, quell'uomo le dava vita... Era da così tanto tempo che Ayame aveva perso tutto, non stava piu' vivendo, era morta, morta come tutti credevano... e adesso era arrivato quest'uomo, che pareva interessato, anche in minima parte, a lei... Era da tanto tempo che desiderava la morte, una morte che non arrivava mai, e non sarebbe arrivata... Adesso aveva uno scopo per vivere... quell'uomo, per quanto esso bramasse la sua morte, era l'unico essere che ancora desiderava qualcosa di lei, non importava che questo fosse un bene o un male, bastava che desiderasse... bastava quello...

Aveva trascorso questi ultimi quattro giorni nel girovagare silenziosa in quelle terre, aveva scoperto svariate paludi, svariate distese desertiche come quella del loro scontro, eppure nessuna città, nemmeno il piu' piccolo villaggio, solo lande desolate, fantasma...non che la città dove fosse stata era la piu' proliferante e allegra che avesse mai visto.
Di certo c'erano altri abitanti in tutta la terra, ma molto distanti, forse in angoli sperduti nella nebbia piu' profonda.
Era un giorno molto nebbioso questo, la nebbia sembrava voler soffocare qualunque forma all'orizzonte, non contava se fosse viva o morta, voleva conquistare quel paesaggio desertico...come una nebbia asasssina, che passava e non lasciava traccia di vita dietro se...bianco, solo tanto bianco questo si vedeva il giorno dell'incontro con Vox, incontro tanto atteso...Eccolo, era spuntatao davanti a lei, non si mosse rimase a terra a fissarlo con un mezzo sorriso cupo. Il mantello le copriva parte del viso e la sua falce era appoggiata a qualche braccio da lei.

"Avanti...vieni...vieni da me..."

Era impaziente, il suo cuore batteva velocissimo, picchiando con forza ed aggressività la sua cassa toracica. Era solito impazzire il suo cuore alla vista di quell'uomo...
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 17/6/2009, 11:04




Eccola li, seduta a terra col suo solito sorriso. Lo fissava mentre si avvicinava con occhi ardenti di una passione che non riusciva a capire da cosa fosse alimentata... Si guardò attorno.

Il paesaggio era lo stesso dell'altra volta. Facendo bene attenzione poteva scorgere i segni del precedente scontro, scure macchie opache sul terreno. Gli sarebbero servite da monito a prestare più attenzione, all'essere più cauto. Comunque non pareva esserci trucco alcuno o, quantomeno, non se ne vedevano. Si avvicinò dunque alla fanciulla.


Eccomi infine. Chiedo scusa per il ritardo ma ho avuto degli impegni.

Non aveva intenzione di rivelare il vero motivo del ritardo, avrebbe concesso alla sua avversaria un vantaggio psicologico.


L'ultima volta a rispondere sei stata tu, quindi suppongo sia il mio turno. Prego, chiedi pure. Non ti assicuro che potrò chiarire tutti i tuoi dubbi o darti risposta a qualunque domanda ma mi impegno a fare il più possibile per esaudire la tua curiosità.

La voce era tornata calma e pacata, tranquilla. Sembrava essere tornato in forma come sempre. Era pronto, finalmente...
 
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† Yuffie
view post Posted on 17/6/2009, 11:20




Rimase stupita da quell'incredibile cambiamento...Ora sembrava un'altra persona, diversa da quella incontrata nella locanda 5 giorni fa... Bhe in fondo questo era un bene, sembrava collaborare, quindi non serviva che usasse le maniere forti, anche perchè non ne aveva voglia...Si alzò in piedi, era piu' educato secondo lei, lo guardò silenziosamente, senza proferire parola, il suo viso era tornato freddo e distaccato.

Non ha importanza il vostro ritardo, l'importante è che ora siate qui...

Pareva non voler porre domande, persisteva in quel silenzio mentre insistentemente scrutava ogni singola parte del vorpo di Vox, lo ricordava ancora, scoperto, nella locanda... Quella notte gli era parso tando diverso da ora...era lui? Si, doveva esserlo, eppure continuava a chiedersi il motivo di quel cambiamento improvviso...
Si decise finlmente a parlare, dopo qualche minuto di silenzio... adesso che se lo trovava davanti era intimorita di porgli domande azzardate, non voleva sembrare scortese, divertente, solitamente non le importava...

Sinceramente ho tante domande, ma tra queste ne sceglierò una semplice, basta rispondere si o no, non importa che ci sia la spiegazione, mi accontenterò di un monosillabo...
Voi siete umano?


Sapeva che forse era la domanda peggiore da porre a quell'essere, ma in fondo era questo che le premeva di più... Aveva sembianze umane, ma tutto di lui sembrava dire che non lo fosse, ma forse errava, forse sbagliava e stava facendo un enorme errore...
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 20/6/2009, 13:39




Vox non si stupì particolarmente. Evidentemente le "condizioni" della ragazza le avevano concesso capacità sensoriali superiori che potevano aver messo in dubbio la sua reale natura. Poteva rivelarle quel che era davvero?
La missione consisteva nell'indagare sui morbi già presenti sul pianeta, studiarli, osservare la società. E, infine, provare i sistemi difensivi della popolazione contro un attacco biologico in scala ridotta. Ovviamente la massima segretezza era d'obbligo e più riusciva a mantenere inosservata la propria presenza tanto più la missione avrebbe avuto più probabilità di successo.
Era però anche vero che questo mondo pareva ospitare molte creature fantastiche e definibili come non umane. Quindi...


No, non sono umano. Ora mi par giusto che sia tu a rispondere ad una domanda. Come sei morta?

Lo disse con tono pacato e tranquillo, come se fosse la cosa più normale al mondo. Mentre diceva questo estrasse dei fogli dalla borsa e iniziò ad osservarli come a trovare conferma di quel che dicesse. Poi lo sguardo indagatore tornò a fissare la ragazza, avido di risposte...
 
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† Yuffie
view post Posted on 20/6/2009, 13:57




Attese la risposta, risposta alquanto scontata si disse, ma bhe, era meglio del dubbio che le era sorto da giorni. Ecco la domanda dell'uomo, non poetva mancare. Secca e diretta, come poche, una domanda che si aspettava di ricevere solo da chi davvero la conoscesse, ma a quanto pareva il suo essere sembrava morto anche all'esterno. Sorrise a Vox subito dopo aver sentito quella domanda.
Come era morta? Erano passati parecchi anni, forse nemmeno se lo ricordava bene... No, se lo ricordava, eccome, quel giorno maledetto...
Lo fisso' un attimo cercando le parole piu' appropiate per una risposta.

Come sono morta? Bhe... Sono stata uccisa dal mio compagno...

Non era certa che quella risposta sarebbe stata esauriente all'uomo, forse non gli sarebbe bastata... Ma dirglie che era stata uccisa il giorno che il suo compagno l'aveva morsa succhiandole il sangue, credendo finirla per sempre... Invece aveva fatto male i calcoli, infatti il suo essere non morì, non come sperava, ma bensì morì dentro, risvegliandosi mutata, costretta a vivere per sempre nel corpo di una ventenne...
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 20/6/2009, 14:08




Era evidente che cercasse di evitare il discorso e, probabilmente aveva addirittura frainteso la domanda. In effetti solo le cause fisiche e i procedimenti che la avevano portata ad essere quello che era gli interessava. Come aveva fatto a diventare ad essere quello che era? Era praticamente l'unica cosa che le sue ricerche non erano riuscite a comprendere.

Se non sei intenzionata a raccontarmi del tuo compagno non preoccuparti. Mi basta sapere le condizioni e le cause che hanno portato il tuo corpo alle attuali condizioni. Certo, mi interessi sotto molti altri punti di vista, ma questo è il mistero che più di ogni altro vorrei svelare...

Parlò con voce eccitata, incurante delle emozioni che parevano far soffrire la giovane. In effetti non provò a nascondere in particolar modo il suo disinteresse per il dolore della ragazza. In fondo non era quello ad interessargli. Forse avrebbe potuto dissimulare pietà, comprensione, sdegno o qualunque altro sentimento che secondo lui la avrebbe più convinta a sbottonarsi. Ma a modo suo, anche se potrebbe essere bizzarro per qualcuno di non proveniente dal suo mondo, era un modo per mostrare la propria stima non celando i suoi interessi, non ingannandola come tanto bene aveva imparato a fare... Certo, difficilmente lei avrebbe potuto capire il significato insito in quelle parole...
 
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† Yuffie
view post Posted on 20/6/2009, 14:28




Lo guardò un attimo titubante, lei non soffriva, non lo faceva piu' da anni, ripensava a quei momenti come quando si ripensa ad una scena dal film, qualcosa di vuoto, non appartente a lei. Eppure lui credeva altro... Bhe poco male, non le interessava... Ma per fortuna l'uomo sembrava no provare pena per lei, anche perchè non le sarebbe affatto piaciuto.

premetto una cosa, una sola... Io non provo dolore... ma forse le sarà difficile da capire, o da credere.
In ogni caso il mio essere è diventato questo 90 anni fa, forse, nemmeno io ricordo bene.
Su questo mondo, anche se nascoste, esistono razze che vanno oltre la concezione umana, io faccio parte di una di queste... I Non-Morti, o comunemente chiamati Vampiri, esseri che per sopravvivere si devono nutrire di sangue umano.
Il vampiro possiede una capacità: se non finisce l'essere umano che usa per nutrimento questo diventa automaticamente vampiro, il morso del vampiro è come una malattia, che a contatto con sangue trsforma uomini in vampiri...
Io ero umana, poi un giorno venni morsa anche io, ed ora sono quello che vede...
Spero che questa risposta le basti...


Non sapeva che altro aggiungere, le sembrava di essere stata chiara, ma in fondo quel discorso non le spieceva, anzi, desiderava porre altre domande, e rispondere ad altrettante domande poste da Vox... Erano entrambi alla ricerca di qualcosa, qualcosa di incredibilmente diverso, ma la strada per scoprire quell'incongnita era la stessa...
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 20/6/2009, 14:49




Malattia? Interessante... Eppure non era riuscito a trovarne traccia... certo, non aveva potuto lavorare su molto, era già tanto quello che era riuscito a fare in così poco tempo con una tale scarsità di mezzi. Di certo la Royal Apotek sarebbe stata più che felice di sentire ciò che aveva da riferirgli, se solo avesse potuto contattarli... Ormai erano giorni che non aveva più notizia alcuna...

Uhm... Secondo i dati e quanto detto dunque...


Sembrava essersi momentanemente dimenticata della sua "compagna" di quell'incontro, concentrato a pensare e a sfogliare fogli.
Un cadavere ematofago, probabilmente sostentato da un simbionte/parassita. Quanto era rimasto della creatura che una volta era in vita? Il fatto che non provi dolore e dei suoi scarsi ricordi è dovuto forse alla morte dell'essere originario? Non è che forse è proprio il simbionte ad essere il vero essere? Ovviamente tutti quei ragionamenti non avevano fondamento se la ragazza gli avesse mentito. Ma non si preoccupò di questo, non aveva detto niente che andasse contro le informazioni in suo possesso e da quanto gli pareva sembrava essere sincera. Poi, quasi riprendendosi da un incanto, si concentrò di nuovo su di lei.


Ti chiedo scusa. Vorrei farti altre domande ma, suppongo, è il tuo turno di porre un quesito.


Poi attese, impaziente...
 
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† Yuffie
view post Posted on 20/6/2009, 14:58




Cercò nella sua mente quale potesse essere la domanda che ora era giusta porre...
Non sapeva, non sapeva cosa chiedere... lei era pronta a rispondere a tutto, ma lui non sembrava altrettanto pronto... Lo fisso' incerta... cosa voleva scoprire... era un medico, qualcosa di simile? Si concentrava troppo su il suo problema, anche la prima volta le chiese di farsi visitare... No, non era un medico di queste parti, non seguono provedure omicide per sapere della malattia...

Allora... la mia domanda è questa: Da dove venite?

questa volta forse non avrebbe avuto risposta, ma sperava nell'onestà di quell'uomo, quindi su una risposta seria...
Sperava che esso non sviasse l'argomento... e se la risposta fosse stata "Non posso avelarle questo punto" ... poco male, poteva solo significare che nascondeva qualcosa di grosso, quindi che forse nemmeno fosse di questa terra...
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 20/6/2009, 15:02




Domanda off-limits. Non poteva assolutamente rispondere. Senza dubbio alcune rispose immediatamente con voce ferma e decisa.

Mi dispiace ma non posso divulgare una simile informazione. Sarò però lieto di rispondere ad un'altra sua domanda vista la mancata risposta.

Quanto era disposto a rivelare per sapere lui stesso le informazioni che gli interessavano? Non lo sapeva, non ancora. Certo, quello strano gioco era divertente ed eccitante, pareva come giocare una partita a scacchi, ogni mossa doveva venir ben valutata o si rischiava lo scacco matto. Poi Vox si chiese... Cosa sono gli scacchi?
 
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† Yuffie
view post Posted on 20/6/2009, 15:09




Sorrise alla risposta, se lo aspettava, bhe, almeno ci aveva provato... Avrebbe chiesto un'altra cosa, nonostante non sapesse che altra cosa potesse chiedere...
Si avvicinò un poco invitandolo a sedere accanto a lei.

Credo sarà una lunga conversazione, sarà meglio che vi sediate...

Si sedette a terra, sulla polverosa e secca terra di quel luogo.
Fissava l'oscuritä che si distendeva verso l'orizzonte... Magnifica oscurità, peccato fosse tanto distante da lei.
Ecco la domanda, le venne in mente come un soffio di aria fredda in estate.
Sorrise fissando terra, adesso l'avrebbe posta, non appena fosse stata certa che il suo viso fosse tornato impassibile...

A quale scopo vuole sapere tutte queste cose su di me?

Era una domanda ovvia, che i due si sarebbero dovuti porre subito, eppure nessuno dei due ci aveva ancora pensato, troppo scontata forse, ma efficacie...
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 20/6/2009, 15:16




Sono un ricercatore e mi interesso dei più diversi casi. Di certo è il più bizzarro che mi è mai capitato e sono particolarmente interessato a...

Ci pensò attentamente.

...Tutto ciò che concerne il suo "bizzarro stato alterato". Certo, già ho potuto scoprire e dedurre molto ma ancora tante cose sono rimaste all'oscuro.

Non aveva mentito ma non aveva raccontato tutto. Come ad esempio lo scopo finale per cui era interessato a lei, al suo simbionte/parassita/morbo. Di certo non ne avrebbe fatto parola e, tutto sommato, aveva risposto a sufficienza dal suo punto di vista.


Lei cosa ha visto in me?


Poggiò la valigia, lo zaino e, infine, si sedette. Forse in questo modo sarebbe riuscito a capire qualcosa in più sulle sensazioni, sui sensi o sui percorsi mentali di lei. In fondo aveva percepito molte cose in lui che nessun'altro avrebbe notato. Sapere come ci era riuscita l'avrebbe aiutato a capire qualcosa di lei che ancora non aveva svelato...
 
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† Yuffie
view post Posted on 20/6/2009, 15:31




Bhe, direi piu' che altro cosa NON ho visto... Io non ho visto nemmeno una caratteristica umana in lei, nemmeno il suo aspetto presocchè identico...
Percio' ho voluto capire se lei fosse davvero di queste parti... voglio capire se forse in altri luoghi c'è speranza che io guarisca...


Aveva detto quell'ultima parola con un sorissetto strano...guarire equivaleva a morire... Era questo che desiderava Ayame? La morte? solo quella...la morte... Ancora non aveva trovato chi potesse toglierle quella vita dannata, quell'esistenza vuota e perenne... ma sfortunatamente ogni volta che qualcosa andasse vicino alla sua uccisione la sua parte folle scattava e come un animale difendeva con denti e unghie quella vita, la sua maledizione...la sua seconda parte...
Ora era il suo turno...doveva chiedere qualcosa... pensare che 5 giorni fa le domande sembravano miglioni nella sua testa, adesso scomparivano, sembravano essere appassite...

Se ne aveste avuto l'occasione lei mi avrebbe uccisa?
 
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32 replies since 16/6/2009, 12:09   255 views
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