Si gettò dietro uno degli alberi mentre la sua sfera esplose, probabilmente colpendo il suo nemico: non poteva vedere, ma distingueva chiaramente con il suo olfatto due diversi tipi di sangue... matematicamente cio' significava che se ella era una il secondo sangue non poteva che essere dell'avversario, sicchè non aveva un odore familiare. Sorrise, aveva fatto un pensiero completamente inutile e stupido, ma la divertiva pensare che ancora la sua mente era capace di tali pensieri... per quanto futili.
Si voltò dopo qualche istante, certa di essere in netto vantaggio, ma quando i suoi occhi videro l'avversario egli non era dove lo ricordava, era vicinissimo, così vicino da poter essere toccato, e con un balzo aumentò la sua velocità. Non sarebbe riuscita ad evitarlo, e nemmeno il suo scudo sarebbe servito con un attacco simile... così rimase ferma.
Attese...
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Una picco,a cascata di sangue là dove le lame avevano perforato, sgorgavano dalla schiena della vampira. Il sangue colorò parte del fusto d'albero, le gocce balzarono veloci sul terreno ingrandendo così un grande lago di sangue. L'odore acre e ferroso del sangue riempì l'aria rarefatta del luogo, e la melma risucchiò a se quel sangue, quasi come se essa volesse cibarsene.
La vampira si era lasciata colpire, la lama, o meglio, gli artigli, l'avevano trafitta sullo stomaco passando da parte a parte. La gracile costituzione della ragazza non era difficile da consumare con lame corte. Il dolore tramortì tutto il corpo della ragazza, e le scosse paralizzarono ogni suo movimento... no... non ancora, con un enorme sforzo sarebbe riuscita a muovere qualcosa, se avesse fatto in fretta.
Il volto era basso e dalla bocca le usciva del sangue, poteva quasi apparire morta, poi con uno scatto improvviso tentò di agguantare entrambi i polsi del ragazzo con forza. Il dolore aumentò incredibilmente e il suo corpo non si sarebbe più riuscito a muovere per del tempo... le scosse non solo 'avevano ferita brutalmente, ma i fulmini avevano anche distrutto ogni suo movimento... Ma aveva tentato quell'ultimo gesto... tentare di bloccare il suo avversario.
Il sangue era sparso ovunque, ma era impossibile che il ragazzo non ne fosse bagnato, e anche le mani di Ayame ne erano grondanti... anche se non sarebbe riuscita a bloccarlo con la sua stretta di certo un po' di sangue sarebbe rimasto sul corpo del giovane demone ignaro del trabocchetto che ella gli aveva preparato…
Il viso era coperto dalle lunghe ciocche di capelli, ma se il demone si fosse interessato avrebbe potuto scorgere sotto di essi un sorriso diabolico. Ove le labbra erano colorate del cremisi liquido... Gli occhi chiusi. Follia... piacere... sofferenza...
Ayame, era in un turbine di piaceri contorti, quasi perversi, dove solo ella poteva realmente goderne... ma adesso avrebbe dato al suo avversario un po' del suo "piacere".
The Scarlet Hand: sfruttando una propria ferita Ayame si intinge la mano del liquido e lo lancia contro il proprio avversario, con l'intento di macchiarlo di questa sostanza scarlatta. In alcuni casi attende che l'avversario la ferisca così che il suo sangue macchi automaticamente l'avversario. Una volta sporco l'avversario non si puo' liberare del sangue, ma la tecnica non finisce qui... Grazie alla sua abilità "Blood Attraction" Ayame cambia la struttura del liquido. Indurendosi questo penetra nelle carni nemiche sino ad una perforazione di 10 cm massima. A dipendenza della grandezza delle macchie questa andrà più o meno in profondità. Questa tecnica ruberà molte energie ad Ayame, poichè volontariamente si renderà debole.