La Serpe Scarlatta

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† Yuffie
view post Posted on 5/7/2009, 21:08




Myra li vide arrivare, uno...due....tre.... e lui, il misterioso attendente...Non destò interesse verso i nuovi uomini se non per lui... il nuovo.

Curioso, si, forse il più stravagante della ciurma... dovette trattenere una piccola risata quando gli fu vicino... La mascherò con un sorriso cordiale, che sapeva ben poco di sincero... Lo fissò dall'alto del suo destriero mentre la luce pian piano si faceva spazio nel cielo scuro... l'ombra oscurava in parte il viso di Myra, posto con le spalle verso la stella... la sua lunga ombra copriva anche il nuovo uomo... Questo lo rendeva quasi imponente agli occhi della sua ciurma... ma non di certo all'uomo dinanzi a lui, aveva il viso di chi non si lasciava impressionare con poco...

Benvenuto.....Albert....

Le sue parole furono dure, fredde, taglienti, come lame... o forse come la lunga spada che pendeva dal suo fianco... una lunga e maestosa spada, di un colore nero, come la pece, doveva trattarsi di una lama costruita con materiali molto pregiati... Posò una mano sull'elsa, questo gli dava conforto... un senso di protezione percorse il suo corpo... poteva sembrare un gesto scordiale, un gesto poco amichevole, ma Myra lo interpretava solo come un gesto di difesa...

Sono Myra, e da oggi, sarò colui che dovrai servire, se davvero ti interessa imbarcarti...

Non accenò minimamente ai soldi che l'uomo gli aveva promesso, lui era sicuro che al momento propizio sarebbero arrivati tra le sue avide mani... era questione di tempo... e Myra sapeva aspettare...

Si volse con noncuranza e s'incamminò verso il bosco, facendo un lieve gesto con la mano, un gesto che incitava l'uomo a seguirlo, poi prese testa sl gruppo di uomini che marciavano, marciavano come soldati affaticati dalla guerra... fece un piccolo ghigno, i suoi soldati erano pronti a perdere la vita per lui? Myra era certo che alla prima occasione sarebbe stato ucciso o tradito da colore che giuravano fedeltà...ma ancora non conoscevano il potere di quest'uomo... Non si sarebbe fatto trovare impreparato...

Il viaggio durò diversi giorni, giorni interminabili ricoperti da un manto bianco, neve... Si fermavano per sostare solo la notte, non vi erano pause, non vi era cibo sino alla sera, viaggiavano e la notte mangiavano e ricoprivano i loro bisogni giornalieri... poche ore e l'urlo di Myra li riportava alla cruda realtà... Non si poteva dire quanti giorni fossero passati, ogni passo in là era un passo verso l'oscurità... a breve la stella non si sarebbe più scorta in quel buio cielo...

Il cibo scarseggiava, era sempre il solito, un tozzo di pane abbastanza grande e della carne secca, nulla più... poca acqua, un bicchiere a uomo, dovevano risparmiare il poco cibo, una volta alla nave ce ne sarebbe stato in abbondanza, almeno per 3 mesi... Anche Myra, nonostante sembrasse aprofittare del suo grado, si cibava come gli altri, nulla di più nulla di meno...

Myra e gli altri 3 uomini incappucciati avevano con se delle torce che usavano per illuminare il gruppo, per questo erano sparsi un po' ovunque, Myra in testa, il secondo uomo al centro, il terzo in fondo ed il quarto uomo cambiava postazione di tanto in tanto illuminando le persone agli argini...

Passavano giorni, notti... e ancora nulla, alberi imponenti ricoperti dalla leggera brina, nevicava fittamente, molto più degli altri giorni, i fiocchi sembravano pesare chili quando colpivano i "soldati" che marciavano in trincea senza sosta, forse la stanchezza, forse la fame, non si poteva dire cosa facesse così pesanti quei fiocchi, non importava, i corpi si piegavano al loro tocco, forse era il passo ansimante... questo pensiero distolse tutti gli uomini dal vero problema...la nave...quella nave che...ora...si scorgeva! si scorgeva un fioca luce chiara, sotto di essa la prua di una nave, una decorazione ambigua, lugubre, forse per il buio che ormai circondava tutto l'orizzonte...

Una sirena, una bellissima sirena dai lunghi capelli e la coda di pesce, no, non era una coda di pesce, al posto delle pinne continuava una lunga serpe che si avvolgeva sulla donna aggirandole i fianchi ed i seni, per poi aggirarle il collo e posarsi sulla sua testa, una lingua biforcuta e tagliente che usciva dalla sua bocca... la poca luce lasciava intravedere il rosso scarlatto della pelle del serpente, infine due occhi verdi... splendenti...

Qualche ora e furono davanti alla nave Myra fece radunare tutti quanti davanti alla nave e li fissò... infine con un cenno chiamò a se i nuovi arrivati, diede loro con sgarbo 4 vecchie borse logore, probabilmente un tempo erano di pelle di camoscio... dentro vi era una casacca scura, sopra vi era disegnato lo stesso disegno della casacca di Myra...l'unica differenza era il colore, marrone, della casacca, Myra la portava nera... Dentro vi era anche una bussola una piuma d'oca ed un libro con le pagine ingiallite, il libro era vuoto...aveva l'aria di essere un diario...

Questa sarà la vostra attrezzatura... vedete di non perderla...la penna e il diario sono solo regali... chissà che non vi divertirete ad annotare i soffrusi della ciurma...

Un nuovo ghigno e poi scese da cavallo legandolo ad un palo sul molo, infine salì sulla nave ed invitò tutti gli altri a seguirlo... il mattino sarebbero partiti... Aspettò i nuovi e con un cenno si fece seguire, per poi mostrare loro un vecchio ripostilio, usato un tempo probabilmente per conservare le vivande...

Questa sarà casa vostra, e grazie per aver scielto la nostra compagnia!

Disse con aria di scherno, il ripostiglio era abbastanza spazioso, ma forse non abbastanza per 4 uomini, il legno con cui era costruito era sudicio, rovinato, probabilmente l'umidità aveva fatto capolino anche là sotto... A terra vi erano quattro "branine" se così si potevano chiamare... quattro materazzi gettati a terra con sopra posto dei cuscini logori e una coperta che no nsembrava affatto calda e confortante, besì pungente e ruvida...

Ci vediamo domani... e ricordate... mangerete solo se lavorerete

Infine se ne andò lasciandoli a loro... Una convivenza forzata, questa era stata posta ai nuovi arrivati... un'accoglienza ben poco simpatica e un amaro sapore di crudeltà nei loro confronti... Eppure non potevano lamentarsi, erano stati loro a scegliere di imbarcarsi con un uomo folle quanto Myra....


SPOILER (click to view)
Equipaggiamento:
Aggiungete in un nuovo post o sotto la voce "Equipaggiamento" il materiale a voi dato ^^

Casacca "Serpe Scarlatta"
Descrizione: Una logora casacca bruna con ampie maniche, lunga sino alla vita, sopra vi è un disegno di una serpe rossa arrotolata su se stessa con due occhi verdi.
Dietro la casacca vi è un cappuccio abbastanza largo...

Bussola
Descrizione: Strumento per la determinazione dei punti cardinali; è provvisto di un ago calamitato che ha la proprietà di dirigersi sempre verso nord.

Piuma
Descrizione: Una folta piuma di gabbiano, bianca con un cerchio nero sull'estremità, usata per scrivere.

Diario
Descrizione: Un vecchio diario con le pagien ingiallite dal tempo.
Ha una copertina rossa-bordaux.


Edited by † Yuffie - 15/7/2009, 14:13
 
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_Virtual_
view post Posted on 6/7/2009, 20:31




"Cominciamo bene"

Virtual si avvicinà al materasso piu vicino all'angolo.

Ragazzi non vi dispiace se prendo questo no?

Senza aspettare la risposta si sedettè. Era orribile come materasso: Duro, bagnato e tutto rotto.
Appoggiò li affianco le cose appena ricevute da myra.
Guardando gli altri 3 disse

Eheh chissà come e DOVE dorme myra...
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 15/7/2009, 13:37




Dopo una breve occhiata ai suoi "compagni" e ai suoi alloggi Vox si volté verso l'uscita e la varcò. Dopo diversi minuti tornò indietro. Non sembrava intenzionato a parlare di ciò che era andato a fare, anzi... non pareva intenzionato a parlare affatto. Tornò a guardare la triste stanza in cui avrebbe dovuto trascorrere la notte. Lo scuro legno odorava di stantio, umido e maleodorante. Pareva quasi marcio tanto era rovinato. Non che Vox non fosse abituato a simili luoghi, ormai era diventata un'abitudine dormire, o meglio, riposare in stanze fatiscenti e sudice. I suoi nuovi compagni? Sconosciuti escludendo l'elfo. E di certo non aveva alcuna intenzione ad aprirsi con quest'ultimo, non così... Avrebbe di certo avuto un'altra occasione per scambiare le proprie idee con quella "creatura"...

Una delle brande era già occupata, ma non importava. Si andò ad adagiare in silenzio sul materasso da cui poteva aver la miglior visuale della stanza e della porta. Fidarsi è bene ma...
Non avrebbe certo dormito sonni tranquilli. Il classico sonno con un occhio aperto, non si poteva fidare né dei suoi nuovi compagni di viaggio né della ciurma né del capitano... Un vero viaggio di piacere!

Con difficoltà provò a rilassarsi...
 
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Musicist
view post Posted on 16/7/2009, 19:54




Era giunto nella stanza dove avrebbe trascorso la notte...e non solo una purtroppo.Prima di entrare completamente diede un'occhiata generale a tutta la stanza,l'odore del legno apparentemente marcio era quasi sopportabile,lo scricchiolio che facevano le assi di legno al passaggio dei suoi compagni;vi erano delle brande,di sicuro non ve ne erano di "più comode","più confortevoli" o "meglio fatte"...l'umidità e il tempo avevano letteralmente mangiato tutto ciò che c'era in quella stanza.Infine fece la sua scelta,prese la branda di fronte all'individuo che quella notte non era,o per lo meno non l'aveva visto,alla locanda.Musicist il più delle volte ha avuto a che fare con persone molto "scortesi" e poco "sincere"...aveva già avuto un'assaggio della crudeltà di quel mondo,perciò non si fidava dei propri compagni...dormivano nella stessa stanza,sì...ma ciò non voleva dire che potevano fidarsi a vicenda.Posò gli oggetti che gli erano stati dati da Myra...piegò la veste con la serpe scarlatta e infine si sdraiò sul materasso.Era duro,e i piedi del "letto" sembravano voler cedere,l'odore che si era impregnato su quel letto ormai lo avrebbe perseguitato ogni notte,sarebbe stato meglio abituarcisi subito.Prima di rilassarsi completamente rispose al ragazzo vicino alla porta.

"Beh viste le condizioni della nave Myra non dovrebbe stare molto meglio di noi"

Detto ciò chiuse gli occhi nel tentativo di prendere sonno,o per lo meno di riposarsi dall'estenuante viaggio.

Non mi importa di dove sia Myra...della stanza in cui sono o delle persone che in questo momento sono "con me"...sono venuto qui esclusivamente per le promesse di quest'uomo...e sarà meglio per lui che sia stato sincero...per ora l'imbarcazione non promette bene,vedremo...
 
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† Yuffie
view post Posted on 17/7/2009, 13:30




La notte passò tranquilla nessuna tempesta, nessun impervisto... solo le onde che s'infrangevanpo sulla prua della nave... Il mattino era poco diverso dalla notte, scuro...ormai erano così a largo che la luce della stella non riusciva a rischiarare nemmeno un piccolo angolo del cielo. Un silenzio innaturale... sembrava che nessuno abitasse quella nave... una luce, forte, un faro, era l'evidente segno che era ora di alzarsi.

SVEGLIA! Oggi si inizia a lavorare, alzate i vostri posteriori dal letto cari miei...

Myra irruppe nella camera con non curanza, sbraitando con tutto il suo fiato... una presenza fastidiosa, pochi sarebbero rimasti impassibili senza volerlo picchiare... ma cio' era secondario... Myra non era il tipo di farsi mettere i piedi in testa... nessuno lo avrebbe mai sottomesso, questo si diceva sempre...

Ecco i vostri prossimi compagni!

Bruscamente lanciò al centro della "camera" dei secchi e delle spugne... probabilmente era un invito a ramazzare il ponte della nave.

Oh, scusate, dimenticavo... Chi non lavora non mangia... quindi nessuna lamentela... ogni lamentela equivale a...bhe... lo scoprirete... e non sarà piacevole...

Un sorriso sadico si disegnò sul suo viso, un uomo atroce... crudele... eppure sembrava che nessuno cercasse di ammutinarlo... Guardò rapidamente il piccolo spazio angusto e si fermò sull'uomo mascherato...

Voi, mio caro ospite seguitemi... vi mostrerò il suo alloggio...

Infine un ultimo sguardo gelido agli altri tre nuovi membri. Li squadrò dall'alto verso il basso... poi spostò il suo sguardo verso l'uscita, voltando le spalle ai quattro uomini presenti...

Indossate le casacche...

Uscì dal ripostiglio alzando una mano al cielo e imitando un cenno, che invitava Albert a seguirlo...

Sulla nave vi era una calma immutabile, la ciurma lavorava in silenzio, i loro sguardi vuoti, persi nell'orizzonte, chissà dove era persa la loro mente... probabilmente erano stati consumati dalla vita di mare, mangiati pian piano dal sale delle acqua... Myra... lui invece...era così... attivo, sembrava così a suo agio, il mare sembrava un suo vecchio amico, con cui brindava al suo ritorno, divertente, il mare sembrava, al contrario della ciurma, apprezzarlo...

Il faro della nave illuminava a perfezione la nave... mentre il mare nero circondava il corpo galleggiante, grazie alla luce si riusciva ad intravedere a qulche braccia dalla nave, il bellissimo color turchese del mare... era così pulito e cristallino che se la luce fosse stata più forte e costante si sarebbe potuto intravedere il fondo... chissà quanto era profondo... era spaventoso... scuro ed indefinibile... quant imetri? quanto tempo per affogare? Chissà... era un'incognita che nessuno voleva scoprire di sua mano...

Ragazzi...

Myra si trovava al centro del ponte della nave, con la sua casacca scura indosso, una postura quasi regale, diritto e maestoso, forse era questo il motivo per qui lo seguvano; per quanto fosse crudele e sadico era pur sempre un ottimo capitano...

Continueremo sulla rotta a Nord, se c'è una terra prima o poi la troveremo, abbiamo provviste per 3 mesi, quindi vediamo di non sprecarle...

Dopo il suo annuncio si incamminò verso il timone della nave impugnandolo con forza, accanto a lui una bottiglia d'acqua, piccola, l'unica acqua che avrebbe avuto in tutto il giorno... anche Myra rispettava la sua stessa decisione, non sfruttava il suo grado per cibarsi maggiormente...
 
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~Illusio
view post Posted on 25/8/2009, 18:06




Il viaggio nel bosco durò diversi giorni.
Thoolan era sempre in disparte, non parlava mai con nessuno e passava gran parte del suo tempo a contemplare la bellezza assoluta di quel bosco coperto da un soffice manto bianco.
L’Elfo mangiava raramente, a volte digiunava, ma era abituato alla scarsità di cibo vivendo per molto tempo nelle foreste.

-Quanto ancora disterà questa maledetta nave? Comincio ad irritarmi..-



In quel preciso istante, come un fulmine che spacca il cielo, dal folto degli alberi si scorse un’imponente nave, che per Thoolan sembrò un essere sconosciuto, non avendo mai visto una nave vera e propria. Sulla prua si stagliava, bellissima, un corpo di sirena, la creatura mitologica mezza donna mezza pesce, ma questa si differenziava dalle perché al posto della pinna una lunga serpe la avvolgeva.
Myra , intanto, li aveva chiamati tutti per invitarli a salire sull’imbarcazione. Erano tutti lì davanti a lui, il ragazzo biondo, lo strano individuo e.. Lui! L’uomo mascherato che aveva umiliato Thoolan nella foresta della Terra del Nord.

“Non è possibile.. Devo.. No devo essere calmo. Per il momento farò finta di nulla.. Tutto si risolverà per il meglio.. Ma non ora..”



Il bellissimo Elfo, scosso dall’incontro salì immediatamente sulla nave con Myra, che gli mostrò il loro “alloggio” se così si poteva chiamare. Una sudicia stanza stanzetta dove a stento entravano tre persone, e un materasso per ognuno dove poter riposare. Infine l’uomo gli consegno una borsa e si allontanò.
Thoolan non ebbe il coraggio di entrare nella stanza, e passo gran parte della notte sul ponte guardando il mare calmo perdersi nell’infinito dell’oscurità. In quei momenti la sua mente viaggiava e pensava a tutto ciò che aveva passato fino ad ora, rivivendo il passato e immergendosi nel dolore e la sofferenza che aveva provato in quei brutti attimi.
Per distrarre i suoi pensieri, l’Elfo afferrò la borsa che teneva a tracollo e ne studiò il contenuto. Appena vide la casacca scoppiò in una fragorosa risata

-E io dovrei indossare questo straccio? Ahahah!-



Poi prese la bussola. Aveva letto molto su quell’ingegnoso strumento. Molto utile, la sua punta in metallo puntava sempre il nord, rendendo facile rintracciare gli altri punti cardinali. Poi i suoi occhi caddero sul libro e la piuma d’oca. In quel momento i ricordi di Thoolan riemersero così veloce che un’improvvisa fitta alla testa lo colpì. Ora un’immagine si era stagliata sulla sua mente. La madre. Lei, che era una donna molto intelligente, sempre con la voglia di sapere, conoscere e ampliare la sua cultura. Scriveva e annotava tutto in dei libri che con il passare degli anni avevano formato una vera e propria biblioteca personale.

-Basta. La stanchezza comincia a fare il suo effetto. Meglio che vada a dormire..-



E si incammino verso il ripostiglio..
La notte passò tranquilla e serena. Nessun incubo rovinò il riposo di Thoolan.
L’alba arrivò veloce e un urlo sveglio l’Elfo che stava dormendo. Era Myra che era già entrato nella stanza e lanciato loro secchi e spugne..

CITAZIONE
-Ecco i vostri prossimi compagni! Oh, scusate dimenticavo.. Chi non lavora non mangia.. Quindi nessuna lamentela.. Ogni lamentela equivale a.. Bhe.. lo scoprirete.. E non sarà piacevole..-

A Thoolan l’idea non piaceva per niente, ma decise di non fare polemica.
Poi il pirata invitò l’uomo mascherato a seguirlo, dicendo di portarlo nei suoi alloggi.
Infine Myra prima di uscire dalla stanza aggiunse

CITAZIONE
-Indossate le casacche..-

“Non ci penso proprio..”



L’Elfo decise di uscire subito dalla stanza, e l’aria mattutina accarezzò il suo delicato viso. Prese il secchio e la spugna e si rimboccò le maniche. Questo per lui era il massimo disonore. Avrebbe voluto prendere Myra e sbattergli la faccia sul ponte, ma non gli sembrava il caso di fare tanta confusione. Nel mentre che passava la spugna bagnata sul pavimento del ponte, Thoolan si perse nell’orchestra di suoni che le onde provocavano a contatto con la nave, una vera e propria ninna nanna per l’Elfo che per lo meno lo distraeva dall’odiosa voce di Myra che sembrava non smettere mai di parlare..
 
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_Virtual_
view post Posted on 25/8/2009, 22:30




"Wow! Acqua!... Ci mancava solo questa... lavorare con l'acqua."

Virtual odiava l'acqua. Anche perchè faceva evaporare la metà che toccava con una lieve scossa elettrica.

"Sarà piu difficoltoso del previsto."

Era gia mattina. Virtual aveva una faccia a dire il poco orribile... aveva dormito malissimo, e la sveglia non era una delle migliori. Myra continuava ad urlare comandi ai marinai. La sua voce era insopportabile, per di più dopo essersi appena svegliati.

"Aaah sta zitto ogni tanto cavolo!"

Mentre lavorava, Virtual venne colpito da una stranezza. Si chiedeva che fine avesse fatto il tizio mascherato.

"Dove diavolo è finito? Spero non abbia fatto una brutta fine."

Piu avanti c'era l'elfo che anch'esso lavorava. Mancava all'appello solo il ragazzo mostruoso, così lo aveva chiamato Myra.

"Bah basta pensare... mettiamoci al lavoro."
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 27/8/2009, 15:18




Myra li lasciò dandogli le spalle e muovendosi a passo veloce li lasciò soli. Vox alzò la casacca e la valutò rapidamente. Non era di suo gusto ma un caitano sulla sua nave detta legge e era meglio non creare disordini. Senza alcun problema per la presenza degli altri il Dottore si denudò lasciando al suo posto solo la maschera. Attaccato al corpo si potevano vedere le escrescenze metalliche e le componenti inorganiche impiantate sul suo corpo: Cavi, sfiatatoi, fori.. Il tutto unito ad un fisico asciutto ma muscoloso dall'aspetto rapido e scattante. Cosa fecero gli altri non lo sapeva visto che non li degnò di uno sguardo. Meno contatti aveva con loro meglio sarebbe stato e Vox avrebbe fatto il possibile perché le cose andassero in questo modo. Pochi minuti dopo ebbe finito. Raccolse le sue cose e senza salutare se ne andò dalla stanza diretto verso il ponte della nave.
Probabilmente era lì diretto Myra a controllare le manovre della sua ciurma. Dopo pochi passi ecco comparire nuovamente il cielo. Vox non ci mise molto a trovare il capitano. Con aria imponente, timone alla mano, sembrava appena tornato a sguazzare nel suo ambiente. Pareva che per lui il mare e le navi fossero tanto necessari quanto lo è l'aria per un uomo. Il suo aspetto incuteva timore e disciplina, cosa che si poteva facilmente leggere anche nei volti dei marinai e sentire dal loro silenzio mentre manovravano e lavoravano. Dopo un veloce sguardo al mare e a questo oscuro paesaggio il Dottore si diresse infine da Myra, pronto ad ascoltare quel che aveva da dire...
 
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Musicist
view post Posted on 27/8/2009, 20:04




Musicist passò la notte a controllare la situazione fra i suoi compagni e una volta assicuratosi che dormissero (pur stando lontano) provò a prendere sonno.Dormì molto poco,Myra si era letteralmente "catapultato" nella stanza per cominciare a dare ordini ai suoi sottoposti...

<ma bene,abbiamo anche una sveglia di ultima generazione...peccato che sia stata impostata male>

Senza mostrare alcun segno di contestazione si alzò da quella cosa che a malapena riusciva a considerare un letto.Il primo ordine a quanto pare era quello di indossare le casacche che gli erano state consegnate.Prese dalla borsa la casacca,tenendola stesa per averne una vista completa...Esitò nell'indossarla,ma alla fin fine era un ordine...disobbedendo avrebbe creato disguidi inutili,era meglio non "azzardare" così tanto...almeno non per ora.Fece qualche passo e non poté evitare di sbattere il piede su un secchio pieno d'acqua con dentro degli oggetti simili a delle spugne...il messaggio era più che chiaro,per tirare avanti su quella nave si doveva naturalmente partire dal grado più basso.Salì sul ponte della nave,che già era pieno di marinai impegnati a svolgere le loro mansioni.

"A quanto pare qui sono tutti mattutini eh? Molto bene..."

Finalmente,dopo una notte passata quasi insonne rivide il cielo...ma non poté "sostare" più di qualche attimo a scrutarlo che venne richiamato.Cominciò a pulire il ponte della nave,certo non era da solo,ma ce ne era da pulire...da lontano sembrava abbastanza pulito...ma quando ci si ritrova chini sul pavimento...beh ci si accorge che non è il massimo pulire quel sudiciume.Intanto Myra era al timone,sembrava finalmente a suo agio...se poco tempo fa,alla locanda e fuori,sembrava uno che sa il suo conto...beh ora sembrava ancora più "sicuro di se".

"Continueremo sulla rotta a Nord, se c'è una terra prima o poi la troveremo, abbiamo provviste per 3 mesi, quindi vediamo di non sprecarle..."

Musicist volse in quell'attimo lo sguardo verso Myra e poi si voltò nuovamente al pavimento...

<spero proprio che la mia permanenza qui non ne duri più di 2...amenoché la situazione non cambi>

Musicist decise di prendersi una piccola pausa... mise la "spugna" nel secchio e si sporse verso il mare.Diede uno sguardo all'orizzonte...mare,cielo...cielo,mare;Questo è ciò che si presentava a chi,su quella nave,cercava terra invano...ma si sa' che la speranza è l'ultima a morire.Dopo circa 2 minuti come con lo sguardo perso...tornò "alla realtà" e continuò a lavorare.
 
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† Yuffie
view post Posted on 27/8/2009, 20:59




Sicuro al timone navigava silenzioso, i suoi occhi da rapace però non si lasciavano sfuggire nulla, vedeva i nuovi arrivati mettersi all'opera...lavoravano non c'era nulla da negare...ma un pizzico di disciplina in più gliel'avrebbe presto imposta... ma solo a coloro che avevano volontariamente disobbedito all'unica regola della nave... Ma avrebbe atteso, adesso doveva preoccuparsi d'altro... Il nuovo e buffo arrivato, il mascherato, bhe, per quanto i nomignoli volassero facilmente nella sua mente non poteva ricordarsi che quell'uomo gli doveva 100 marchi, e che in fondo facevano pur sempre comodo. A grandi passi gli veniva in contro, con un'aria tranquilla e modesta... si fermò accanto a lui, senza dire una parola, attendeva che il suo alloggio gli fosse mostrato. Aveva pagato per salire su quella nave, non sarebbe stato trattato da schiavo, ma 100 marchi non bastavano per ricevere un trattamento signorile.

Finalmente... ce ne hai messo di tempo, eh?

Lasciò il timone, che leggero dondolò prima a destra e poi a sinsitra, lentamente... un movimento ipnotico quasi. Distolse gli occhi da quello che era la sua vita... la ruota che guidava il vascello che da sempre vedeva come la propria casa. L'unico posto dove valeva la pena tornare, l'unica casa in cui valeva la pena abitarci... Distrusse subito quei pensieri e tornò a pensare all'uomo dinanzi a lui.

Seguimi per favore...Albert

Un respiro profondo, posò sul suo viso una mano e s'incamminò a testa bassa verso quello che sarebbe stato l'alloggio di Albert per i prossimi giorni... Scesero una piccola scala ed ecco una porta semplice e modesta, la aprì. Dinanzi a loro si mostrò una grande sala, grande per essere su di una nave, con all'interno un semplice letto una scrivania e svariate mappe nautiche.

Questa sarebbe la mia sala di navigazione, ma te la cedo... dormierò all'aperto io. Un buon capitano non abbandona mai il timone.

Detto questo se ne andò tornando al suo amato lavoro, prese la piccola bottiglia da terra e la scolò senza indulgiare... Ritrovò subito la sua sicurezza, la sua forza, come se in quell'acqua ci fosse qualcosa di più dissetante di semplice acqua. Era impossibile, tutti avevano visto il capitano prendere la sua scorta dallo stesspo barile del resto della ciurma...

Fissò i tre nuovi arrivati, lavoravano ancora... ma ora era tempo di far man forte con chi ancora non conosceva il rispetto. Scese lento sul ponte e fissò i tre... Camminò lento tra gli uomini scrutando ogni loro gesto, ogni loro occhiata presso di lui. Poteva quasi emanare timore, la sua postura retta e maestosa sovrastava gli uomini accasciati a terra.

Thoolan, così vero ti chiami? Perchè non insoddi la casacca? Eppure mi era sembrato di essere stato chiaro...

Fermò le azioni del ragazzo con una mano, piegandosi sino alla sua altezza, la sua presa era forte e sicura, lo fissò negli occhi con uno sguardo letteralmente infurito. Ecco dietro di lui comparire gli altri tre uomini incapucciati che con lui, alla taverna, brindavano un nuovo viaggio da iniziare... Due di loro presero Thoolan e lo bloccarono, il terzo andò verso gli "alloggi" dei nuovi e Myra...bhe, Myra sfogò la sua rabbia sul ragazzo. Era un gesto vigliacco, certo, ma doveva essere certo di isegnare lui come ci si comporta, almeno finchè era sulla nave. Solo qualche pugno e quelche calcio, Myra sapeva controllarsi, non era tipo esageratamente impulsivo. Non lo aveva ferito e nemmeno lo aveva colpito con grande forza...era più...un avvertimento. Il terzo uomo ritornò con la casacca del ragazzo in mano, gli altri due lo lasciarono andare e la casacca gli venne lanciata contro.

Credimi, non mi piace arrivare a certi metodi. Io chiedo rispetto. Hai voluto tu stesso salire su questa nave, allora rispetta i miei ordini, altrimenti prendi una scialuppa e torna a casa dalla mamma...

Alzò i tacchi e se ne andò con gli altri tre uomini che come ombre lo seguivano, si dispersero in svariate parti della nave, uno salì in cima all'albero maestro scrutando l'orizzonte, uno virò verso la stiva della nave ed il terzo andò veloce verso la poppa della nave. Myra tornò al timone...

Passarono diversi giorni, nulla, solo mare intorno a loro, nulla di particolare, l'oscurità era quasi palpabile, una dolce foschia che celava ogni più piccolo dettaglio dei luoghi che la nave percorreva. Lo scafandro tagliava l'acqua come fosse materia solida. Ad un tratto svariate onde iniziarono a smuovere la nave, era notte inoltrata, l'interno equipaggio, ma non Myra, erano nei loro alloggi intenti a riposarsi dalla giornata straziante... Il movimento si faceva sempre più forte, sempre più violento. Ad un tratto il ponte si riempì di innumerevoli uomini spaventati. Le onde altissime cullavano ferocemente la nave...
 
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_Virtual_
view post Posted on 28/8/2009, 21:54




"Hmmm qua non succede niente di interessante..."

Virtual si annoiava sempre di piu. Era stufo marcio di pulire parapetti e pavimenti della nave. Voleva fare altro ma non poteva.

"Dai magari non mi vede nessuno..."


Era notte inoltrata. Non riuscendo a dormire uscì dagli alloggi e si accese una sigaretta mentre guardava il mare. Non prometteva nulla di buono. Infatti subito dopo si alzarono delle onde altissime.

Merda!
 
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~Illusio
view post Posted on 29/8/2009, 14:18




Il viaggio continuava, tranquillo e silenzioso, ma per Thoolan la tranquillità sarebbe terminata molto presto.
Stava lavorando come tutte le mattine, ormai ci aveva fatto l’abitudine e non lo irritava più di tanto, almeno riusciva a passare il tempo e a non annoiarsi.
Mentre Myra guardava tutti lavorare si avvicinò a lui, e disse

CITAZIONE
- Thoolan, così vero ti chiami? Perché non indossi la casacca? Eppure mi era sembrato di essere stato chiaro..-

Lo afferrò per il polso e lo guardò intensamente mentre altre due figure incappucciate lo bloccarono. Questa era sicuramente una mossa sleale, ma in fin dei conti l’Elfo si trovava sulla sua nave, e come tale doveva obbedire ai suoi ordini..
Ricevette qualche pugno e calcio, e sentiva le farfalle sotto la tunica muoversi agitate, come il sangue che ribolliva nelle vene di Thoolan.

“Forse il comportamento che sto adoperando non è efficace.. Meglio cambiare strategia..”



Dai loro alloggi uscì un terzo uomo con la casacca in mano che gli fu letteralmente lanciata addosso. Thoolan con fare calmo la afferrò, si alzò e si mise con cura la casacca sopra la tunica. Di certo i colori delle due vesti non erano proprio “uniformi”, una di un celeste cielo e l’altra di un bruno scolorito, ma l’Elfo non era lì per fare una sfilata di moda.

- Mi scusi capitano ma mi assento un’ attimo..-



Lasciò lì il secchio e la spugna e andò nella loro stanza. Chiuse la porta e rimase solo, dentro la solita puzza di marcio, e l’aspetto logoro. Si mise seduto sulla sua brandina e poggiò la schiena alla parete fissando il soffitto. Improvvisamente una risata isterica ruppe il silenzio che si era creato. Thoolan rideva, non di felicità, non di gioia ma era solo uno sfogo. Durò per una decina di minuti, poi una lacrima scese dal volto.. Ora un misto di rabbia e tristezza lo soffocavano. Due farfalle, una di un bianco angelico e l’altra di un rosso acceso uscirono dalla manica della mano sinistra e svolazzarono per la stanza, poi si posarono sulle spalle di Thoolan, e lui con il dito indice invitò quella bianca a posarsi su di esso, la guardò in tutta la sua delicatezza e disse

- Grazie per essermi sempre accanto..-



Si asciugò le lacrime e uscì mentre le due creature rientravano nella tunica.
Lavorò per tutta la giornata, e al tramonto rientrò nella sua stanza si posò sul materasso e dormì profondamente.
Passarono diversi giorni tutti uguali fra loro, ma una sera nel buio della notte, altissime onde colpirono la nave che ora dondolava violentemente a destra e a sinistra. Qualcosa stava per cambiare, e Thoolan lo percepiva…


Edited by ~Illusio - 9/9/2009, 13:15
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 29/8/2009, 15:26




Vox si ritenne più che soddisfatto per l'alloggio. Per la cifra che aveva sborsato non si aspettava certo la stanza del capitano. Sembrava confortevole, con un bel letto e con tante mappe nautiche da consultare. Davvero un gran colpo di fortuna.

Non si curò della vita della ciurma e neanche di quella dell'elfo. Chiuso nella sua stanza, uscendo solo per i pasti e per le esigenze fisiologiche, il Dottore passò il tempo sulle carte e trascrivendo nel diario tutte le annotazioni che parevano essergli utili. Molte erano imprecise ma altre parevano essere state fatte con dati accurati e precisi. Era sia uno svago sia parte delle ricerche che poteva condurre sul pianeta, Unire l'utile al dilettevole...
Per il resto le giornate si facevano monotone, soprattutto per lui che non aveva lavori da svolgere. Le mappe erano interessanti ma non potevano occupare interamente le sue giornate con tale attività. Camminò avanti ed indietro misurando la stanza coi passi, saggiò la robustezza delle pareti, la qualità del legno... e ovviamente continuò a provare a stabilire un contatto. E ovviamente non riuscì nel tentativo. Una sensazione di impotenza si faceva sempre più opprimente. L'odio di Vox per quel mare, per quella stanza che gli impedivano di svolgere alcuna attività rilevante cresceva di ora in ora. Non sapeva quanto avrebbe resistito...

Il crescere delle onde introdusse un nuovo elemento nella vita di Vox e di tutta la ciurma. Sebbene fosse evidente che sarebbe potuto costituire un pericolo il Dottore non riuscì a negare la gioia del mutamento, la felicità dell'inatteso, di qualcosa di nuovo venuto a smuovere gli eventi. Indossò tutto ciò che ritenne necessario e prese gli oggetti più importanti per poi uscire rapido dalla stanza. Era passeggero ma ritenne che la sicurezza della nave potesse richiedere l'intervento di tutti presenti, compreso il suo. A grandi falcate corse verso il ponte della nave già gremito di gente indaffarata per mantenere la nave al sicuro e nel pieno della sua efficienza. C'era anche Myra e, sebbene non lo vedesse in volto. se lo immaginava sorridente pronto ad accettare qualunque sfida il mare potesse offrirgli...
 
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Musicist
view post Posted on 29/8/2009, 20:41




Musicist era sul ponte intento a pulire quando accadde...l'elfo,uno degli individui che era stato imbarcato assieme a lui fu "ripreso" violentemente per non aver indossato la casacca,per un attimo il suo istinto volle reagire a questo gesto così meschino...ma poi subentrò la ragione,era meglio non intervenire o si sarebbe ritrovato contro un'intera nave per una così piccola cosa...la scena si svolse sotto gli occhi del ragazzo,che continuò a pulire...E pulì per giorni e giorni...le giornate cominciavano a sembrare tutte uguali,ogni tanto Musicist volgeva invano lo sguardo al cielo per cercare un minimo particolare che rendesse quella giornata "diversa"...

<certo che non è affatto divertente fare il mozzo su una nave...ma non devo lamentarmi...sempre meglio stare qui a far qualcosa di utile,anche se in piccola parte,piuttosto che stare con le mani in mano...o fra le bestie marine che popolano questo grande mare>

Un giorno,come tutte le altre volte, fino al tardo calar del sole,Musicist tornava al suo "alloggio" per un meritato riposo.Stanco,ma non più,del lavoro che svolgeva costantemente ogni giorno si sdraiò su quello che ormai era riuscito a considerare un "letto",chiudendo gli occhi per riposarsi e tentare di prendere sonno.All'esterno delle onde si stavano scontrando con la nave,ciò la faceva dondolare leggermente (almeno all'inizio) e a Musicist,che era sdraiato lì,con gli occhi chiusi,sembrava di essere cullato dall'oceano...più delle altre volte.Quando le onde si fecero più forti però non poté fare a meno di preoccuparsi della situazione,sulla nave si riusciva a stare in equilibrio a fatica,per strada incontrava marinai a terra che si precipitavano sul ponte.Con passo lento ma sicuro si diresse anche lui sul ponte della nave,già affollato da molte persone,tra cui notò Myra.Stava per succedere qualcosa,ne era sicuro...e questo gli piaceva...
 
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† Yuffie
view post Posted on 30/8/2009, 15:44




Le onde sbattevano arroganti sulla nave, la picchiavano con forza e laceravano le sue deboli carni. Myra fissava la sua vita soffocare dinanzi a quel mare tanto scontroso, quell'astio che il mare mai gli aveva dimostrato. Sorrideva fissando quel che accadeva, il mare gli sussurrava parole, ormai la sua nave sarebbe affondata, ma lui non avrebbe lasciato che questo gli impedisse il suo viaggio. L'albero maestro crollò con forza, schiacciando molte persone che si trovavano sul ponte, cadde distruggendo la pavimentazione... L'acqua penetrava veloce, impaziente di avere quella nave tutta per se... una nave che avrebbe solo scrutato i suoi fondali. Myra corse frettoloso presso la stiva, prese mappe, acqua potabile e un po' del cibo, usi il più rapidamente possibile, venendo ferita ad un braccio. I tre uomini incapucciati erano scomparsi... li cercò inutilmente... si erano letteralmente svaporizzati. Il sangue del suo braccio grondava a flotti e gli creava un fitto dolore, indescrivibile... ma non si sarebbe lasciato sopraffare da quel dolore, si fasciò il braccio strappandosi un pezzo di tunica. Arrivò al timone prese fiato ed infine urlò.

Abbandonate la nave. Vi sono 5 scialluppe di salvataggio, possono contenere sino a 7 uomini... Io, attenderò la sorte della nave.

Disse l'ultima frase con voce spenta, probabilmente non lo avevano sentito. Quell'imbarcazione era la sua vita, la sua amante, senza di esso non trovava un motivo per andare avanti. Fissò il corpo frustrato della neve sorridendogli amorevolmente, mentre le onde lo bagnavano ininterrottamente. Gli uomini egoisticamente si gettarono sulle scialuppe senza pensare ai loro compagni, molti annegarono, altri vennero uccisi nella sfrenata corsa... Le 5 scialuppe erano scomparse all'orizzonte e la nave continuava ad affondare lentamente, in mano Myra teneva
strette le provviste... In realtà la nave affondava con una velocità inverosimile, ma per Myra tutto procedeva a passi lenti, era una di quelle scene che purtroppo sembravano non finire mai. Le raffiche di vento, le onde, persino lo straziante rumore di lamiere e legno erano un sottofondo... Myra sentiva unicamente il mare, un mare che nonostante fosse adirato con la loro arroganza gli raccontava di meravigliose cose, e lasciava nel cuore del capitano una grande goia...

SPOILER (click to view)
Le 5 scialuppe le hanno prese i vostri compagni, per voi non vi è mezzo di lasciare la nave con imbarcazioni sicure, chi si trovava sul ponte della nava e stato ferito dalle schegge della nave. Avete poco tempo per agire, la nave affonda rapidamente e le onde sono molto alte.
 
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90 replies since 30/6/2009, 11:43   1166 views
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