Addestramento Akemi Mitsui, CONCLUSO

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† Yuffie
view post Posted on 15/9/2009, 14:35




Addestramento Akemi Mitsui
Sono Assolutamente Vietate Intromissioni da Altri utenti




Terre dell'Ovest, un luogo spettrale e desolato, come pochi luoghi al mondo finora conosciuti. Non era pratica di quelle paludi e non conosceva ogni percorso come le sue terre natie. Dopo le Terre del Sud questa era il continente che meno aveva frequentato... solo quella volta con quello strano tizio. Sarebbe stato divertente ed "istruttivo" vagare alla scoperta di quelle terre quasi completamente abbandonate.

La nebbia era fitta, quasi non si riusciva a scorgere ad un palmo dal naso, non che sarebbe servito granchè, l'oscurità divagava nella distesa con arroganza. Ma ella -Ayame- non avrebbe avuto timore di quel buio inghiottito da una nebbia assassina, bensì con grande piacere avrebbe sfidato la sorte lasciandosi inghiottire dall'ignoto. I piedi completamente immersi in una strana e pastosa miscela di acqua e fango, che con un fetore opprimente accompagnava i suoi passi, affogati nella melma senza emettere alcun rumore. I grandi alberi scarni coprivano il cielo e le cortecce affondavano in quell'umidità fastidiosa.

Un fiato di vento, leggero, scuoteva il suo mantello, che danzava senza sosta e scopriva tal volta i bellissimi abiti scuri della vampira. I fluenti capelli biondi erano nascosti dal cappuccio, il suo volto celato nell'oscurità, solo togliendolo le altre creature avrebbero potuto scorgere il suo viso per interno, questo accadeva anche perchè il cappuccio era premuto sugli occhi ed ella manteneva uno sguardo basso e glaciale. La falce l'accompagnava silenziosamente, come una compagna indispensabile. Si appoggiò al tronco di un albero, le gambe le duolevano, erano giorni che vagava ininterrottamente, senza cibarsi o riposare. Un comportamento avventato, ma era nella sua natura superare il limite, come solo una creatura priva di scopo farebbe...
 
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Bella_trix
view post Posted on 15/9/2009, 16:19




Benché in quel tempo Akemi vivesse nelle Terre dell'Est, in un castello diroccato in stile gotico, la vampira decise di intraprendere il lungo viaggio per le terre dell'Ovest, terre tanto spettrali quanto desolate, per tornare in visita al suo vecchio paesino natale.
Dopo che le fu donato il Dono Oscuro, ella non vi tornò più ed ora, dopo un secolo e mezzo, aveva deciso di rimetterci piedi.
Da dove provenisse la voglia di rivedere quei luoghi paludosi ed umidi non si sa, ma fu così che si mise in viaggio -con il suo pugnale d'argento come compagnia- verso quelle Terre gran parte disabitate.
L'oscurità e la nebbia l'avvolgevano, ma ad Akemi non dispiaceva: si trovava bene, in quel posto. Si sentiva a casa, finalmente, cosa che non le capitava da parecchio tempo... e questo era così gratificante, che la ragazza ignorava persino l'intenso puzzo di melma che regnava costantemente attorno a lei.
Un leggero venticello soffiava, così la vampira tirò indietro il cappuccio, in modo da liberare la folta chioma bionda e mossa, da lasciarla libera, cosicché danzasse nel vento.




 
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† Yuffie
view post Posted on 16/9/2009, 14:52




Non avrebbe mai potuto dire con chiarezza quanti giorni fossero passati, quante volte la stella illuminatasi aveva rischiarato quella landa di fango e nebbia. E seppur tentasse di ricordare la mente vacillava cadendo sui fardelli che da anni accompagnavano la sua esistenza dannata. Ma in fondo è questo che è un dannato: un'esistenza flagellata dai rimorsi e dal dolore, sino alla fine dei tempi, torturata dai rimpianti. A questo ella pensava, mentre vagava nel folto di quella spettrale foresta.

Decise che era il momento adatto per sostare, ormai le ginocchia iniziavano a cederle e spesso si trovava con il fango sulle mani, non poteva continuare quel lungo viaggio, non senza aver recuperato le giuste energie. Ed ecco, proprio mentre i suoi pensieri vacillavano, un grande sasso che si stagliava dinanzi a lei come un'isola per un naufrago. Si avvicinò e -dopo essersi arrampicata- si sedette sulla cima scrutando la nebbia, nemmeno la più potente delle creature poteva qualcosa contro quel fitto grigio che accarezzava ed abbracciava ogni cosa, celando ogni esistenza, anche la più piccola.

Era abituata a lunghe marce prive di cibo e di riposo, era la sua salvezza, ella puniva il male del suo cuore con la sofferenza fisica, nonché con quella mentale, lasciando così che il dolore fosse solo un pensiero distorto in una fragile ed instabile mente, quale era la sua. Attendeva, sia che le energie tornassero stabili sia qualcosa di indefinibile, come indefinibile è descrivere il sapore dell'acqua. Ma attendeva, come un gatto nascosto alla sua preda, attenta ed impassibile.
 
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Bella_trix
view post Posted on 16/9/2009, 15:54




Akemi si passò una mano sulla fronte, guardandosi attorno e fermandosi per qualche secondo.
Non sapeva esattamente dove stesse andando, era l'istinto che guidava il suo cammino, la voglia di ritrovare casa.
E poi, l'unico modo per trovare un posto introvabile com'era il suo vecchio villaggio, era perdersi...giusto?
E perdersi era quello che ella stava facendo: vagava nella foresta oscura, da sola, senza cercare la forza di trovare la retta via, o di ricordarla, almeno.
Sapeva che se avesse seguito il suo istinto, dopo un pò il villaggio le sarebbe apparso all'orizzonte, una volta che sarebbe riuscita ad uscire da quella foresta.
D'un tratto, un odore che conosceva bene le venne alle narici: odore di vampiro.
Alzò il volto di scatto, guardandosi intorno stando all'erta: non aveva intenzione di ricevere spiacevoli sorprese.



Edited by Bella_trix - 16/9/2009, 20:15
 
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† Yuffie
view post Posted on 16/9/2009, 19:13




Rimase impassibile sul suo masso finchè un odore familiare le penetrò le narici nauseandola. Sapeva bene cosa questo significasse, e doveva ammettere che prima di allora mai aveva sentito questo odore, se non su se stessa, nella sua lunga vita ancora nessun Vampiro le aveva fatto visita. Ma poteva essere la sua speranza! SI! un altro vampiro, egli poteva aiutarla.

Scese dal masso velocemente seguendo il sentiero che quel profumo/fetore -non riusciva bene a definire la sensazione cosa esprimesse- aveva impresso nell'aria invitandola ad un lungo cammino verso l'ignoto che a breve si sarebbe svelatole come un incubo ecco nel fitto banco di nebbia apparire una figura ancora indefinibile, un'ombra scura e minacciosa, che vagava nella direzione opposta alla sua, insomma le veniva in contro. L'odore era opprimente, ora pungeva il naso dandole un fastidio fisico, ma non se ne importò, aveva bisogno di quella certezza, di quella prova, non era interessata a conoscere questa creatura, bensì era interessata a togliersi quel dubbio dolorante che era la sua paura maggiore: essere l'unico mostro simile sopravvissuto negli anni...
 
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Bella_trix
view post Posted on 16/9/2009, 19:20




Sì, Akemi ne era certa: la creatura che provocava quell'odore nauseante era di certo un Vampiro.
Non ne aveva mai visto uno, nessun immortale aveva fatto la sua conoscenza...e quella era l'occasione per sapere se era la sola vampira a vagare per quelle terre, o no.
Una figura indistinta camminava verso Akemi, e la vampira era sicurissima che il puzzo provenisse da lei, quella sagoma che, coperta da un mantello, avanzava senza fermarsi.
Akemi fece ancora qualche passo, dopodiché si fermò, piantando gli occhi sulla sagoma, senza schiodarli da lì per nessun motivo.

 
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† Yuffie
view post Posted on 16/9/2009, 20:28




Ed ecco la figura che man mano che ella avanzava diventava sempre più distinta, una macchia da prima e poi un corpo completo di braccia e gambe. L'essere dinanzi a lei -così preferiva nominarlo- si era fermato e la scrutava con occhi perforati, quello sguardo che le bruciava sulla pelle più del sole. Avanzò di qualche passo, sicura di esporsi ed essere visibile come la ragazza dinanzi a lei ora era per Ayame. Una lunga chioma ondulata del colore del sole, forse tendenzialmente più sul color del miele, profumati e morbidi che cadevano sulla ragazza, due occhi quasi trasparenti, ma forse era la lontananza a farle quell'effetto, un corpo snello, la pelle pallida... si, quella che ora si trovava dinanzi a lei era un altro membro della sua specie, il primo dopo tanti anni, voleva escludere dalla sue mente quel ricordo, eliminare quell'altro vampiro che aveva soppresso la su vita. Costei era la prima non-morta sconosciuta che le si parasse davanti, cose le piaceva dirsi nella mente, quasi per confortarsi da un vecchio dolore. Trovò sleale da parte sua poter scorgere ogni dettaglio di quella donna rimanendo coperta da capo a piedi senza poter essere minimamente scossa. Così abbassò il cappuccio e rimase impassibile a fissarla. I capelli si liberarono come in fuga danzando nel vento con ferocia, mentre pian piano si abituava alla brezza sul viso scoperto...
 
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Bella_trix
view post Posted on 16/9/2009, 20:38




Man mano che si avvicinava, riusciva a scorgere qualche particolare nella vampira che prima non era riuscita a notare, e, finalmente, dopo qualche istante, lei si tolse il cappuccio che le nascondeva il bel volto, dai lineamenti induriti dal Dono Oscuro, tuttavia femminili ed affascinanti.
La sua pelle pallida, i suoi capelli dorati -quasi bianchi, a dire la verità- ed i suoi occhi smeraldini, erano la cosa più bella che ella avesse mai visto. Sarebbe rimasta ore a perdersi negli occhi della creatura che ora le stava di fronte, e la fissava, come Akemi fissava lei.
...E le sue labbra, così delicate e perfette, rosse come i petali di una rosa a primavera, erano intriganti ed invitanti. Akemi ci avrebbe volentieri posato le sue, anche solo per godere del contatto.
La vampira Akemi rimase ferma immobile, con i capelli dorati che danzavano, seguendo il ritmo che il vento stabiliva, con le braccia lungo i fianchi, attratta completamente dall'unica della sua specie che avesse mai visto.



 
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† Yuffie
view post Posted on 16/9/2009, 20:47




Attraente e sensuale, solo questi aggettivi ora vagavano nella sua mente, non sapeva dire se quella che provava fosse attrazione fisica e sessuale per lei oppure solo un'intrigante piacere nel constatare che anche essa era un sua simile. La fissò a lungo senza proferire parola, ma il silenzio non poteva dilungarsi, era la prima -e forse ultima- occasione di incontrare un essere della sua razza. Strinse i pugni nascosti dalle lunghe maniche e tentò di parlare, l'agitazione da prima lasciò che solo un fiato soffocato uscisse dalla sua bocca, ed il cuore se avesse ancora avuto vita ora batterebbe con un ritmo così veloce e sfrenato salendole in gola, ma poi ecco, la sua voce, fredda e distaccata, ma nonostante questo primo impatto era affabile, forse per la presenza della bellissima creatura...

Anche voi... un dono ingiusto che ha maledetto un'altra giovane fanciulla. Vi confesso che siete la prima che incontro...

Decise che era meglio non nominare affatto la sua vita passata e nemmeno immergersi in pensieri tanto tristi, così dette quelle parole tacque attendendo che la Vampira le parlasse, ansiosa di scoprire se anche la sua voce era sensuale ed attraente come il suo aspetto fisico era. Adesso distingueva bene quell'odore, per chiunque sarebbe stato un fetore insopportabile, a ad Ayame piaceva, le ricordava l'odore di una "famiglia" non che la definisse tale, semplicemente quell'odore la riportava alla sua gioventù umana...

 
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Bella_trix
view post Posted on 16/9/2009, 20:58




In effetti non sapeva se parlare o no, se spezzare quell'atmosfera strana, così ambigua e perversa che si era creata fra di loro.
Sentiva che lei voleva parlarle, per questo la lasciò fare: era curiosa di ciò che le avrebbe detto lei e, anche se avesse voluto andarsene, avrebbe fatto il possibile per farla restare: era la prima, la prima della sua specie che incontrava in 130 di vita da dannata. Non si sarebbe lasciata scappare per nulla al mondo quell'occasione, perché era troppo preziosa, e l'aspettava da chissà quanto tempo che non le sembrava neppure vero...le sembrava tutto un sogno.
Lei parlò, e la sua voce era fredda e distaccata, ma sentiva che era carica di un'emozione che cercava in tutti i modi di reprimere, ma a stento ce la faceva.
Oh, la sua voce...melodiosa e più piacevole del canto di un usignolo, ed attraente, così tanto per lei che si trattenne a stento dall'avvicinarsi ancora di più.
E così, anche Akemi era la sua prima volta... chissà come mai, ma era una cosa che le faceva piuttosto piacere.
Oh, Ma Chér, anche voi, vi confesso, siete la prima della mia specie che incontro sul mio cammino. le rispose la vampira, fissandola con sguardo penetrante ma non invadente...



Edited by Bella_trix - 17/9/2009, 12:52
 
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† Yuffie
view post Posted on 17/9/2009, 14:36




Una dolce ed affabile voce, la voce di un angelo, o questo almeno credeva, una voce melodiosa e limpida e allo stesso tempo sensuale ed accattivante, uno strano miscuglio. Rimase per pochi istanti in silenzio, a contemplare quella voce, poi decise che sarebbe stato meglio parlare, tentare un contatto, toccava a lei a rispondere, o così il galateo diceva, ma sin da umana non aveva mai apprezzato certi tipi di cose...

Il vostro accento... non venite dalle stesse mie e lontane terre, le Terre del Nord...

Fece un passo avanti e piegando leggermente il collo -lasciando che la testa si adagiasse su una sua spalla- fissò negli occhi la vampira, quegli occhi quasi trasparenti, così freddi ma allo stesso tempo colmi di sentimenti, avversi o piacevoli, pur sempre sentimenti... Appariva bizzarra forse, ma con poche creature era stata tanto affabile, e forse questo la stomacava, ma non poteva uscire da quel vortice di emozioni che le riempivano l'anima... Chissà se anche essa possedeva dei poteri simili ai suoi, se fosse diversa, se invece non potesse fare nulla e solo cibarsi... Non torovva un modo chiaro per chiedere alla ragazza di mostrarle la sua forza, se non quello battaglia, eppure non voleva realmente combattere, bensÌ parlare, chiarirsi, come ma prima di allora, voleva risposte, ma solo uno scontro poteva dargliele. Purtroppo era stata così tanto tempo sola, priva di contatti -in vita-, che il dialogo le pesava, era uno sforzo troppo enorme per lei. Si avvicinò di nuovo e tagliandosi un braccio all'altezza del gomito sino al polso lasciò uscire il sangue che si tramutò in una piccola bolla, questa venne tirata al limite della sua elasticità, sembrava quasi vibrare tra le mani di Ayame. La lanciò a terra, lasciandola rotolare, dalla sua velocità essa si sarebbe presto fermata ai piedi della Vampira e sarebbe esplosa. Pregò in cuor suo di essere perdonata, ella non era ostile nei confronti della simile... ma voleva testare la forza di un altro della sua razza...

SPOILER (click to view)
Crimson Sphere : Crimson Sphere : Ayame sfrutta una ferita dal suo corpo per farvi fuoriuscire una bolla di sangue che verrà indurita esteriormente (inizialmente del raggio 4 cm). Tirata agli estremi dell'elasticità dell'emoglobina questa s'ingrandirà sino ad avere un raggio di 10 cm. Internamente vi sarà del sangue allo stato liquido che ad una velocità impressionante ruoterà nel globo a volontà di Ayame. La sfera verrà infine lanciata contro il proprio avversario e questa, ormai al limite della sopportazione (questo a causa della forza centrifuga in accelerazione continua e dell'elasticità massima raggiunta), esploderà in tante piccole schegge. Questa sfera avrà una doppia efficacia; le schegge feriranno il nemico ma allo steso tempo il sangue che si trova internamente lo macchieranno del liquido.


"Perdonami..."

Mentre la sfera rotolava a terra verso la compagna ella, Ayame, lasciò che il ciclo del tempo curasse le ferite autoinflittasi poco prima. Quel dolore bruciava con forza e dilaniava le carni, eppure era un dolore piacevole, davvero piacevole. Ad un tratto i bordi della ferita diventarono neri, poi anche il sangue iniziò pian piano ad addensarsi sino a fermarsi sulla ferita. Una massa nera era formata sotto il taglio, in pochi attimi divenne da nera al bianco candido della pelle di Ayame, ma senza tralasciare una minima sfumatura del rosso e del rosa nella mutazione...

SPOILER (click to view)
Abilità:
Blood Attraction:Ayame non possiede organi interni attivi, infatti il sangue che si infonde con le proprie vittime le serve per rimanere in vita ed in forze, proprio questo fatto consente ad Ayame di modificare la struttura del liquido scarlatto. Se il sangue viene espulso dal suo corpo (Ferite) Ayame è in grado di addensare questo liquido, ma non un addensamento come l'essiccazione naturale, questo diventa compatto e solido, come un piccolo sasso rosso e lucido. Inoltre questa abilità non regala solo questo beneficio ad Ayame; se ella viene ferita, a comando di quest'ultima, il sangue si indurirà e cristallizzando pian piano si trasformerà nel tessuto mancante. (Dalla pelle alle ossa). Senza però ridonare alla vampira la sua energia ed il sangue perso.

 
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Bella_trix
view post Posted on 17/9/2009, 16:38




Akemi notò il comportamento strano ma interessante della giovane della sua specie, e pensò che probabilmente non faceva così con tutti.
All'inizio la sua voce era stata distaccata, comunque fredda...ed ora il suo comportamento era l'esatto contrario: i suoi gesti erano pieni di curiosità, come il suo sguardo indagatore... cosa che ad Akemi non dispiacque per niente.
Anche a lei interessava quella vampira, ed era contenta che l'interesse fosse contraccambiato.
Poi, l'altra vampira fece una cosa strana: si tagliò, lasciando uscire del sangue, che si trasformò in una piccola bolla, che rotolò verso di me.
Oh no, questa cosa non piaceva per nulla ad Akemi, che, grazie alla sua velocità sovrumana, si allontanò dalla strana bolla di sangue, comparendo alle spalle dell'altra vampira, qualche metro più distante, e fissandola. Capiva perché lo aveva fatto: probabilmente voleva metterla alla prova.

SPOILER (click to view)
Velocità sovrumana: Akemi sfrutta la sua velocità in tanti altri modi: uno di questi è muovendosi in modo da essere impercettibile agli occhi del nemico, nascondendosi nell'oscurità e arrivando alle spalle del'avversario, confondendolo e colpendolo con il suo pugnale d'argento• (Tecnica offensiva)

 
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† Yuffie
view post Posted on 17/9/2009, 16:52




Ayame rimase impassibile; velocità superiore, ecco una risposta, questa vampira era veloce, molto veloce, come pochi esseri sino ad allora da lei incontrati, ma non aveva calcolato una cosa, infatti la sfera era esplosa in svariate direzioni, spostandosi aveva evitato quelle dirette nella sua direzione, ma le altre, quelle che veloci correvano verso Ayame erano tutt'ora una minaccia. Le scheggie arrivarono a poche braccia da lei quando con un gesto inaspettato scomparve in una nuvoletta di fumo che scemò seguendo il vento e ricomparve 3 metri distante, sufficientemente distante dalla seconda vampira e dai frammenti della sfera.

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Abilità:
Hidden with Death: Sin dai tempi più antichi i vampiri sono stati in grado di far cose che all'occhio umano sembravano mostruose, Ayame possiede un'abilità alquanto fuori dalla norma; è in grado di scomparire e trasportarsi in un posto distante dal punto di origine (3 Metri, +1 Metro ogni 10 Livelli), tutto questa ad una velocità spaventosa. Infatti il suo corpo non risente di questo spostamento, letale altrimenti, proprio perchè è un essere senza vita...o quasi. Scomparendo in una piccola nube scura è però possibile individuarne il raggio d'azione, avendo uno spostamento limitato.


Ora le schegge si avvicinavano crudeli ed agili verso la Vampira da poco comparsa grazie alla sua velocità sovrumana. Avrebbe potuto evitarli certo, Ayame non credeva fosse difficile, semplicemente si preoccupava del sangue all'interno della sfera, che avrebbe colpito l'avversaria oppure sarebbe caduta a terra sprecato. Sprecare il sangue: era proprio l'unica cosa che ella non dovrebbe mai fare, ma non le importava, era sempre stata noncurante di se stessa...
 
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Bella_trix
view post Posted on 17/9/2009, 18:09




L'altra vampira era scomparsa in una scura nube di fumo, ed Akemi rimase basita per qualche attimo: come aveva fatto?
Non aveva mai sentito parlare di vampiri che si smaterializzavano... ma forse ella aveva un potere a lei sconosciuto.
Le schegge di sangue erano sempre più vicina, ma la Vampira sfruttò il poco tempo rimanente per richiamare dall'oltretomba i suoi difensori, che, in un attimo, circondarono Akemi, piazzandosi davanti ad ella, pronti a difenderla da quelle schegge di sangue.

SPOILER (click to view)
Rapporto con l'oltretomba: Grazie alla conoscenza della Magia Necromantica, la vampira, Akemi, è in grado di comunicare con i morti, zombie per specificare, per chiedere loro aiuto durante i combattimenti. Ne evoca due alla volta, che cercheranno di difenderla ad ogni costo, piazzandosi davanti a lei e cercando di difenderla dagli attacchi avversari. Ovviamente se colpiti in modo netto, gli zombie periscono• (tecnica difensiva)


Già...sangue.
In effetti era un grande spreco.
Un vero e proprio spreco... accennò Akemi all'altra Vampira, che era apparsa qualche metro più in la, a vista più o meno due.

Nel frattempo, misi una mano al manico del mio pugnale d'argento, stringendolo, moderandomi però, altrimenti l'avrei ridotto in briciole.

 
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† Yuffie
view post Posted on 18/9/2009, 15:52




Ayame sorrise, un sorriso freddo, gelido, ma allo stesso tempo penetrante e dolce. La fissava con occhi imperscrutabili di chi sa cosa vuole nascondere e cosa vuole mostrare. Uno spreco? In teoria lo era, era uno spreco che portava al suo suicidio, ma per ella, quel male impartitosi poco prima, il sangue che cade a terra macchiando il terreno di un rosso scarlatto, quell'odore penetrante... erano torture ed allo stesso tempo piaceri. Utilizzare il proprio sangue era un vantaggio e al contempo uno svantaggio: era la sua maledizione, doversi distruggere per sopravvivere. Un essere dannato in fondo non puo' vivere felicemente, e questa ne era la prova: ella non poteva vivere senza il sangue, e non poteva scontrarsi senza sprecarne una grande quantità.

Quei demoni o zombie che fossero accompagnavano quella ragazza, era un'altra risposta, ella poteva usare la necromanzia, almeno nel campo dei dannati, poteva evocare mostri e probabilmente anche anime dannate, esseri privi di vita, solo scorze per difese ed offensive, che sconfitte sarebbero scomparse senza trovare mai l'eterno riposo.

Rimase ferma a fissare la ragazza, aveva scoperto già parecchie cose, andare avanti sarebbe stato sciocco, in fondo quello che ella voleva erano risposte...ma come poteva dirlo alla ragazza. Ayame non mostrava mai i suoi veri sentimenti, e per quanto alle volte celarlo fosse difficile, non avrebbe mai ammesso che quella ragazza era per lei come l'aria per gli uomini... e ne necessitava ora, in questo stesso momento!

Corse verso la ragazza e quando le fu abbastanza vicina -accerchiata dai suoi fedeli servitori) Ayame improvvisò, e lanciando una seconda sfera contro la ragazza, correndo in circolo contro i tre mostri, di colpirli con la lama esterna della falce, in modo di rimanere sole... se la lama non li avrebbe uccisi la sfera esplodendo li avrebbe almeno feriti gravemente, non importava se la ragazza fuggisse evitando il colpo, erano gli accompagnatori ad essere il suo bersaglio.

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Crimson Sphere : Crimson Sphere : Ayame sfrutta una ferita dal suo corpo per farvi fuoriuscire una bolla di sangue che verrà indurita esteriormente (inizialmente del raggio 4 cm). Tirata agli estremi dell'elasticità dell'emoglobina questa s'ingrandirà sino ad avere un raggio di 10 cm. Internamente vi sarà del sangue allo stato liquido che ad una velocità impressionante ruoterà nel globo a volontà di Ayame. La sfera verrà infine lanciata contro il proprio avversario e questa, ormai al limite della sopportazione (questo a causa della forza centrifuga in accelerazione continua e dell'elasticità massima raggiunta), esploderà in tante piccole schegge. Questa sfera avrà una doppia efficacia; le schegge feriranno il nemico ma allo steso tempo il sangue che si trova internamente lo macchieranno del liquido.
 
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