Una macchia Blu sulla coscienza, Lavoro di Lord Arthur

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Aascaroth
view post Posted on 14/4/2010, 18:39 by: Aascaroth




Aspettò che l’uomo uscì dal locale, prima di infilarsi nel laboratorio per raggiungere il signor Stallen. Egli era li, seduto su di uno sgabello intento a lucidare le spesse lenti degli occhiali in corno.

-Giornata difficile?

Domandò alzando lo sguardo stanco ma sereno.

- Abbastanza tranquilla...

L’uomo sorrise e tornò a fissare le lenti;

-E’ passata vostra moglie prima!

La sua espressione serena mutò rapidamente in una smorfia di orrore.

-Cosa ha chiesto?


-Ha chiesto di voi...le ho risposto che eravate a compiere commissioni!

L’uomo si tranquillizzò, ed infilandosi gli occhiali sul naso si alzò dallo sgabello dirigendosi verso la stanza principale.

-Bene. Sì, bene.

-Credo che sospetti qualcosa...

-No! E’ troppo ingenua per capire...


Nonostante la repulsione che provava verso lo sgradevole uomo, Arthur si era affezionato parecchio all’affascinante moglie di Stallen, ai suoi modi gentili, alle sue crostate che spesso portava in tipografia per sfamare le bocche dei due uomini. Lo scoprire che le “importanti commissioni” altri non erano che giovani cortigiane diurne, smosse in lui sentimenti che non credeva di poter più provare: Compassione. Commiserazione per quella povera donna innamorata, così mal trattata dal marito, così disprezzata... questo servì solo ad appesantire l’odio che egli provava per il Mastro tipografo.

-Vi ricorda della cena di questa sera...


-Non ci sarò!- interruppe Stallen.
-Devo vedere una persona...affari importanti!

Il giovane tirò un pesante sospiro mentre osservava l’uomo sfilarsi il giaccone sozzo di grasso ed inchiostro, per poi infilarsi un camice bordeaux. Arthur si chiese il motivo di tale gesto: in fondo entrambi i capi di indumento erano sporchi di inchiostro...

-Arthur, che ne diresti di andare a casa mia questa sera ed avvertire mia moglie della mia assenza?

-Si...Certo mastro Stallen!

-Bene bene figliolo. Mi ricorderò dei favori che mi fai il giorno di paga!

Sorrise, un sorriso beffardo, un sorriso che sapeva di presa in giro.
La giornata continuò silenziosa tra parecchi ordini da completare e brevi attimi di riposo.

***



La piccola residenza dei coniugi Stallen era disposta poco fuori dalla città, sulla cima di una piccola collinetta erbosa. Un breve viottolo breccioso conduceva alla piccola porta in legno chiaro.

-Buona sera Arthur...come mai qui?

Il volto della donna era splendido, ben curato; i capelli raccolti in una lunga treccia argentea e le labbra, rosse come soffici petali di rosa. Le gote rosee sprizzavano bellezza, permettendo agli occhi di poter facilmente togliere qualche decennio dal suo viso.

-Mi spiace disturbarvi Ms Stallen... ma vi devo avvertire che vostro marito non tornerà a casa per cena.


Gli occhi castani della donna si chiusero in uno sguardo di rassegnazione; lentamente si allontanò dalla porta, volteggiando tra le pieghe dell’ampio vestito blu, dirigendosi verso la sala da pranzo.

-Prego, accomodati...

Arthur la seguì fino al piccolo tavolino centrale; grandi candele ingiallite erano disposte circolarmente al centro del tavolo, intorni ad un’Anatra al Barbaresco che esalava soavi fragranze.

-Sono abituata alle sue bugie, ma vi prego Arthur, di tenermi compagnia in questa triste serata!

-Sarò felice di gustare la vostra rinomata cucina Ms Stallen...

-Ripeto, chiamami Fay!

***


 
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3 replies since 12/4/2010, 19:19   118 views
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