Luminoso Desiderio

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† Yuffie
view post Posted on 8/9/2009, 20:17




Lasciò scivolare la torcia dalle sue mani a quelle di Vincent con un piccolo sorriso in viso poi tornò nel suo lugubre e malinconico mondo e si voltò verso il vecchio. Sembravano dibattere suelle questioni, in parte non sapeva chi dei due avesse ragione, di certo si fidava più di Vincent che del vecchio, eppure le parole di quest'ultimo le suonavano come persuasioni per convincere loro della buona fede che lo guidava... In se sembrava proprio che qualsiaso cosa disse lo dicesse con sicurezza come se sapesse a cosa andassero incontro andando oltre quel luogo. Ma erano accuse infondate, Ayame non poteva sapere se il veterano agiva senza doppi fini... Non potevano che stare al gioco, di certo le parole di quest'ultimo l'avevano tirbata, aveva visto tutto, certo, c'era un margine d'errore; solo Ayame si cibava di sangue... Ma sembrava non aver alcun pesso l'accusa su Vincont, allora anche ella avrebbe finto noncuranza...forse era meglio per tutti...

Si avvicinò lentamente ad uno degli alberi marchiati senza destare di alcuno sguardo i compagni, era presa nelle sue mille supposizioni su quelle strane sculturei... Con la stessa presisone della prima volta tentò con forza di staccare uno dei rami, era saldo ma con più pressione questo si stacco dal tronco. Lo fisso un attimo, non era cambiato nulla, la pietra era identica, quindi non nascondevano alcun segreto al loro interno... lasciò cadere il ramo e fissò il punto in cui la rottura era evidente, non era così perfettamente lucida ora...

Si guardò attorno un poco confusa, chiedendosi se davvero qualcuno su quell'isola -amesso che fosse un'isola- fosse davvero ostile a loro, oppure se solo le bestie del luogo lo fossero, magari erano creature avverse tra loro, ma la natura bestiale e aggressiva delle creature li spingeva ad uccidere per cibo, mentre gli altri abitanti -se esistessero- magari erano in pace con gli ospiti intessi dell'isola...
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 9/9/2009, 18:56




Una spia? Una spia da parte di chi? Che dovrebbe fare cosa? Puoi avere dubbi su di me come io posso averne su di te! Chi ti assicura che non andrò al campo? e dove dovrei andare?

Guardò il corpo del mostro sconfitto.

Quanta altra carne pensi che troveremo su quest'isola? Immagino che alle cucine o nel reparto medico qualcuno saprà dire se c'è qualcosa di commestibile.

Tornò quindi con lo sguardo verso il demone.

E anche se non lo fosse almeno Maew richiede cure. E non mi sembra saggio portarlo chissà dove per luoghi sconosciuti e pericolosi. Se non ti piace la mia idea posso io andare in cerca di questo posto rivelato dai segni ma qualcuno deve restare col ferito e possibilmente riportarlo al campo. Se dubitate di me affidatelo ad uno di voi. Mi sembrava il piano più logico ma se avete valide alternative sono dispostissimo a seguirle. Ma non intendo girare con un ferito che altro non farebbe se rendere più pericolosa la missione.

Poi si sedette. Era vecchio ma pareva avere ancora più anni di quanti non ne avesse, come se le sue spalle dovessero sopportare un fardello ben più pesante di quello della gente comune.
 
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Joker™
view post Posted on 14/9/2009, 13:17




Continui a non rispondermi. Ti ho chiesto da dove ti nasce tutta questa sicurezza improvvisa. Non te lo chiedo per mancanza di fiducia, ma perchè se mi devo fidare di te devo sapere cosa ti succede. E se sai qualcosa voglio che tu la dica, per il bene di tutti!

Gli si avvicinò pian piano fino a trovarsi ad un paio di metri di distanza.

E voglio la verità. Ti avverto che certi discorsi non mi fregano.

Gli occhi di Vincent si incupirono diventando di un color nero pece: quel vecchio gli cominciava a dare sui nervi e sentiva dentro di se la rabbia del demone che man mano cresceva.
Si voltò di scatto e prese Maew tra le braccia per controllarlo meglio: dietro al collo Maew aveva un foro, probabilmente causato dal pungiglione del mostro, e due leggeri tagli sui del collo simmetrici. Su tutto il corpo numerose lacerazioni provocate dall'attacco di Ayame. Respirava a fatica, e i suoi muscoli erano irrigiditi. Con lo sguardo perso nel vuoto tremava in continuazione.


Tanto per informazione, Maew è stato avvelenato con il solito veleno con il quale il mostro mi ha colpito: è paralizzato e la ferita del pungiglione dovrebbe essere qua nel collo.
La mia ferita era leggera e dopo poco mi sono ripreso, quella di Maew sembra più profonda.
Probabilmente sente fredo in questo momento, meglio coprirlo.


Si tolse il mantello e vi avvolse Maew per dargli un pò di torpore e cercò di scaldarlo massaggiando energicamente la schiena.
Si voltò verso Ayame, i suoi occhi erano tornati normali.


Tu che consigli di fare?
 
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† Yuffie
view post Posted on 14/9/2009, 15:54




Dovette ragionare a lungo sulla domanda del giovane demone. Cosa avrebbe fatto ella in una situazione simile? Non c'era bisogno di chiederlo, sarebbe tornata alla nave per cibarsi di alcuni dei marinai e poi proseguire curiosa e incosciente. Una folle assassina priva di scrupoli e di interessi verso la vita. Ma non poteva, quei pensieri vennero spazzati subito via... ella non poteva cibarsi di alcun marinaio e tanto meno proseguire da sola, sino ad ora Vincent le era stato così necessario che non poteva credere in se stessa come avrebbe fatto un tempo.

Ed ora, chiedevano l'opinione di un'assassina? Cosa mai avrebbe potuto dire di tanto sensato da non creare scompiglio nell'animo buono di quel giovane? Maew era ferito, ma per quanto le importasse egli poteva morire seduta stante, anzi forse sarebbe stato come togliersi un enorme peso dalle spalle. Il vecchio non le ispirava fiducia, nemmeno un minimo barlume soffocato. Furbo e astuto, qualcosa doveva pur nascondere dietro a quell'aria innocente. Lo scrutò per svariati attimi, studiando le sue espressioni.

Lascia che egli prosegua verso il suicidio con Maew accanto. Loro sono impossibilitati a proseguire, codardi e feriti non dovrebbero avventurarsi nel buio...

Le sue parole erano amare, ricche di disprezzo verso il vecchio, eppure non le importava se egli le avesse risposto di tutto tono, era quello che credeva; il vecchio era un codardo e Maew era un soggetto inutile, sia per lei che per l'intera ciurma.

In ogni caso vi consiglierei, escludendo l'ovvio; farla esaminare da medici ed esperti, di cuocere quella carne se davvero siete volenteroso a cibarvi di essa. Il fuoco uccide le tossine e svariati microbi pericolosi.

Non disse nient'altro, rimase a fissare un attimo la figura ferma di Vincent, i suoi occhi... avrebbe giurato che sino a poco fa questi avevano mutato il loro colore, ma forse si era sbagliata... In ogni caso era una cosa irrilevante... Volse il viso e si mise a fissare il buio più completo, quella stesso oscurità che la invitava in un abbraccio senza fine. Si trattenne: non era il momento di agire con sfrontatezza...
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 14/9/2009, 19:13




Il vecchio non parve ofendersi alle parole della vampira. Forse teneva per sé i suoi pensieri, forse non gliene importava nulla. Rispose però ad una parte del discorso.

Suicidio? Non sono io che ho proposto di avventurarmi verso l'ignoto e il pericolo.

Tornò con lo sguardo verso il demone con sguardo fermo e deciso.

Non so niente. Se lo sapessi non avrei alcun vantaggio a tenerlo per me. Ma se io devo rivelare i miei segreti sarebbe giusto che siate voi i primi a farlo visto l'interesse dimostrato. Non posso di voi fidarmi più di quanto voi non possiate con me. Comunque se a voi basta sappiate solo che non vi è nulla che ora mi abbia dato sicurezza. Era prima che ho visto qualcosa che me l'ha tolta.

Lo sguardo del vecchio si perse nel vuoto. Ma si riprese immediatamente.

Non ho intenzione di dir di più su di me se voi per primi non vi esporrete. Se non siete intenzionati a farlo decidete sul da farsi. In fondo se prendete una decisione unanime sono in minoranza e Maew di certo non può decidere nulla.

Guardò il giovane ancora in preda ai tremori nonostante fosse stato coperto.

Grazie comunque... Per i consigli sulla carne intendo.


Il tono si era fatto più calmo, tranquillo.
 
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Joker™
view post Posted on 22/9/2009, 21:13




Vincent ascoltò le parole del vecchio.
Non credo tu voglia conoscere tutti i miei segreti.
Ora il tono di Vincent era duro e quasi sadico. Si avvicinò all'uomo con occhi neri, talmente cupi che non si notava più la differenza delle pupille con l'occhio.
Lo prese per il colletto e lo sollevò da terra.

Come puoi tu ancora parlare, nonostante eri qua, fermo, che te la facevi sotto dalla paura, mentre ci guardavi morire.
Parli come se nascondessi qualcosa e ciò mi infastidisce.

Lasciò la presa e continuò:
Torna pure indietro con Maew, codardo! Ma Ayame verrà con te!
Io starò qua ad "aspettare" che tu ci aiuterai!

Detto ciò si allontanò rapidamente con passi pesanti. Era circondato da un aura nera. La sua essenza demoniaca usciva sempre in momenti come questi.
Si odiava per questo, non era mai stato così impulsivo. Era a causa del suo Io demoniaco, era nella sua natura.

Rimase di spalle guardando in alto...in silenzio...

 
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† Yuffie
view post Posted on 23/9/2009, 14:10




Vincent era notevolmente turbato, era alterato dalla rabbia e dalla diffidenza, e le sue parole erano colme di astio e di controversie minacciose. I suoi movimenti scattanti e penetranti, e quegli occhi... Ayame non sapeva spiegarsi bene come egli potesse mutare così, ma concluse che era tutto dovuto alla sua natura demoniaca, la stessa che -in parte- aveva già conosciuto in passato. Ed eccoli, ancora una volta a scegliere per lei, doveva stare agli ordini, doveva seguire dei consigli. Ella non poteva ragionare, non poteva agire da sola, tutti volevano da lei più di quanto mai ella avrebbe voluto o potuto fare. Doveva accompagnare quel vecchio...e a quale scopo? Due essere inutili che se fossero morti a lei non sarebbe cambiato nulla. Due uomini scomodi, ma persino l'intera ciurma poteva morire da qui a qualche giorno ed ella avrebbe vissuto senza alcuna alterazione. Ma era Vincent a dirlo, non seppe spiegarsi perchè ma quell'ordine le sembrò quasi un supplica velata, come se Vincent le chiedesse -quasi pregandola- di fare cio' che egli desiderava... forse sarebbe stato il caso di seguire quell'uomo...

Andiamo...

Parole soffocate, velavano una tristezza ed una malinconia che ora riaffiorava lentamente... Si voltò dando le spalle a tutti e tre i presenti e iniziò ad incamminarsi verso il volto, sperando di essere seguita, in fondo era quella la strada che portava verso "casa"...
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 23/9/2009, 18:47




Vincent minaccioso si avvicinò al vecchio con voce malevola e folle. Durante il suo discorso prese per gli abiti il vecchio e provò a sollevarlo ma nel momento con cui fece per alzarlo si stupì di non riuscirlo a sollevarlo. Continuò comunque il suo discorso avvolto dalla scura aura che si stava palesando attorno alla sua figura. Il demone sembrava aver preso la sua decisione e la vampira era daccordo. Il vecchio era quasi divertito dalle bizzarre reazioni che mostravano i suoi compagni.

Gli insulti da poco non mi toccano. Non mi devo lasciar trascinare dalle emozioni. Prima sono io ad aver fatto un simile errore, adesso siete voi. Non vi biasimo comunque essendo anche io "vittima" di tensioni e paure.

Il vecchio fece per tirar su Maew.


Spero che non venga un'altro di quelli a farti visita durante l'attesa. Cercheremo di tornare il prima possibile.

Sollevò il ragazzo e se lo mise in spalla senza sforzo evidente.

Ah... Il mio nome è Tefar. Spero che per ora vi basti. Anche perché non dirò altro.

Poi diede le spalle al ragazzo incamminandosi nella direzione intrapresa dalla vampira. Pareva essere vulnerabile, scoperto. Che volesse mostrarsi fiducioso nei suoi confronti? Che volesse indurlo ad attaccare per far scattare chissà quale trappola?
 
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Joker™
view post Posted on 23/9/2009, 19:23




Vincent notò lo sguardo di Ayame. Il suo non voleva essere un ordine, anzi, sperava di essere contrabbattuto, ma i due lo avevano seguito senza contobattere.
Si avvicinò ad Ayame prima che questa si fosse allontanata e sibilò poche parole.

Ti ringrazio Ayame, sei l'unica di cui mi fido. Restare qua da sola è pericoloso. Io ti aspetterò. Tieni gli occhi aperti.
Detto ciò passò la propria mano sulla spalla della vampira e si allontanò.
Diede un ultima occhiata a Tefar per far capire che l'aver rivelato il proprio nome non aveva cambiato le carte in gioco e guardò i tre allontanarsi nel buio della foresta.

Era da solo, ma la cosa non lo turbava.
Doveva stare attento e concentrato. Ora era una preda perfetta nel caso si fosse presentata un'altra creatura.
Aveva la Cerberus carica in mano, la sua migliore amica che non lo aveva mai tradito. Così, attento ed in silenzio, si preparava al peggio.
 
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† Yuffie
view post Posted on 23/9/2009, 19:47




Camminava lenta, e i passi pesavano su quel terreno oscuro, la luce del vecchio rischiarava il suo cammino così che anche ella non perdesse la strada. Quanti giorni erano passati dall'inizio del viaggio? Non lo sapeva... Non se lo ricordava... ore? Giorni? Mesi? Era impossibile da stabilirsi in un luogo simile, dove l'oscurità divaga ovunque e nemmeno una luce o un stella ti indica la via... Per tutto il viaggio ripensò alle parole di Vincent...

"Io ti aspetterò"

Perchè mai quel ragazzo si fidava tanto di lei? Al punto di parlarle con un tono tanto convinto. Egli sarebbe stato così fiducioso da porgere ad Ayame un coltello e voltarsi? Ed ella lo avrebbe pugnalato... In altre circostanze non ci avrebbe pensato due volte... ma quel ragazzo, quella sua fiducia la stomacava, eppure er proprio quella fiducia a renderglielo tanto caro dentro di lei... semplicemente non le piaceva ammettere che dentro di lei qualcosa si umano ancora esisteva...

Voltava le spalle al vecchio, chissà se faceva bene? Bhe, in caso contrario il suo udito sviluppato ma anche la sui sicurezza lo avrebbero fermato ancor prima di poter iniziare l'azione, o questo almeno credeva. In fondo lei lo reputava un normale e comune umano eppure non poteva scommetterci, doveva stare in guardia...
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 24/9/2009, 22:22




Due se ne andarono, uno rimase. Il vecchio si chiese perché mai il ragazzo avesse voluto rimanere da solo in attesa del loro arrivo in un posto tanto pericoloso. A cosa faceva la guardia? Alla carcassa? Se li doveva attendere non era forse meglio che venissse con loro? Smise di farsi tante domande. Se aveva deciso così avrà avuto i suoi motivi.

Il vecchio e la ragazza camminavano in silenzio fra le tenebre a malapena squarciate dalle tremule fiamme della torcia di Tefar. Davanti la vampira con lo sguardo attento e pronta a cogliere ogni minimo movimento. Ma non ve ne erano. Le tenebre e il silenzio erano tornate a farsi più opprimenti di prima. Il tempo perse di significato ancora una volta e sebbene i due riconoscessero la strada da intraprendere per tornare al campo la cognizione del tempo venne falsata e non seppero più quanto tempo sarebbe occorso per giungere a destinazione. Non potevano fare altro che proseguire e così fecero.
Fu durante l'interminabile marcia che entrambi udirono Maew lamentarsi. Che fosse terminato l'effetto del veleno? I muscoli si rilassarono effettivamente e troppo velocemente Tefar si rallegrò. Un filo di voce agonizzante uscì dalle labbra serrate del ferito, evidentemente capace di avvertire dolore. Sul collo una violacea macchia si stendeva attorno alla ferita e cresceva sempre più rapida. L'avvelenamento stava facendo presa sempre più nell'organismo e forti febbri colsero il giovane. Era in serio pericolo di vita, il punto colpito dalla tossina era troppo vicina al cervello per sottovalutare i suoi effetti. Dovevano sbrigarsi.
Il vecchio diede un'occhiata alla ragazza con sguardo serio.


Dobbiamo correre.

...
...
...

Il demone era solo. Il buio attorno a lui era ancora più soffocante adesso che nessuno era lì a condividere quel silenzio angosciante, quelle tenebre opprimenti. Unico compagno il cadavere del mostro, che di certo non era particolarmente loquace. Al ragazzo non rimase altra scelta se non tenere gli occhi aperti nel caso fosse giunta una nuova minaccia. Sempre se fosse stato in grado di avvertirla. Il braccio ferito tornò a far male e dopo una rapida occhiata Vincent potè notare una piccola macchia violacea attorno al foro causato dalla coda della creatura. Che avesse fatto infezione? La ferita doleva ma non eccessivamente, era sopportabile a sufficenza da essere ignorata anche durante gli scontri. La torcia che teneva in mano illuminava i luoghi circostanti seppur con debole luce. La mano armata scorreva nel paesaggio alla ricerca di un obbiettivo che non pareva in alcun modo farsi vivo. Nessun rumore. Nessun nemico in vista. Se fosse stato fotunato i suoi compagni sarebbero tornati presto. Eppure qualcosa nella sua testa gli diceva che qualcosa non andava. E quando avvertì alle proprie spalle un terribile strusciare nel terreno, un respiro affaticato e deboli versi mostruosi si voltò di scatto. Sofferente e ferito il mostro era in piedi nonostante le tremende letali ferite subite. La coda alzata, le zampe pronte all'attacco. Sebbene evidentemente impacciata a causa dei colpi subiti che avevano lacerato le sue carni il mostro sembrava pronto a combattere per un secondo round...
 
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Joker™
view post Posted on 25/9/2009, 16:13




Era da un pò che Ayame era andata via con Tefar. Chissà se aveva fatto la scelta giusta.
Non sapeva per quale motivo era voluto rimanere li, ma qualcosa gli diceva di restare. Come se fosse l'unico modo per salvare i suoi compagni.
Sentì un forte bruciore al braccio ferito e notò un macchia viola intorno alla ferita del mostro.
Bruciava, ma poteva ancora muoverlo.

*Che succede. Perchè d'un tratto ha iniziato a briciare? Avrà fatto infezione? No non credo. Qui c'è qualcosa sotto, più di una semplice infezione...*

Decise di rilegarsi il pezzo di mantello introno al braccio. Voleva prendere qualcisasi precauzione.
Provò a succhiare un pò di sangue dalla ferita e a sputarlo: se il veleno c'era ormai era in circolo, ma le tentava tutte.
Dopo aver tolto un pò di sangue fasciò la ferita al meglio che potè e si rimise all'erta.
All'improvviso un rumore, come una sorta di cupo lamento.
Proveniva dalla creatura...


Menomale...mi sarebbe dispiaciuto aspettare da solo!

Si girò di scatto e vide la creatura in piedi, affaticata dalle ferite, ma ancora pronta a combattere.
Ora era da solo e poteva liberare i propri poteri.


Questa volta sei sfortunata che sia da solo...

Si concentrò al massimo e liberò tutta la rabbia accumulata durante il viaggio, la rabbia al pensiero di Tefar, liberando ogni suo pensiero e trasformandolo in forza.
Si trasformò nella sua forma più primitiva, più istintiva e più tremenda: triplicò la massa originaria e si trasformò in Galian Beast.

Subito si avventò verso la bestia sperando che lo attaccasse: avrebbe afferrato le zampe e gliele avrebbe strappate di forza.
Intanto avvicinandosi attaccò la coda con delle sfere di energia, in modo da indurla ad usare le zampe.


SPOILER (click to view)
Galian Beast*: Forma primitiva da Demone. Ha l'aspetto di una bestia su due zampe, più alto e molto muscoloso. Gli abiti gli vanno a formare una sorta di pantaloni.
La forza fisica aumenta a dismisura a discapito dell'agilità. Inoltre si forma un'armatura naturale che lo rende più resistente agli attacchi fisici e magici. Sotto questa forma Vincent non è in grado di maneggiare pistole ed attacca utilizzando pugni o sfere d'energia.[solo in forma di Demone]
 
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† Yuffie
view post Posted on 25/9/2009, 17:15




Ella camminava lenta, seguendo il silenzio ed il buio, camminava... Il tacito luogo sussurrava minacce in ogni dove, in qualunque direzione, Ayame era inquieta, non si fidava, era un luogo... "inacogliente". Un gemito la riportò alla realtà dal mondo dei suoi velati pensieri torturatori. Maew stava male, e un alone scuro attorno al suo collo. Brutto segno! Sentì il vecchio intimarle di correre, il ragazzo avrebbe perso la vita a breve se non si sarebbero sbrigati ad arrivare al campo. E così fece, corse più che potè quando la sua mente volò a Vincent: anche lui era stato ferito, quindi forse anche lui riscontrava questa strana malattia. Cosa doveva fare? Era indecisa, correva ma voleva tornare indietro, fremeva dal tornare da Vincent ma ad ogni passo si allontanava di più, magari anche egli era in pericolo di vita, e Tefar in fondo poteva farcela anche da solo, ma se gli fosse stato un poco di buono e nell'assenza di Ayame avesse ucciso tutti Vincent non glielo perdonerebbe... correva senza sapere cosa fare, e la sua confusione la lasciava vuota, intorpidita, quasi esanime...

"Maledizione..."
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 25/9/2009, 19:43




Il vecchio e la ragazza correvano a perdifiato per la nera foresta senza curarsi di possibili minacce. Ad ogni ansimo il ragazzo sempre più perdeva forze, cedeva e si avvicinava alla fine. Quanto mancava? Non lo sapevano. Avevano già abbastanza difficoltà a mantenere il giusto percorso mantenendo la velocità a cui stavano andando. Il vecchio pareva ben resistere allo sforzo anche se adesso mostrava un respiro più profondo, provato ovviamente dalla lunga corsa con in spalla Maew. Cercava di trasportarlo il più dolcemente possibile anche se la situazione stessa imponeva ai due soccorritori dei ritmi che non si conciliavano con il fare delicato.
Finalmente una luce iniziò a trapelare fra le fronde degli alberi. Non poteva essere altro che il campo. Ancora poco... Eppure ancora così tanto. Evidentemente la luce in quel regno di tenebre era in grado di farsi avanti per molti metri, centinaia... Eppure quando erano entrati non pareva essere in grado di illuminare tanto in profondità. E con uno scatto i due finalmente riuscirono ad emergere dall'intrico di nere piante e a guardare gli uomini al lavoro sulla nave. Questi, in guardia, si volsero subito, stupiti in volto. Due di essi si mossero rapidamente per soccorrerli. Il vecchio lasciò nelle loro mani il ragazzo, descrivendogli rapidamente come si fosse ridotto in tali condizioni. Anche Weyk venne dai due accompagnato da una scorta di uomini.


Dov'è 03585?

Si stava evidentemente riferendo al demone.

...
...
...

Vincent vide il mostro rialzarsi di fronte ai suoi occhi. Era pronto ad affrontarlo. Forse si sarebe addirittura divertito. Avrebbe avuto modo di sfogarsi di tutta la rabbia accumulata richiamando a sé la parte più bestiale del proprio animo, la più animale... Un ruggito gli morì in gola quando si accorse di non essere capace di trasformarsi. Ogni fibra del suo corpo cercava invano di mutare senza riuscire. Perché? Perché non riusciva? Stupore e paura di una situazione insolita iniziarono a farsi strada nel cuore del ragazzo. E durante quegli attimi di incredulità la bestia agì: la coda, seppur ferita, si avventò contro uno degli alberi più fragili e dopo un grande sforzo riuscì a spezzarlo, impugnandolo come se fosse una mazza. Le zampe erano saldamente ancorate al suolo, forse non era in grado di sostenersi privandosi di alcune di esse. Roteando l'albero sopra il proprio corpo con fare minaccioso la creatura si preparò a sferrare il suo attacco...
 
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Joker™
view post Posted on 25/9/2009, 23:26




Non riusciva a trasformarsi....

Attimi di panico e di stupore nel volto di Vincent: non riusciva a trasformarsi!
Non capiva perchè, semplicemente non ci riusciva.

*Dannazione! Che mi succede?!*

Vide il mostro ancorarsi al terreno con le zampe e utilizzare la coda per afferrare un albero a mo di mazza.

*La ferita...di sicuro è quella...ma come fare a curarla?!*

Gli balenò la folle idea di tranciarsi il braccio, ma sicuramente il veleno era oramai in circolo e quella mossa disperata non avrebbe funzionato.

*Bene, impugnando l'albero si muoverà goffamente, inoltre ho il vantaggio che utilizza le zampe per reggersi.*

Caricò la Cerberus e aspettò che il mostro sferrasse il colpo: si sarebbe mosso dopo l'attacco risalendo dalla coda, sparando un primo caricatore lungo di essa e poi, se ce l'avrebbe fatta, spararne un'altro sul dorso raggiungendolo sempre risalendo dalla coda.
Se l'avrebbe mossa troppo avrebbe saltato per atterrare direttamente sul dorso sparando in salto.
 
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134 replies since 24/6/2009, 18:57   1648 views
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