Addestramento Lord Arthur, CONCLUSO

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Aascaroth
view post Posted on 26/3/2010, 17:53




"Ayame."
Dunque è questo il nome che portava la sua mietitrice. Lentamente recuperò la falce che, nel suo umido angoletto, era rimasta ad osservare la scena, e trascinandosela dietro si avvicinò pericolosamente al corpo di Arthur.
Gli occhi della ragazza brillarono; conosceva bene quello sguardo, era lo sguardo che spesso lo accompagnava per le strade, lo sguardo che egli stesso usava nei suoi momenti di potere. Momenti di superficiale, spesso puerile, superiorità.

-Il mio nome è Arthur. Per la precisione Lord Arthur Van Heusen III. Ma come hai detto tu, quale importanza ha un nome, e tantomeno... un titolo.

La voce tremava, aveva così tanta paura, che sarebbe stato disposto ad inginocchiarsi avanti la figura per chiedere pietà, ma la debolezza e l’orgoglio glielo impedirono.
Sentì gli occhi privi di sentimento, gelidi,di Ayame incrociare lo sguardo atterrito del Lord; un brivido di freddo corse per tutta la spina dorsale del ragazzo,costringendolo a scrollare le spalle.
Quegli occhi, quegli splendidi occhi verdi...così luminosi, così profondi...

SPOILER (click to view)
Il fascino della pazzia: Tramite un contatto visivo prolungato, provoca nell’avversario una momentanea follia autolesionistica; l’effetto è temporaneo, e i danni auto provocati variano di intensità a seconda della forza di volontà dell’avversario. Utilizzabile una volta per combattimento. (offensiva)
 
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† Yuffie
view post Posted on 26/3/2010, 18:25




Quegli occhi gialli, occhi del color del topazio, occhi colmi di un'assurdità di sentimenti... occhi che parevano ora implorarle pietà... occhi che per un insolito motivo l'attraevano a lui...
Rimase ferma, per un attimo lasciò che il silenzio regnasse attorno a lei, quando qualcosa di perverso e masochistico abbracciò la sua volontà... Sentiva il chiaro bisogno di ferirsi, di addolorare le sue carni e così guarire il suo animo.
Si, sentiva il richiamo della sofferenza premerle nella mente, e proprio in quel momento lasciò cadere la falce a terra ed estrasse dallo stivale un curioso pugnale violaceo, con il quale iniziò a ferirsi ripetutamente, talvolta penetrando con la lama nello stomaco, talvolta creando lunghe righe sanguinolente sulle braccia... ferite dolorose, ferite che non rimarginavano... no, ella non voleva rimarginarle...
Poi qualcosa si fece largo in quella strana pazzia autolesionistica, si, un pensiero... quello che stava facendo era spinto dalla stessa forza che prima l'aveva indotta ad abbandonare la preda ormai indifesa... Qualcosa non quadrava, ma Ayame non seppe spiegarsi cosa. Non le era mai accaduta una cosa simile! Ella non era padrona dei suoi pensieri, del suo corpo, come se qualcosa la manovrasse a distanza... ma era impossibile!

E mentre continuava ad auto infliggersi lunghe ferite sul corpo ebbe l'idea di sfruttarla in ogni caso, con grande sforzo sia mentale che fisico approfittò di una delle tante ferite per formare nelle sua mani una piccola sfera scarlatta, pareva quasi vibrare, poi la lasciò rotolare a terra, sarebbe di certo arrivata vicina al giovane, più precisamente accanto al fianco destro, all'altezza del petto.

Poi con altrettanto sforzo si buttò contro una parete, poi contro un'altra, ferendosi con gli impatti feroci, ed infine cadde a terra stremata...attendendo l'efficacia del suo attacco... ella di certo era al sicuro, o quanto meno, lo era più del giovane...

SPOILER (click to view)
Crimson Sphere: Ayame sfrutta una ferita dal suo corpo per farvi fuoriuscire una bolla di sangue che verrà indurita esteriormente (inizialmente del raggio 4 cm). Tirata agli estremi dell'elasticità dell'emoglobina questa s'ingrandirà sino ad avere un raggio di 10 cm. Internamente vi sarà del sangue allo stato liquido che ad una velocità impressionante ruoterà nel globo a volontà di Ayame. La sfera verrà infine lanciata contro il proprio avversario e questa, ormai al limite della sopportazione (questo a causa della forza centrifuga in accelerazione continua e dell'elasticità massima raggiunta), esploderà in tante piccole schegge. Questa sfera avrà una doppia efficacia; le schegge feriranno il nemico ma allo steso tempo il sangue che si trova internamente lo macchieranno del liquido.
 
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Aascaroth
view post Posted on 26/3/2010, 21:03




La scena che gli si presentò davanti gli fece accapponare la pelle. Anche se sperava succedesse una cosa del genere, rimase comunque inorridito da tale violenza mostrata; con quale crudeltà Ayame si infilava la lama nel ventre, con quale crudeltà ora si lanciava contro le pareti...quello stretto vicolo sembrava ora il teatro di un cruento massacro.
Ma quello che più impressiono Arthur, fu il piacere che ella provava nel recarsi dolore, un piacere perverso, un piacere mostruoso.
Il dolore al petto si era notevolmente affievolito, e non ne diede più peso per qualche istante;
qualcos’altro però attirò l’attenzione del giovane, qualcosa lo distolse dalla scena di puro masochismo: una sfera.
Grande quanto un pugno, di un pesante color cremisi, rotolava leggera, quasi levitasse, diretto verso il suo corpo.
Non era un oggetto comune da vedere, ed avendo nota la pericolosità dell’avversario non perse tempo nel dubitarne l’innocuità.
Con il pomolo del bastone diede un colpetto leggero sulla superficie liscia dell’oggetto. Quel piccolo colpo la ridusse in centinaia di piccole schegge rosse, tanto piccole da poter sembrare breccia rossa.
Però la rottura non sembrò quella di un semplice cristallo; di fatto la sfera sembrò “esplodere” lanciando in espansione le piccole schegge che si conficcarono in gran parte nell’addome, in profondità, risvegliando il dolore da poco assopito, e creandone di nuovo.
Il bastone gli cadde dalle mani, rotolando in una pozza di sangue caldo, un lieve sorriso di compiacimento stampato sul volto della fanciulla fu l'ultima cosa che riuscì a vedere prima di cadere nel sonno, senza più forze, incapace di sentire anche il dolore.
 
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† Yuffie
view post Posted on 26/3/2010, 21:23




I rumori risuonavano come distanti nelle sue acute orecchie, come suoni ovattati si spegnevano lievi e leggeri... Ogni parte del suo corpo doleva in modo davvero pesante, e la sua testa rimbombava ad ogni suono di un dolore diverso e frastornante. Volse solo il capo, così da riuscire a vedere la figura stesa immobile del suo avversario... era morto?

Con grande sforzo si trascinò sino al corpo del ragazzo, il sangue scorreva come un fiume, macchiandone gli abiti e le mattonelle, ormai quello che prima era solo un vicolo scuro era diventato simile al retrobottega di un macellaio... Si trascinò sino a lasciar cadere con leggerezza la sua testa sul petto dell'uomo, quando si accerto che il cuore ancora batteva si rassicurò: Non avrebbe potuto cibarsi del sangue di un cadavere...
Rimase per svariati attimi a contemplarne il viso, nonostante fosse gravemente ferito pareva quasi sereno nel suo sonno... decise così di avvicinarsi solo ad una delle ferite riportate dal ragazzo per leccarne delicatamente del sangue, e fece così per qualche ferita, finchè non sentì le forze ristabilirsi, o almeno, recuperarsi il minimo indispensabile per fuggire...

Se ne stava andando quando voltandosi un'ultima volta sentì qualcosa premerle il petto... come se avvinghiasse il suo cuore...
Tornò in dietro e strappò dei lunghi lembi di mantello e li strinse attorno alle ferite del giovane, assicurandosi di bloccarne le fuoriuscite di sangue... Ormai l'ora dell'accensione della stella era prossima, non avrebbe potuto fare di più... ma di certo qualcuno lo avrebbe soccorso... Rimane a guardarlo dalla posizione, poi una volta assicurata di essere giustamente guarita da ogni ferita si chinò per prendere la sua fedele compagna -la falce- e la trascinò con se... ma fece un'ultima cosa, si avvicinò all'uomo e scostò una ciocca un poco bagnata dal sudore dal viso del giovane e ne accarezzò dolcemente i lineamenti.

Scusami...

Il viso di Ayame si oscurò, ed una lacrima scese dal suo viso per poi cadere su la guancia dell'uomo... si Lord Arthur... Poi rapidamente si diresse verso le mura della città, e non appena vide il treno passare si getto sull'ultima estremità dell'ultima carrozza, là dove un piccolo loggiato aperto lasciava spazio ai passeggeri bisognosi d'aria... sarebbe stata lì solo finchè non avrebbero attraversato le mura... doveva allontanarsi... e rimanere in quella città non era certo un'ottima idea...
Così mentre il treno rallentava, e le mura chiudevano il loro enorme portone Ayame si gettò nel manto verde del prato circostante, e si rifugiò nel bosco adiacente...
Ormai il suo viaggio era ripartito...



[OT/ Aggiungi questo codice in un nuovo post nella tua scheda (ovvero non modificando la scheda ed aggiungendo il codice, ma bensì usando il tasto "rispondi" e creando un nuovo post nella scheda.

CODICE
[color=red]Addestramento concluso
Maestro: Ayame Missing
2350 EXP[/color]


Poi il topic riguardante l'addestramento (come tutti i nuovi topic che aprirai in futuro nel gdr) andranno rispettivamente elencati con l'eventuale titolo nella scheda, oppure in un nuovo post, a tua scelta, per capire meglio guarda la mia scheda, dove ci sono tutti gli addestramenti ecc... per capire come funziona il linkaggio basta guardare in regolamento GdR, Archiviazione Eventi /OT]
 
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18 replies since 24/3/2010, 13:19   140 views
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