Addestramento Vincent Valentine, CONCLUSO

La ragazza scomparica ogni volta che la Cerberussparava un colpo, ma la sua velocità era maggiore, infatti riuscì a colpirla diverse volte.
Era ricoperta da sangue come pochi minuti prima, ma questa volta non sembrava avere uno scudo.

Ad un tratto scomparve, come se avesse calcolato la sua direzione, e notò troppo tardi che era alle sue spalle.

Aveva le braccia allungate come se volesse toccarlo e, nel cambiare direzione ed alzarsi verso l'alto, la ragazza riuscì a taccoargli la gamba.
Sentì immediatamente freddo e poi come se in quel punto fosse esplosa una bomba. Come poteva con il solo tocco distruggere un arto in maniera così devastante?

Vincent volò verso l'alto con la gamba sanguinante. Fortuna che nella sua forma demoniaca aveva le ali e riuscì a limitare il danno.
Sul volto non aveva nessuna espressione di dolore, perchè aveva quasi perennemente un volto con un espressione seria, ma allo stesso tempo come se fosse infuriata, tipica della sua natura demoniaca.

Riuscì appena in tempo a spazzare via il sangue che colava con una vampata di vento che pulì anche la ragazza dal suo stesso sangue.
Fu così forte che l'erba stessa venne spazzata, lasciando uno spiazzo grigio e terroso.

Fu in quel momento che dal vento fuoriuscì un'altra copia di Vincent. Anch'essa in forma demoniaca, poichè le sue copie rispecchiavano il suo stato fisico. Si poteva appunto notare che era ferita alla gamba.

Si alzò in volo e si fermò vicino a Vincent e sceserò in picchiata insieme.
La copia però accellerò, spinta dal vento, e iniziò ad attaccare come aveva fatto prima l'orginale, girando intorno alla ragazza, con cambi di direzione, sparando con la Cerberus. I movimenti però sembravano più lenti.
Intanto dall'alto Vincent puntò la Cerberus verso Ayame. La pistola iniziò a brillare di una luce rossa.

Si era tuffata nell'aria trovando come unico appiglio la gamba del ragazzo che sanguinante le scivolò dalle mani, cadde a terra con un piccolo tonfo, era sdraiata sul manto erboso che ondeggiava mosso dal vento, adesso un forte vonto le portò via qualunque macchia si sangue fosse integra sul suo corpo.
Ansimava in modo eccessivo, era stanca, troppo stanca, ma doveva reagire.
Si sollevì in piedi con forza e vide avvicinarsi verso di lei un'altra copia del suo avversario...

"è la fine..."

Si disse ma ad un tratto ecco l'Idea; corse veloce verso quella che era la copia di Vincent, intenta a sparare a suo modo come prima aveva fatto l'avversari, ma se era fatta d'aria doveva essere semplice distruggerla, con un fendente abbastanza potente tagliò in due quella figura prima che la colpisse, o almeno questo credeva. il vortice che creò la lanciò a terra nuovamente, costretta in ginocchia sputava sangue...il suo nemico stava per attaccarla, doveva difendersi il prima possibile, corse verso il suo nemico e saltò il più in alto possibile, scomparendo e ricomparendo finchè fu dinanzi a lei, non aveva mai tentato di saltare così in alto, era pericoloso...rischiava davvero troppo, ma non poteva lasciarsi uccidere così, durante i balzi si disegnò sul palmo della mano un pentacolo di sangue, infine mise la mano dinanzi al nemico, il sangue si lanciò veloce verso di lui, era un diversivo... sperava funzionasse...

Con un ultima scomparsa apparve accanto a lui, se il colpo fosse andato a segno avrebbe avuto il tempo di saltargli al collo o al braccio e succhiargli un po' del suo sangue, questo le avrebbe dato energia... e forse non solo...
Doveva puntare tutto sulla sua fortuna, se avesse sbagliato non solo sarebbe stata troppo vulnerabile e vicina al nemico, ma sarebbe caduta nel vuoto per diversi metri...

Il diversivo della copia aveva funzionato, era riuscito a caricare il colpo nella Cerberus, quando vide Ayame raggiungerlo con una serie di comparse e scomparse.
Quando furono vicini lei disegnò un nuovo pentacolo e sparò nuovi proiettili e scomparve.
La ragazza era astuta ma il solito trucco di riapparirgli vicno ormai non funzionava.
Infatti quando sparò i proiettili mise la sua mano davanti in modo che questi la colpissero in pieno, salvando il resto del corpo, poi la rivide al fianco che tentava....di morderlo...

"Un vampiro?"

In un flash, Vincent riuscì a capire tutto. Il motivo per cui il sangue era l'elemento fondamentale delle sue mosse, il motivo per cui era incappucciata e perchè ora lo voleva mordere.

Ma il colpo era ormai carico e si limitò a puntargli la pistola in direzione della bocca.
Ma non premette il grilletto, si scansò per evitarla, la fermò dalle spalle, e scese a terra con lei evitandole una caduta mortale.

Tornò normale, e la gamba e il braccio ora facevano più male di prima.
Ma riuscì comunque ad allontanarsi e a sparare una raffica verso Ayame.

Era stanca, il corpo duoleva, ogni muscolo tutto, il suo avversario era stato clemente, non l'aveva uccisa, bensì l'aveva aiutata, nonostante ora una nuova raffica di colpi s iavvicinava a lei... doveva evitarli, ma era stanca...

Rimase ferma, quando all'improvviso il suo corpo si mosse quasi senza accorgersene, come se fosse un'altra persone a muoversi al suo posto...
Scomparve e ricomparve a qualche metro più in là libera e al sicuro da quella raffica che colpiva il suolo là dove lei era stesa poco prima.
Si avvicinò lentamente, non aveva intenzioni ostili, ma erano entrambi troppo feriti e stanchi per continuare, o almeno per lei era così...

Porse la mano verso di lui con occhi sinceri, sperava che lui potesse fidarsi, altrimenti bhe, avrebbe detto le sue ultime parole, per un bel po' di tempo...se non per anni... o per sempre...

Credo sia meglio finirla qui, un giorno ci risfideremo spero... allora sarò pronta...

La ragazza come presa da un impeto finale evitò la raffica e gli si avvicinò.
Vincent non nascose in volto segni di stanchezza. Era stata una dura battaglia per entrambi dove avevano dato del loro meglio.

Esitò qualche attimo prima di stringerle la mano, ancora abituato alla battaglia e dal suo tocco devastante. Poi la strinse con fiducia.

Non ho mai incontrato qualcuno così forte ed astuto...sono fiero di essermi scontrato con te. E mi rincuora sapere che ci sono ancora al mondo persone come te...

Le fece un lieve sorriso, quasi di intesa, si ritrasformò in demone e volò via.
Prima di andare però, mosse un pò il vento per alzarle il cappuccio e vederla in volto, come se avesse voluto accarezzarla.

l ragazzo aveva accettato la sua mano, si era fidato, strano, era una cosa che nessuno aveva mai fatto prima, e che era convinta che nessuno avrebbe mai fatto, le scaldò nuovamente il cuore, quel cuore congelato che non batteva piu' da anni...
Quel tepore, di nuovo le sfiorava la mano, era sempre così bello il contatto della pelle viva...dei corpi ancora in vita, umani o demoni che fossero, loro avevano ancora un anima ed una vita propria... Ayame ne era priva...era vuota...

Fissò il suo avversario negli occhi, occhi rossi e solitari, che emanavano un piccolo barlume di dolcezza sul fondo...
Un vento lieve le fece cadere il cappuccio, e nello stesso tempo fece svolazzare lentamente i suoi capelli biondi attorno al suo viso... gli occhi erano colpiti dalla luce di quelle terre, splendevano di un verde smeraldo... cupo...
Quel vento era diverso, l'accarezzava dolcemente, era strano, un vento non poteva trasmettere tanto calore...
Ayame sentiva caldo... un calore dentro...

Infine vide il suo avversario volare via, sempre più lontano, sempre meno visibile... scomparve...

Addio...Vincent... grazie...

Sorrise...come non faceva da anni, un sorriso sincero, senza aloni di tristezza o malinconia... un sorriso vero... il suo viso sembrava tinto di un'altra luce adesso... quel sorriso l'aveva cambiata.
Infine si rimise il capuccio in viso e si rincamminò verso l'ignoto...scomparendo nel buio...

[OT/ aggiungi questo codice in un nuovo post, poi metti il link della scheda come archiviazione, guarda la mia scheda se ti fa comodo ^^

/OT]