Una macchia Blu sulla coscienza, Lavoro di Lord Arthur

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Aascaroth
view post Posted on 12/4/2010, 19:19 by: Aascaroth




La mattinata passò uggiosa; il cielo, a squarci turchese, era per la maggiore coperto da pesanti nubi che preannunciavano un imminente pioggia. La tipografia era buia, silenziosa, non si udiva nemmeno più il cigolare della pressa o il gracidare del grillo nascosto in uno delle parecchie fessure dei muri.
Arthur era solo, abbandonato dal suo capo dietro un bancone angusto senza la minima voglia di fare qualcosa, abbracciato dalla calma ed oppresso dalla noia!
Ebbe così modo di pensare; Pensare a cose inutili, a cose insensate; pensieri che vagavano senza sosta provocando confusione nella sua mente distratta.
Il tintinnio della campanella sulla porta, lo costrinse a ricomporsi, cancellando i confusi pensieri dalla sua mente e costringendolo ad un falso sorriso in attesa di intravedere il volto del cliente.
Un viso ben noto spuntò dall’uscio.

-Buondì Arthur!

La signora Stallen si portò elegantemente col busto vicino al bancone; volteggiava leggera, nonostante le pesanti buste che teneva con ambedue le mani.

-Vedendoti al Banco, capisco che mio marito non è presente.

-E’ dovuto uscire per sbrigare delle commissioni.

Sul volto maturo, ma ben conservato della donna nacque una smorfia di diffida, che le storpiò la fronte disseminandola di piccole increspature.

-Non è compito degli apprendisti sbrigare commissioni?

-Si trattava di commissioni troppo importanti.


Ms Stallen portò lo sguardo sulla sua fede, un piccolo cerchio dorato che la vincolava in amore al Tipografo.

-Capisco!

Nonostante la povertà della famiglia, Ella sembrava una nobildonna: i capelli ingrigiti sempre perfettamente raccolti in uno chignon ben curato, gli abiti mai logori e piccoli gioielli, dote di famiglia, che non rifiutava mai di mostrare.

-Ms Stallen…

- Il mio nome è Fay!

-Fay… Non credo che vostro marito torni presto...le sconsiglio di aspettarlo!

La donna tirò un sospiro; un sospiro carico di rammarico, un sospiro che appesantì l’aria.

-Potresti, Arthur, ricordargli che questa sera festeggeremo il nostro anniversario... gradirei fosse presente!

Arthur annuì, tenendo lo sguardo fisso su di lei che, con un lieve sorriso si congedò.
Passarono parecchi minuti prima che qualcuno varcasse di nuovo l’uscio del locale, e questa volta si trovò dinanzi ad un uomo alto, di nobile portamento...forse un suo pari.

-Salve Sir, posso servirla?

In una serie di movimenti, intenti a dimostrare la sua importanza, l’uomo si tolse l’alto cilindro dalla nuca, e sfilò i guanti in cervo che ne fasciavano le mani.

-Salve, avrei bisogno che voi mi stampiate un avviso!

Arthur aprì l’agendina degli ordini davanti a se, e sfilò una stilografica dal logoro cassetto. Il calamaio semivuoto di blu d'India aperto tra i due uomini.

-Mi dica.

-Ebbene, vorrei un manifesto di circa 30 centimetri per 70. A caratteri eleganti, possibilmente ben leggibili.

-Bene, mi dica cosa devo scrivere.

In quel momento la porta si spalancò, permettendo alla tozza figura del sig. Stallen di entrare. Attraversò la stanza a grandi falcate, madido di sudore, chiudendosi frettoloso nel laboratorio di stampa.

-E’ tutto scritto in questa lettera.


Detto questo, il nobiluomo consegnò una busta in fine pergamena. Nel toccarla Arthur ebbe nostalgia della sua vecchia vita, delle giornate passate a scrivere sulle pergamene i momenti della sua vita, i piccoli episodi memorabili. Un senso di vuoto e rancore si impossessò dello stomaco del ragazzo.

-Molto bene! Serve altro?


L’uomo si strofinò il mento pronunciato, coperto da una folta barba rossiccia.

-No! Tutto qui...quando sarà pronto?

Arthur scorse velocemente il contenuto della lettera lasciandosi scappare un malizioso sorriso; si trattava di un avviso di sfratto imminente ai danni di un povero contadino.

-Beh, per domani sera dovrei aver completato il lavoro.

-Molto bene! Quanto le dovrei?

Arthur imitò il gesto dell’uomo sfregandosi il mento macchiato di inchiostro.

-Più o meno...parliamo di quattro marchi se si richiede l’utilizzo di carta pergamena; 2 se si richiede carta più economica.

Il nobiluomo non perse tempo a riflettere, e ne comunicò subito la risposta.

-Richiedo carta pergamena...ma per tale prezzo, vorrei che il lavoro fosse davvero ben fatto!

-Certamente! Me ne occuperò personalmente...buona giornata Sir!


-Buon lavoro!

Edited by Aascaroth - 12/4/2010, 23:24
 
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