Addestramento Sesshomaru, CONCLUSO

Stava allontanandosi dalla creatura, pronto a cercare più degni avversari, quando il sussurro di lei, lo raggiunse, portato dal vento...
Il demone si fermò con calma, voltandosi lentamente verso l'essere, gurdandolo con la solita impassibilità...
Si avvicinò calmo e quando fu a un braccio da lei, parlò per la prima volta... la voce chiara, ma fredda....
Quando ti avrò sconfitto di' a coloro i quali incontrerai che a farlo è stato Sesshomaru... dissi con tono per nulla minaccioso, nè superiore o altezzoso, semplicemente informativo, la mia era una semplice richiesta...
Non passò nemmeno un secondo da che il demone, detto ciò, attaccò la creatura, tentando di trafiggerle lo stomaco con gli artigli velenosi della mano sinistra, tenuta rigida....

L'essere dinanzi a lei aveva accolto la sua celata richiesta, rimase impassibile a fissarlo mentre egli le si avvicinò, e quando fu a pochi passi da lei con una voce fredda e distaccata le sussurrò delle parole, parole dure, forse altezzose secondo lei, ma il suo tono non sembrava nè di sfida nè di null'altro, probabilmente era solo una richiesta... Non si lasciò intimorire, nonostante la sicurezza di quei movimenti mostrassero tutta la superbia e l'orgoglio dell'uomo.

Come desiderate...

Con velocità tentò di colpirla con un braccio o meglio con gli artigli che aveva sulle mani ma ella pronta scomparve prima che potesse essere realmente colpita, nonostante ciò il suo mantello rimase lesionato e si strappò leggermente là dove le dita dell'essere avrebbero colpito.




Ricomparve poco distante dall'essere, tre metri distante per precisione, rimanendo perfettamente in direzione dello sguardo di quest'ultimo. Lo fissò con uno sguardo freddo e severo, era totalmente cambiata, ora nemmeno la più piccola goccia di follia scorreva nelle sue vene, solo desiderio di combattere, e nel possibile di sangue. Rimase per pochissimi istanti con lo sguardo sull'uomo, poi agì, non poteva attendere un attacco senza tentare un'offensiva per prima. Decise di non svelare troppo in fretta le sue carte, così lanciò una seconda volta la sua sfera, ma questa volta la lasciò esplodere prima che essa potesse essere scaraventata via. L'esplosione fece danzare svariati pezzi scarlatti in tutte le direzioni possibili, andando anche contro Ayame, che però, con lo stesso trucco di prima, si salvò restando incolume al suo stesso attacco.

L'affondo del demone andò a vuoto, cosa che comunque Sesshomaru si era aspettato, ma ciò che non aveva previsto, era la velocità della creatura...
Un attimo prima era davanti a lui, l'attimo dopo era tre metri più lontana, sempre di fronte al demone...
Sesshomaru rimase impassibile, e non mancò di notare, di aver colpito il mantello della creatura, che quindi, aveva compreso, non utilizzare magia per gli spostamenti...
E' troppo veloce perchè possa seguirla in tempo... ma posso fermarla prima... pensai, mentre la creatura mi scagliava contro lo stesso attacco precedente...
Appena vide l'azione, il demone utilizzò nuovamente l'abilità della padronanza del vento, con maggiore decisione della volta precedente... poco importava che la sfera fosse esplosa in anticipo, che fosse una sfera o tante schegge, per lui non cambiava, anzi, così poteva calcolare meglio quanto forte avrebbe dovuto essere la raffica di vento, non dovendo più pensare anche all'esplosione...
Questa volta infatti, niente riuscì a colpirlo, le schegge più vicine si conficcarono nel terreno a pochi centimetri da lui: al demone non piaceva esagerare con l'abilità... tutto su misura...


Schivato l'attacco, Sesshomaru, consumò i tre metri che lo separavano dalla creatura, con un balzo, utilizzando la sua tecnica Colpo Accurato, per cercare di affondare con notevole precisione e velocità, gli artigli velenosi della mano destra, in un punto del bacino, particolarmente adatto, vista la posizione dello squarcio provocato nel mantello, che gli aveva permesso di calcolare il tipo di movimento possibile alla creatura per spostarsi, e quindi al punto più probabile da colpire, perchè alla giusta distanza e altezza, che nel caso di spostamento eseguito nel precedente modo, lo avrebbe fatto comunque colpire una parte del bacino, anche se non quella designata...
Se poi la creatura avesse deciso di spostarsi con la stessa precedente tecnica, Sesshomaru avrebbe cercato di afferrare il mantello con la mano, sinistra, quella non occupata, per cercare di trattenere la giovane...

Mentre l'uomo aveva fermato il suo colpo -come aveva previsto- ella lasciò libero sfogo alla fantasia, lasciando uscire dai pori della sua pelle il liquido scarlatto che la ricoprì, ma solo là dove il mantello la copriva, come per non farlo notare, ed attese che il demone passasse all'offensiva. Ed eccolo, con un balzo felino, dinanzi a lei... uno sguardo freddo e fiero, di chi è certo della propria superiorità e conosce bene la sua forza. Rimase ferma ad attendere l'attacco del nemico, che arrivò veloce verso la parte del bacino. Avrebbe presto trovato una piccola sorpresa, infatti il sangue uscito dai pori si era indurito e aveva attutito il colpo come farebbe un'armatura.



La corazza fu colpita con grande forza e là dove il colpo fu maggiore si scalfì ma senza distruggersi o scomparire, semplicemente si era crepata come un vetro colpito ma non infranto. Il colpo la fece retrocedere di pochi passi ed il demone afferrò il suo mantello come se volesse trattenerla, come se si aspettasse che ella scomparisse, ma così non fece, in fretta alzò la falce e tentò un fendente obliqui dall'alto a sinistra verso il basso a destra diretto al collo e all'addome dell'uomo dai candidi capelli...

E' astuta... a quanto pare alla fine ho fatto bene a dedicarle il mio tempo... ma se, come dall'odore, quella sostanza è sangue... non resisterà ancora a lungo... si sta distruggendo da sola... alla fine io non dovrò nemmeno mostrarmi... pensai mentre i miei artigli incrinavano il sangue cristallizzato con cui la creatura si era protetta, con mia sorpresa e un tocco di ammirazione, si potrebbe definire...
Il demone lasciò immediatamente il mantello, avendo compreso il cambio di tecnica della creatura e si piegò a ponte velocemente, per schivare il fendente, che però, mancato il bersaglio originale, lo ferì alla coscia destra, frontalmente...
Il demone non si perse d'animo per quel piccolo inconveniente, e non diede traccia di dolore alcuno, e, appena terminato il colpo della giovane, le mani a terra e la schiena inarcata nella posizione di schivata estrema, fece perno sulle braccia, per cercare di calciare via l'essere, colpendolo a pie' pari sul manico della falce...
Che il colpo riuscisse o meno, il demone avrebbe utilizzato contemporaneamente la spinta, per mettersi di nuovo in piedi, pronto ad attaccare o a difendersi...

Il suo colpo era andato a segno e il fendente aveva lacerato le carni dell'essere, ma qualcosa non aveva previsto, infatti indiferentemente dalla ferita egli compì un colpo con entrambi i piedi, colpì il manico della falce respingendo la vampira e scaraventandola poche braccia distanti, stava per perdere l'equilibrio e cadere, ma in quel momento scomparve in una nuvoletta nera e ricomparve distante dall'essere quanto più ella potesse. Rimase ferma a fissarlo un attimo, guardò il tempo... il sole stava sorgendo, e nemmeno le fronde degli alberi l'avrebbero salvata. Non avrebbe abbandonato per nulla al mondo quello scontro, tanto appassionante quanto paritario, ma non poteva concedere all'essere di vederla tramutarsi prima in un essere dilagnato e poi in un essere rpivo di coscienza. Abbassò lo sguardo...

Purtroppo il nostro combattimento deve terminare qui, mi creda, la mia non è una fuga, non sono così codarda, ma in fondo cosa importa a lei delle mie giustificazioni? Siete un avversario temibili, e mi auguro di tutto cuore di reincontrarvi presto...

Con la solita voce fredda e silenziosa ella si voltò scomparendo di nuovo e poi correndo nel folto, lasciando perdere le sue traccie, nonistante avesse il suo mantello ora non era sicura, là, nelle Terre dell'Est la stella illuminava con forza maggiore a quella abituaria della Vampita e come se cio' no nbastasse il mantello era squarciato, e sarebbe stata vulnerabile...

[OT/ aggiungi questo codice in un nuovo post della tua scheda, successivamente aplica la regola degli EXP per salire di livello e linka, o in un nuovo posto o nella scheda stessa questo topic ^^ Puoi inoltre avvalerti di un post di chiusura oppur scegliere di terminare in tal modo l'addestramento...



/OT]

Sesshomaru riuscì ad allontanrsi di torno la creatura, che a quanto pare non aveva previsto la sua indifferenza al dolore... il demone era fatto così.. non mostrava mai le sue debolezze e non lasciava che esse si rivelassero un problema: ovviamente la ferita gli faceva male e aveva bisogno di curarsi, quanto prima, ma non poteva permettersi il lusso dell'aperta sofferenza... lui voleva diventare il più forte dei demoni, e per farlo doveva sembrare invincibile ed instancabile...
In qualsiasi caso, il combattimento terminò, i quanto la creatura, fermatosi un istante a fissare Sesshomaru, e poi il cielo, si congedò...
Peccato... avrei voluto sapere di più su di lei... ma ora non posso mettermi a correrle dietro, benchè possa seguirne l'odore... devo curarmi.. non sono uno stupido... pensai, mentre la creatura di allontanva a velocità inudita...
Il demone aveva visto nella giovane un avversario rispettabile e non pensava fosse scappata per codardia... ma era anmche sua intenzione scoprire il perchè...
Sesshomaru riprese il cammino, i pantaloni del kimono, sporchi del suo sangue...