Luminoso Desiderio

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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 3/7/2009, 14:17




Più i sei si addentravano nel bosco più le luci della nave si facevano fioche, incerte. Quell'abisso di oscurità pareva letteralmente ingoiare ogni fonte luminosa, assorbirla. Era il regno delle ombre in fondo, no? Fra poco non avrebbero più visto niente.

Tutt'intorno a loro decine, centinaia di alberi. Da dove venivano? Come potevano essere frutto di eventi naturali? Ancora nessun rumore se non l'equipaggio della nave in febbrile lavoro.


SPOILER (click to view)
Visibilità ridotta a causa del buio. Se vi addrenterete ancora nessuna visibilità, anche a chi è dotato di sensi acuti.
 
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Joker™
view post Posted on 4/7/2009, 11:55




Più si addentravano nella foresta e più iniziava a mancare la luce.
Si stavano avvicinando al dominio del buio, che tutto avvolge e divora nella sua sconfinata tela.
Gli alberi sembravano non finire più così, spostandosi lateralmente per allontanarsi dalla nave, decise di trasformarsi in Chaos, per vedere meglio dall'alto.
Sperò di non essere visto dai proprio compagni, ma quello che più gli importava era non essere visto dai marinai.
Fece un salto per sparire dalla vista e nel punto più altò si trasformò.
Ci fu un soffio forte di vento, magari avrebbe distratto tutti.
Era in forma di Chaos, ma quella mossa non lo aveva aiutato: dall'alto della foresta poteva solo vedere le cime degli alberi distendersi lontano, in un luogo indefinito...il buio non permetteva più la vista.
Discese in forma umana, tornò dai suoi compagni, sperando di non essere stato visto e disse:

Abbiamo le torce e l'olio. Ora dobbiamo rimediare un modo per accenderle. Sicuramente alla nave ci sarà qualcosa. Vado a chiedere.

Si allontanò dal gruppo e tornò velocemente alla nave.
Erano ancora tutti indaffarati nelle proprie commissioni e nessunò fece caso alla sua presenza.
Andò a cercare qualcosa che lo potesse aiutare nell'accendere il fuoco tra delle casse che parevano asciutte.
Aveva ancora in mano la torcia spenta, che uno dell'equipaggio si avvicinò, avendo capito tutto:

Ehi, tu! Senti, non ne abbiamo tante ma potrebbe servirti se devi addentrarti. Non perderle...


E gli diede due pietre focaie.
Priobabilmente lo aveva visto entrare nella foresta insieme agli altri e aveva intuito tutto.
Lo ringraziò e tornò dal gruppo.

Mi hanno dato queste due pietre focaie...spargete l'olio nelle vostre torce. Io accenderò la mia con le pietre e poi accenderò le vostre.

Prese l'olio e intinse la parte superiore della torcia. La impiantò a terra e dopo qualche colpo delle due pietre focaie ecco la scintilla che fece accendere la torcia.
Ora il buio intorno a lui era sparito, e poteva vedere in modo nitido i volti delle compagne.
Le scintille che scoppiettavano e le lingue del fuoco creavano tetri giochi di luce sui volti e sulle "piante", come se quella forseta volessa far capire agli avventurieri che quel fuoco non bastava a salvarli.
Accese tutte le torce con la sua e poi quando tutti erano pronti continuarono sempre più all'interno.
Era pronto a tutto, con la torcia in una mano e la Cerberus nell'altra.
 
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† Yuffie
view post Posted on 4/7/2009, 17:36




Ayame era in sconforto, la sua vista in un luogo simile non funzionava, non vedeva alunchè e più si addentrava nella foresta più tutto diventava buio... si sentì impotente, per la prima volta Ayame si rese conto di essere più simile ad un umano di quanto non credese... il suo cuore ebbe un sussulto, subito lo spense con una forte graffiata che trafisse la sua carne là dove si trovava il cuore... Era solita farsi del male, quasi come una punizione... come se il dolore impartitosi scacciasse le sue colpe...

Un fortissimo vento la colÌ facendole cadere il cappuccio, subito pronta se lo rimise in testa, per fortuna era tutto oscurato...forse non l'avevano vista...non vedeva lei in quel buio perchè avrebbero dovuto vederci quelle due ragazze? Cki pensò un attimo, quel vento le era famigliare...sorrise lievemente... era Vincent... probabilmente le sue fatezze ora erano quelle del bellissmo demone alato... bellissimo, questo era quello che vedeva in quel demone... un aspetto affascinante... eppure solitamente i demoni non sono gradevoli alla vista, ma Ayame era consapevole di essere attratta dalle cose più strane...

Sentì la sua voce e un nuovo spostamento d'aria, forse era tornato se stesso, probabile... non sarebbe andato alla nave in forma demoniaca... Mise una mano nella sua sacca ed estrasse la torcia e l'olio, andò a tatto, siccome non poteva vedere il contennuto della borsa... e attese...attese qualche minuto... non ne era certa, ma poi lo sentì arrivare... Aprì il barattolo d'olio e poi vi intinse la parte superiore della sua torcia, come probabilmente stavano facendo anche gli altri...

Il ragazzo accese le torce, eureka! la poca e fioca luce delle torce permetteva ad Ayame di vedere benissimo attorno a lei, finchè la luce delle torce era visibile Ayame poteva vedere molto bene anche là dove magari gli altri non riuscivano ancora a vedere... Camminava lenta e seguiva gli altri suoi compagni, non proferiva parola, stava in silenzio fissando dinanzi a lei, abbassando il capo quando tal volta sguardi indiscreti le si puntavano addosso... Un dubbio però le si era instaurato nella mente... quanto tempo sarebbero durate quelle torcie? Non sarebbe stao meglio usarne il meno possibile? Si avvicinò duanque a Vincent...

non sarebbe per voi un grande problema se queste torcie smettessero di fornire luce tutte in un solo momento? Bisognerebbe risparmiare il poco materiale che abbiamo...non credete...?

Rimase ferma davanti a lui, impassibile, con una voce smorta, spenta... il viso pallido con due grandi occhiaie che percorrevano il giro dei suoi occhi... due occhi verdi... sembravano anch'essi spenti... spenti dalla mancanza della sua linfa vitale... Infine abbassò il capo e lascio posarsi a terra la falce... la lasciò cadere dolocemente e poi posò una mano sulla torcia, per sua fortuna ancora il fuoco della torcia non aveva preso tutta la superficie del panno intiso d'olio, la fiamma si spesnse e ad Ayame rimase una grande ustione sulla mano, ritirò il suo arto nella manica della tunica e pian piano iniziò a ricucirsi e richiudere le ferite...

Edited by † Yuffie - 4/7/2009, 18:55
 
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†.FaLLen AnGel.†
view post Posted on 17/7/2009, 15:49




Più si infiltravano nella foresta e più questa li inghiottiva nella sua ombra inquietante e sopprimente fino a quando anche la vista acuta di Eris non divenne inutile in quel vuoto buio. Non vedeva assolutamente nulla e l'udito scattò pronto in suo aiuto. Seguiva i passi del gruppo, teneva le braccia leggermente in avanti per evitare ostacoli e stava attenta ad appoggiare bene i piedi al suolo. Si fermò quando non sentì più alcun passo.

Una forte folata di vento la colpì. Le sembrava strano che in un luogo così morto il vento ancora viveva libero e senza catene.
Spesso da piccola aveva sognato di essere come il vento. Libera, leggera.. Senza alcun pensiero e nessuna preoccupazione. Sì, le sarebbe veramente piaciuto.

Un'altra raffica ruppe il filo dei suoi pensieri e la voce tranquilla di Vincent le arrivò alle orecchie. Si era procurato delle pietre focaie e aveva suggerito di accendere le torce per proseguire. Così, Eris prese la sua torcia e l'accese avvicinandola a quella già infuocata della ragazza misteriosa.

La tenue luce della torcia le dava un leggero conforto anche se illuminava davvero poco. Quell'oscurità era così densa che sembrava pronta ad ingiottire anche il piccolo e coraggioso barlume delle fiaccole.
Continuò a camminare seguendo i compagni e la lieve scia delle torcie. L'unico suono udibile era quello dei leggeri passi e lo scricchiolio del tessuto delle fiaccole che bruciava.

La ragazza nascosta nel mantello si avvicnò a Vincent e gli disse qualcosa ma Eris non riuscì a sentire. Quella ragazza era in grado di nascondere anche il suono della sua voce. Poi si allontanò e spense la torcia con la mano.
Eris la guardò stupita ma poi capì il suo gesto. Era meglio risparmiare il materiale e proseguire con una torcia sola. Eris soffiò sulla fiamma della sua fiaccola. Questa emise un piccolo frizzo come lamentela e poi liberò una scia di fumo che aleggiò sopra il panno bruciacchiato per un pò.
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 18/7/2009, 18:44




L'oscura foresta d'ebano si protraeva fin dove l'occhio arrivava... La luce della torcia che aveva portato il conforto si era trascinata con sé le molteplici ombre multiformi che parevano assumere le mille forme della paura dietro ogni angolo.
Tutti e sei proseguivano un passo dopo l'altro, qualcuno più sicuro, altri più incerti... Quelle tenebre erano state in grade di inghiottire addirittura il buon umore di Maew nonostante paresse essere insopprimibile. Gli occhi incessantemente scrutavano ogni movimento, ogni riflesso alla ricerca di un pericolo che non trovava ma avvertiva. O forse un pericolo che gli veniva suggerito dalla paura, dall'ignoto che lo circondava...
Il vecchio non era certo diventato più loquace col immergersi in quell'oceano di oscurità, erano il suo sguardo duro e deciso, il passo cadenzato a parlare per lui. Ogni suo muscolo teso all'estremo pareva rivelare la tenace fibra del veterano, sarebbe stato pronto. Sempre se i suoi riflessi non lo avessero tradito, il peso del tempo diventava sempre più grave.
La fiamma tremula pareva oppressa da quel buio terrificante, quasi fosse sul punto di spegnersi. Ma resisteva, quasi con sforzo eroico, illuminando gli splendidi e spaventosi alberi. Non erano tutti uguali.
Ormai era evidente che erano di fattura umana, o quanto meno, di una specie intelligente. Alcuni parevano opere d'arte, altri erano di qualità inferiore e rozzi, alcuni addirittura incompiuti. Non vi era però traccia di strumento alcuno né era possibile capire quale fosse la loro natura. Comunque i riflessi che emettevano erano tutti ugualmente sinistri, rozzi o meno.
Quanto tempo era passato? Ore? Il tempo sembrava non esistere dentro quella foresta. Un passo dopo l'altro, sempre più immersi in quel cuore oscuro, soli. O forse no...
Una piccola scintilla di luce in quella terra che non conosceva altro che tenebre da tempo immemore. Come era possibile che passasero inosservati? Come era possibile che niente li notasse? Un rumore. Il primo da quando erano sbarcati, il primo da quando si erano addentrati nel bosco. Un fruscio, forse era stata solo un'impressione. Maew era madido di sudore nonostante il freddo intenso. Se era stata un'illusione era stata collettiva perché tutti avrebbero giurato di averlo sentito...


SPOILER (click to view)
OT/Nessuno è in grado di stabilire da dove provenga il rumore, sempre che ci sia stato./OT
 
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Joker™
view post Posted on 19/7/2009, 23:31




La piccola comitiva si muoveva lentamente.
Non volevano fare rumore certo, ma quegli strani giochi di luce avrebbero fatto esitare anche il più impavido dei guerrieri.

*Alberi, solo alberi. E non sembrano neppure naturali, sembrano artificiali...questi sono incompiuti come se ci avessero sentito arrivare...non siamo soli...."

Quella fu la conclusione di Vincent. Di sicuro non erano soli: tutti gli alberi sembravano stati creati da una mano esperta. Alcuni erano più "belli" rispetto ad altri, anche se il concetto di bello in quella foresta era un pò distorto e si avvicinava di più all'inquietante.
La luce della torcia sembrava cedere alle tenebre così Vincent fece alzare un impercettibile vento per dare un pò di vita a quella timida fiamma.

Un rumore.

Sembrava un fruscio. Forse era stata solo una sua impressione, magari si era sbagliato, ma dalle facce dei suoi compagni sembrava che anche loro lo avessero sentito.
Subito si girò verso di loro e porto l'indice al naso per dire loro non stare in silenzio.
Era un momento delicato adesso, le sue convinzioni sulla presenza attiva di qualcuno all'interno della foresta stavano pian piano diventando certezze.
Sapeva che il non parlare non li avrebbe risparmiati dal non essere visti, perchè la torcia era come una faro nella notte più buia, però almeno avrebbero provato a capire da dove proveniva, anche se il compito sembrava più arduo del previsto.
Cercò di pensare ad un piano di movimento, in modo che nessuno si prendesse paura e cedesse al panico.
Li guardò tutti e a bassa voce disse:

Niente panico. Era solo un rumore, nulla di che. Non abbiate paura perchè non è ne il momneto ne abbiamo il diritto di averne.

Guardò per un pò verso il buio poi sempre a bassa voce continuò:

Propongo di controlloare nei pressi degli alberi, dietro di essi, scavando nelle loro vicinanze. Probabilmente quello che stiamo cercando è qua vicino.

Iniziò a scavare con le mani aiutandosi con il calcio della Cerberus, vicino agli alberi, controllando se nei pressi della loro base o sui rami ci fosse qualcosa e stando sempre con l'orecchio e l'occhio vigile in caso ci fosse qualche altra stranezza.
 
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† Yuffie
view post Posted on 20/7/2009, 00:07




Ayame camminava lenta, seguendo il gruppetto, subito dietro Vincent, non voleva dare troppo nell'occhio, e dando le spalle a presocchè tutti non avrebbero cercato di inteavederne il viso... quel viso ancora misterioso per i compagni, quasi come la sua voce... si chiedeva se era giusto verso Aelon rimanere in anonimato come aveva fatto sino ad allora, ma se decidesse in un futuro di svelarsi lo farebbe in un luogo appartato, solo lei e la ragazza... Si era persa in quei pensieri, il viso basso, quando si accorse del cambiamento degli alberi; alcuni erano incompiuti, stupendi lavori scolpiti con grezzi pezzi di ossidiana ancora opaca, scolpita poche volte, ma non completa... Alcune opere erano perfette, lavori straordinari di abili artigiani, altri logori alberi intagliati con malavoglia... scheletri senz'anima, non vi era stato messo cuore in quei tipi di lavori...

Un fruscio, sodo, lontano, distante...
Ayame si volse di scatto, si girò in più direzioni, non riusciva a capire da dove provenisse il rumore, forse era frutto della sua immaginazione, forse stava lentamente sprofondando nella pazzia... poi la voce di Vincent... anche lui aveva sentito quel rumore, si volse lenta verso di lui, in silenzio, come il ragazzo intimava al gruppo, di certo rimanere in silenzio sarebbe unicamente servito a capire se altri rumori sarebbe presto comparsi o meno, non di certo a rimanere invisibili, le torce erano un bel invito verso i possibili abitanti del luogo ad unirsi a loro o a stanarli e ucciderli...

"Nessun altro rumore... che sia stata un'illusione collettiva? ...Non credo... eppure... non posso escluderlo... ormai nulla è scontato su quest' isola... non siamo soli... ma....ma?"

Vincent propose di cercare nei pressi gli alberi, alla ricerca di indizi...o come aveva citato il ragazzo, di "quello che cercavano"... Si mosse lenta, come un'ombra gelida, verso un albero poco distante dal demone, si inginocchiò ed iniziò a scavare con foga, una foga esagerata, sino ad ora non aveva mai mostrato così tanta vitalità, un gesto non da lei, forse agli occhi degli altri, ma per Ayame era normale apparire calma, inquieta e poi ad un tratto folle e vitale... continuò a scavare ferendosi le mani, nulla, si sposò verso un altro albero...

"Se c'è qualcosa non mi sfuggirà... non ho intenzione di lasciarmi sconfiggere da un luogo tanto affine alla mia persona"

Ripensando a quelle ultime parole sorrise lievemente, l'oscurità celava il suo aspetto, eppure era certa di poter essere vista, così si abbassò di nuovo il cappuccio, quasi le copriva la vista, se non fosse che guardava in basso...

scavava e scavava... avrebbe mai trovato qualcosa?
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 27/8/2009, 14:33




Rapidamente ma in silenzio il demone e la vampira iniziarono a rovistare sul terreno degli alberi guardando con attenzione a possibili minacce celate dietro le sculture. Nello scavare si resero conto che quelle strane "piante" erano addirittura dotate di radici... A che scopo? Forse erano puramente estetiche. Ma la ricerca non aveva rivelato nulla di più. Nera sabbia e lucide pietre. Oscurità e ombre. Tutti sentivano gravare sulle proprie spalle la tensione palpabile e vennero colti dal desiderio di parlare, di infrangere quel muro di silenzi che tanto li rendeva nervosi. Ma intuirono che non avrebbero dovuto far rumore alcuno... Non ora...

Mentre due cercavano nel terreno gli altri attesero dandosi le spalle, coprendosi a vicenda. Il vecchio strinse gli occhi cercando, invano, di penetrare il buio che li circondava. Le sue orecchie non coglievano alcun suono. Quando alle sue spalle, molto vicino, senti un lieve rumore si girò, maledicendo il nome di Maew mentalmente. Stava per dirgli di essere più silenzioso ma non lo fece. Una volta voltatosi aprì la bocca senza essere capace di emettere suono alcuno. Il ragazzo era scomparso...


SPOILER (click to view)
Anche Ayame e Vincent hanno sentito il rumore. Non si avvertono movimenti e non si sentono suoni. Potete domandare ma dopo un certo numero di richieste potrebbe esservi detto che non avete il tempo per svolgere altre azioni.
 
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Joker™
view post Posted on 28/8/2009, 10:46




*Radici? E di che cosa se ne fanno queste roccie di radici? Questo posto diventa sempre più misterioso...*
Come potevano avere delle piante fatte di ossidiana, avere della radici? Quale nutrimento potevano mai raccogliere?
*Meglio continuare a scavare*

Un rumore...

Vincent smise subito di cercare tra piante si voltò di scatto: tutto sembrava tranquillo se non fosse che Maew mancava all'appello.
Guardò Ayame per vede se anche lei lo aveva sentito, ed era così.
Si alzò e con la Cerberus caricata si avvicinò nel punto in cui era scomparso Maew.
L'uomo corpulento era impietrito, non lo aveva mai visto così per tutto il viaggio.
Provò a cercare orme o tracce nel luogo della scomparsa ma non vide nulla.
Poi si rivolse ai due compagni rimasti a bassa voce:


Temo che ormai sappiano che siamo qua, non so chi o cosa, ma lo sanno.
Cerchiamo di stare vicini il più possible. Proporrei di tenerci con una mano in modo da sapere se qualcun'altro ci vuole rapire. Con l'latra..beh...se la minaccia salterà di nuovo fuori ci difenderemo.


Era una brutta situazione: circondati da una foresta di alberi immobili dove non si vedeva nulla.
Era proprio vero quando si parlava di luoghi misteriosi e oscuri: la descrizione era azzeccata!


Se vi da fastidio la torcia la tengo io, tanto con una mano riesco a tenere sia la mia pistola che la torcia.
Se avete in mentre qualche altro piano lo seguirò.


Intanto notò un paio di gocce rosse cadere sul terreno.
*Sangue?!*
Alzò di scatto lo sguardo e gli parve di notare un movimento, ma non ne era sicuro, quella foresta giocava brutti scherzi.
Cercò di vedere meglio, stando pronto con la Cerberus.

 
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† Yuffie
view post Posted on 28/8/2009, 13:11




Scavava, svcavava, silenziosamente, senza fermarsi, radici, solo inutili radici... Si fermò un attimo fissandole...avvinghiate strettamente, potevano quasi apparire come radici fragili ed elastiche, ma non erano nulla di diverso dal ramo che aveva distrutto; ossidiana, scura e lucida... e probabilmente dura.

Un rumore, chiaro, almeno alle sue orecchie, il rumore di un urlo strozzato sul nascere, morto sulle labbra del malcapitato ed un rumore di stoffa tirata... c'era qualcuno, ormai era ovvio... Si voltò, Maew era scomparso, maledetto ragazzino, sin dall'inizio non le aveva mai dimostrato qualità utili, ed ora si dimostrava il più grande dei problemi. Figuriamoci se i suoi compagni sarebbero andati avanti lasciandolo al suo destino, ovviamente lo avrebbero seguito per cercare di salvarlo...

Maew è stato certamente portato via... non vi sono dubbi, l'ho sentito...

Le parole uscirono lente dalla sua bocca lentamente, prima che Vincent iniziasse il suo discorso, forse non l'avevano neppure sentita, non le importava, aveva parlato con l'unico intento di essere utile a Vincent, in fondo doveva la vita a quell'uomo... Sperava tanto che per una volta i suoi sensi di non-morta potessero aiutarla... in qualsiasi modo, vedere qualcosa che gli altri non riuscivano a scorgere, sentire dei movimenti... in fondo ormai non era solo questione di salvare Maew, ora si trattava delle loro stesse vite...

Nulla silenzio, e lungo la strada intrapresa da Vincent riusciva a vedere unicamente cio' che il resto del gruppo vedeva...una macchia di sangue, esiccato, una grande e singola macchia. Ancora una volta si maledisse silenziosamente, il suo essere si era domostrato essere solo una maledizione, non sarebbe servito a nulla, ora era fragile e vulnerabile come quegli umani che odiava tanto. Teneva la sua falce in mano e stava dietro a Vincent, fissava il buio, e la torcia del ragazzo rischiarava una minuscola fetta di quella enorme foresta...

Andiamo avanti... è l'unica cosa che possiamo fare

S'incamminò lenta verso il folto dove poteva apparire che Maew era scomparso... la macchia di sangue era un chiaro indizio, doveva essere ferito... purtroppo non poteva dire di chi fosse quel sangue, se lo avesse assaggiato avrebbe potuto risalire alla razza, ma nulla di che...
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 28/8/2009, 18:44




Lo stramaledettissimo silenzio dominava incontrastato. Il vecchio pareva essere sull'orlo di una crisi di nervi ma riusciva ancora a mantenere calma sufficente a non urlare. Mentre il demone fissava nell'oscurità, alla ricerca di quel movimento che gli era parso di vedere fra le fronde la vampira finì di guardarsi attorno e si voltò per proporre di continuare il cammino, seccata. Ma una volta posato lo sguardo su Vincent vide alle spalle di quest'ultimo un nero tentacolo corazzato spuntare dalle cime degli alberi, dotato di scure scaglie e di un pungiglione sulla punta accompagnata da due tenaglie. Lento e silenzioso calava pronto a sferrare il colpo sulla sua vittima. Era incredibile come non producesse alcun rumore, tanto silenzioso che neppure il demone era capace di udire una minaccia tanto vicina. Il vecchio non notò il tentacolo, sconvolto com'era e privo della vista acuta di Ayame. Solo lei si era resa conto del pericolo incombente...

SPOILER (click to view)
Vincent non riesci a sentire il tentacolo, Ayame si. Il tentacolo è a circa un metro di distanza dal demone (è alle sue spalle) e a circa 4 metri dalla vampira. Pare essere corazzato e resistente ma, almeno in apparenza, può sferrare attacchi solo con il pungiglione o con le tenaglie (entrambe poste sulla punta). E' grosso, avrà 30 centimetri di diametro e il pungiglione è lungo circa 20 centimetri. Dai movimenti parrebbe essere in procinto di attaccare Vincent. Avete pochi secondi di azione nel prossimo post. SOLO PER QUESTO POST L'ORDINE DEI POST SARà VARIATO: Ayame Missing POSTERA' PRIMA DI Vincent Valentine. Buona fortuna!
 
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† Yuffie
view post Posted on 28/8/2009, 18:56




Si voltò verso Vincent, qualcosa, qualcosa che solo lei avrebbe potuto scorgere minacciava la vita di quest'ultimo... Vincent, l'uomo che l'aveva salvata... risparmiata per meglio dire. Non c'era tempo di pensare, se quella "cosa" era in procinto di attaccare ogni pensiero -anche il più misero- avrebbero ucciso il ragazzo. Senza pensarci due volte scomparve nella sua nube scura, nube che in quell'oscurità la faceva da padrone pavoneggiandosi della sua invisibilità. Comparve ad un metro circa da Vincent con scatto rapido dei piedi si gettò con tutte le sue forze sul ragazzo tentando di stringerlo a se alla vita e gettarlo a terra. Lo slancio veloce li averbbe scaraventati a qualche metro, la traiettoria però non era perfettamente inclinata verso il passo del demone, bensì di lato, il lato sinistro per precisare. Se fossero caduti lo avrebbero fatto verso destra...
 
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Joker™
view post Posted on 28/8/2009, 22:29




Vincent guardava in alto alla ricerca di chi aveva rapito il ragazzo.
Nulla, no nriusciva a vedere nulla.

All'improvviso si sentì spingere a lato da qualcuno.
*Ayame?!*
La ragazza lo aveva spostato come se qualcosa lo stesse attaccando.
Svoltò a vedere, e vide un tentacolo provvisto di un pungiglione che stava per colpirlo.
Senza pensarci due volte, mentre cadeva a terra sparò un intero caricatore verso il tentacolo. Aveva infatti gia la pistola in mano e carica, prima che Ayame lo spingesse.
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 28/8/2009, 22:46




Il tentacolo sferrò un rapido colpo mancando però il bersaglio e sferzando l'aria. Anche l'attacco di Vincent però disturbato dalla presenza di Ayame che gli aveva salvato la vita non riuscì ad assestare molti colpi che comunque rimbalzaronno sulle robuste scaglie producendo scintille. Alcuni dei colpi mancarono il bersaglio andando a colpire le fronde rocciose degli alberi che si infransero producendo un breve bagliore. Una grande figura sopra le teste dei tre rimasti, qualcosa che pareva essere un incrocio fra un ragno e uno scorpione... E quella che stavano affrontando pareva essere la sua coda. L'oscurità inghiottì nuovamente la creatura celandola ad ogni sguardo. Il tentatocolo tornò a sferrare colpi puntando alla vampira che al momento gli stava dando le spalle...

SPOILER (click to view)
Postate le vostre azioni, il risultato dei colpi lo descriverò nel mio prossimo post
 
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Joker™
view post Posted on 29/8/2009, 10:23




Ayame lo aveva salvato...le doveva la vita, ma ora doveva pensare a questa creatura che si era finalmente mostrata.
Il tentacolo era resistente, addirittura non era stato scalfito dei proiettili della Cerberus, in grado di trapassare facilmente il metallo.
Notò anche che quando quegli alberi venivano colpiti, esplodevano producendo un breve bagliore: vide così le vere sembianze della creatura, una specie di ragno-scorpione che attaccava nel buio, sopra le loro teste!
Vide di nuovo quel tentacolo pronto a colpire Ayame, lei era di spalle non poteva vederlo.


Ayame!

Si gettò su di lei, come precedentemente aveva fatto con lui, sparando altri colpi sul tentatcolo, non con l'intento di sclafirlo, ma di allontanarlo.

E' una specie di scorpione, ed è sulle nostre teste! Se sparo agli alberi questi producono una luce che ci permetterà di localizzarlo!

Detto ciò sperò di aver allontanato il pungiglione. Se fosse stato così avrebbe sparato verso qualche albero.
 
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134 replies since 24/6/2009, 18:57   1648 views
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