Addestramento Vox Arken Teophrasticus, CONCLUSO

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† Yuffie
view post Posted on 25/5/2009, 13:50




Addestramento Vox Arken Teophrasticus
Sono Assolutamente Vietate Intromissioni da Altri utenti




*Era stato un lungo viaggio per lei... passare inosservata nella folla, durante svariate rivolte non era affatto facile, ma adesso era arrivata nelle lontane terre dell'Ovest.
Si rese conto poco a poco di quanto la guerra avesse lacerato queste terre...
Donne che stringevano bambini spaventati, mentre i soldati impassibili si mobilitavano sui fronti in guerra, marciado silenziosi nelle piazze...
Chiese poche informazioni, non le piaceva parlare con la gente, tanto meno quella sconosciuta...
Passo dopo passo, man mano che la luce si offuscava e scompariva nell'orizzonte Ayame arrivo' nelle terre abbandonate...
Non si stupì vedendole, erano perfettamente descritte nel loro nome "Terre Abbandonate"...una landa desolata e malinconica... *

"Eccomi arrivata... divertente, non è troppo diverso dal luogo che chiamavo casa... è solo meno freddo...ma sempre buio...tanto buio...ringrazio la mia vista che mi permette di vederci bene...
Altrimenti potrei anche perdermi...
Questo posto di familiare ha solo il silenzio..."


*Penso' mentre piano iniziava ad intrufolarsi in un'oscurità perenne...
Rimase ferma in un luogo non troppo illuminato, tolse così il suo mantello...
Ora i raggi della stella non avrebbero infastidito la sua pelle....
Si guardò attorno, nulla, solo una landa desolata...
L'aria era pestilenziale, ma in fondo il suo corpo non necessitava di respiro... nonostante avesse quella brutta abitudine di farlo sempre...
Ricomincio' a camminare, in modo di restare in un luogo almeno poco illuminato... Infatti non si accorse di aver iniziato a camminare su un terreno scivoloso ed umido...
Si guardo' i piedi...*

Paludi...

*Torno' indietro suoi suoi passi.
Le scarpe erano umide e sporche di fango, ogni passo lasciavano un piccolo segno...
Decise quindi che il luogo desolato e pestilenziale di prima sarebbe stato perfetto per accamparsi, ed aspettare quella figura scura che sapeva la cercava.
Non sapeva nulla dell'uomo che a breve si sarebbe presentato... Solo il nome... ma non sarebbe bastato per farsi un quadro generale della situazione.
Sorrise avidamente fissando il buio, come se quel buoio fosse solo suo, e solo lei potesse permettersi di sorridergli.*

E adesso aspettiamo... tanto ne ho di tempo da perdere nella mia eternità...

*Questa volta dipinto sul suo viso fu un sorriso gelido... triste... Quella malinconia che sembrava seguirla ovunque... Quasi fosse un cane che fedelmente segue il suo padrone...
Si sedette a terra, sulle polveri luride del terreno. Poso' accanto a lei la sua falce, mentre con un lembo del mantello inizio' piano a lucidarla.
Non era il metodo migliore per passare il tempo...ma era l'unico che conosceva...*
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 28/5/2009, 17:23




Con pesanti passi calpestava il polveroso terreno sollevando sbuffi di sabbia e cenere, avanzando con metodica cadenza. I vacui occhi fissi in avanti, inespressivi, privi di vita a causa di quella maschera bianca che pareva brillare in mezzo a quell'oscurità. Ignorando il freddo pungente camminava e pensava, come era suo solito.

Non era arrivato da molto sul pianeta. Un pianeta inospitale e inusuale. Unica fonte di luce era quella che veniva chiamata stella... sicuramente impossibile. Poteva essere un macchinario particolarmente potente, uno strumento esoterico, un dono divino...

Mentre scartava le ipotesi più improbabili lo scenario cambiò. Una fetida palude bloccava il passo. Non si vedeva dall'altro lato, in parte a causa della bassa e fitta vegetazione, in parte per il buio che regnava incontrastato in quei luoghi. Sebbene potesse attraversarla ancora non sapeva abbastanza dei possibili pericoli che avrebbe incontrato e decise di aggirarla. Continuò dunque il proprio cammino e il flusso dei pensieri tornò a scorrere.

Aveva visitato una città non molto distante. Beh, più che città era un piccolo villaggio. Dopo aver compreso i rudimenti del linguaggio locale i nativi gli avevano narrato della storia del loro pianeta. Storie di Dei in collera e grandi maghi. Difficile da credere, probabilmente una catastrofe naturale. Comunque sebbene fossero ospitali ogni abitante pareva essere preso dal più grande sconforto. Se tutto il mondo è nelle stesse condizioni del villaggio visitato è destinato ad estinguersi entro breve tempo. Un vero peccato pensò... Dopo la fatica per aver trovato la posizione del pianeta sarebbe stato un peccato se si fosse risolto in uno spreco di tempo e risorse. E pensare che...

Alzò il becco. Un'esile figura seduta in terra mentre trafficava con un bizzarro strumento era apparsa da dietro una roccia. Una scena insolita per il luogo. Doveva dunque essere lei. Aveva fatto richiesta al villaggio di farsi mandare un esponente "particolare" della popolazione locale. Non sapeva come la avessero chiamata, probabilmente un passaparola. Non sapeva che interesse avesse a venire da lui. Ma tutto questo poco importava, adesso erano entrambi nello stesso luogo.
Si avvicinò ad una distanza che ritenne adeguata per conversare e posò il suo bagaglio, composto da una borsa in pelle ed uno zaino.

Salute a lei. Mi presento, come è usanza dalle mie... parti. Vox Arken Teophrasticus. Non si dia pena se troverà alquanto particolare il mio nome, non mi offenderò. Non le farò perdere ulteriore tempo, anche se temo che mi troverò nell'incresciosa situazione di doverle rubare altro...

Nel dirlo estrasse un coltellaccio dall'apparenza consunta che emanava strani bagliori alla bassa luce che vi si rifletteva.

Sarebbe così gentile da permettermi di visitarla?

La voce era innocente eppure inquietante...
 
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† Yuffie
view post Posted on 28/5/2009, 18:24




Ayame aveva quasi finito di lucidare la sua falce quando, alzando il capo, scorse una figura scura venirle incontro.
Da subito concepì nella sua testa che si trattava della persona che aspettava...

Pian Piano che la figura si avvicinava si riusciva meglio a distunguerne le fattezze, in un secondo memento scorse anche la maschera bianca che copriva il viso dell'uomo, era strano... insolito forse.
Abbassò nuovamente il capo, nonostante fosse una mossa incosciente, per ora non sembrava essere ostile quell'essere...

Il rumore dei passi diventava sempre più vicino... ad un tratto si fermò.
La voce dell'uomo era strana, probabilmente camuffata della maschera, che non lasciava modo di udire il limpido suono originario della sua voce.
Alzò il capo, scrutando al meglio quell'essere... sembrava umano, ma qualcosa in lui non sembrava appartenere a questa terra, forse era solo una sua impressione...

Salve Vox Arken, se così mi permetterà di chiamarla in futuro...
Bhe...non credo sia il caso di essere visitata, mi è inutile... dubito di potermi ammalare...dubito di poter provare ancora qualcosa simile alla malattia...


La sua voce era calma... impassibile, sembrava non emanare alcuna emozione... era come qualcosa che si poteva udire, ma che non lasciava alcuna traccia... un rumore freddo, distaccato...
Sul suo viso si disegnò un sorriso cupo, e con aria di sfida fissava l'uomo dinanzi a lei.
Prese la falce tra le mani e appoggiandola a terra la usò per sollevarsi da terra.
Si mise a pochi passi dall'uomo fissandolo negli occhi, o almeno, là dove credeva fossero situati... siccome i fori della maschera erano completamente oscurati dal buio.
Avrebbe comodamente potuto spiarli di sottecchi... ma non si sentiva dell'umore giusto per guardare la gente negli occhi, aveva sempre paura che facendolo gli altri potessero vedere il suo dolore...

Ma se davvero vuole visitarmi, bhe, che si guadagni il mio corpo...

Il suo viso era freddo, la pelle bianca come la neve...gli occhi di giacchio, tutto in lei sembrava trasmettere timore... almeno, così sino ad oggi, quell'uomo davanti a lei non sembrava per nulla intimorito, anzi, sembrava a suo agio...
Prese il suo cappotto e se l'infilò piano, sentiva la luce infastidirla, nonostante fosse fioca e soffocata dal buio...
Mise il cappuccio sulla sua testa, questo gesto le dava un che di ancor più lugubre...

Immagino lei non abbia tempo da perdere con una come me, quindi la invito a compiere il suo lavoro... purtroppo mi sento costretta ad impedire il miglior svolgimento di ogni sua procedura "medica", ma posso assicurarle che una volta sconfitta potrà fare qualunque cosa desideri con il mio corpo...

Detto questo si allontanò di qualche passo, il minimo indispensabile per poter impugnare al meglio la sua falce e prepararsi a quello che a breve sarebbe diventato uno scontro per sopravvivenza, almeno per lei...
Nonostante lui non avesse specificato il suo intento Ayame era ben convinta che quell'uomo sarebbe stato in grado di toglierle la vita con la massima impassibilità... ed era certa che volesse farlo...
Non era di certo uno con l'intenzione medica di curare un suo male...
Anche perchè non c'era male che la medicina potesse estirpare dal suo corpo...

Edited by † Yuffie - 30/5/2009, 15:32
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 2/6/2009, 18:46




Lei è una delle pazienti più collaborative che abbia mai avuto!

Eppure... Qualcosa non lo convinceva...
Vox premette un piccolo pulsante nascosto nella maschera.


*Rec On*
*Avvio Registrazione dati*

La ragazza sembrava convinta della propria immunità alle malattie... che fosse un esponente di una razza particolarmente resistente agli agenti patogeni? Lo avrebbe presto scoperto. Il tempo degli indugi era terminato e il dottore si mise all'opera.

Si accucciò portando indietro la lama pur sempre orientando la punta contro il proprio avversario, come preparandosi ad un affondo. Ed infine scattò.
Spesso il primo a colpire è il vincitore si dice. E affidandosi a tale credenza che Vox aprì i condotti del mix dopante: forti flussi di un liquido verdastro si riversarono nelle tempie dell'uomo, inondandolo di un'inebriante sensazione di potenza. I sensi sembravano si facessero più acuti, i muscoli più scattanti, i movimenti più rapidi e fluenti.
E con un balzo si lanciò contro la sua avversaria con velocità straordinaria. Roteò il coltellaccio ponendo la lama parallela al terreno. Avrebbe sferrato un affondo al ventre, per poi tagliare facendo scorrere la lama verso il fianco sinistro della ragazza. Prima di tentare di contagiarla preferiva prima indebolire il suo corpo. Tanto più che ogni sua ferita era un nuovo ingresso per infezioni...


SPOILER (click to view)
Stimolanti


Utilizzando particolari droghe eccitanti Vox è in grado di acquisire una velocità ed una agilità portentosi per un tempo limitato (2 turni).
 
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† Yuffie
view post Posted on 2/6/2009, 19:00




Ayame fisso' impassibile la scena, non era pronta ad un attacco frontale, di sicuro la sua forza fisica non sarebbe bastata per sovrastare quella dell'avversario.
Era spaventata, ma odioava darlo a vedere agli avversari o a chiunque altro, infatti il suo viso non mostrava altro con uno sguardo gelido.

Ci fu poco tempo per ragionare al meglio sul dafarsi, questa volta doveva affidarsi al suo istinto, istinto che non le aveva mai portato buone cose...
L'avversario era diventato incredibilmente veloce, Ayame non pensava fosse già pronto a combatterla con modi di fare tanto seri.
Al balzo dell'avversario Ayame non pote' fare altro che scomparire in un nuvola di fumo, all'ultimo istante, infatti la lama del nemico la taglio di striscio.
Riapparve non poco distante da lui, alle sue spalle, appoggiò piano la mano sulla ferita, bruciava, ma non si allarmo', il dolore non le aveva mai impedito di combattere.

"A quanto pare sarà piu' dura di quanto pensassi...
Non credo sia tra le sue intenzioni quella di lasciarmi in vita..."


Adesso era il momento propizio per attaccare, non ci pensò due volte, afferro' la sua falce tra le mani e roteando su se stessa per aumentare la velocità e la forza dell'attacco tento un attacco diretto alle gambe dell'avversario.

SPOILER (click to view)
Abilità:
Psycho: Questa abilità le permette di sfruttare le proprie onde celebrali e modificarne il consumo.
Puo infatti Scomparire e ricomparire in un luogo non troppo distante da lei (3 Metri).
Questi aumenteranno salendo di Livello. (1 metro a livello)
Inoltre Ayame puo' spostare o lanciare oggetti di varia grandezza.
A dipendenza della grandezza dell'oggetto Ayame perde energia.
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 2/6/2009, 19:12




*Bersaglio non individuato*

Sbigottito Vox rimase a bocca aperta: nonostante fosse famoso per la sua calma e la sua attitudine alla riflessione non potè che rimanere di stucco di fronte ad un evento tanto straordinario... La lama lacerò quel banco di fumo, impalpabile...

*Residui sanguigni su Gifts Ungiven*
*Inizio raccolta dati*

Fu solo grazie alle pesanti droghe assunte se riuscì a salvarsi. Difatti l'essere non solo era scomparso sotto i suoi occhi ma era ricomparso dietro di lui. Si lanciò in avanti con un rapido balzo, ma non abbastanza velocemente. Un fiotto di sangue si riversò in terra mentre il dottore ruzzolava sporcandosi di sabbia e terra. Riuscì a fermarsi in ginocchio, arma alzata in difensiva. Guardava la propria avversaria con altri occhi... Non spaventati quanto più... incuriositi. Ora che aveva visto simili cose doveva assolutamente sapere tutto di questa creatura, ogni minimo particolare. E per farlo sarebbe ricorso a qualunque mezzo...

Stette sulla difensiva a riprendere fiato. Doveva cogliere la prossima occasione per attaccarla e riguadagnare l'iniziativa...


SPOILER (click to view)
Termine effetto stimolanti
 
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† Yuffie
view post Posted on 2/6/2009, 20:25




Fisso' il suo avversatio inginocchiato poco distante da lei, la guardava in modo strano, quello sguardo puntato addosso le fece salire i brividi sulla schiena.

La ferita continuava a sanguinare, strano, non era da lei lasciare ferite aperte sul suo corpo.
Posò la mano sulla ferita, e spingendo con forza vi entro con quasi tutta la mano.
Il dolore era straziante, ma questo non poteva che eccitare Ayame, infatti il dolore le era sempre piaciuto molto.
Tolse la mano dalla ferita, colava lento, denso a terra, con fare sicuro getto questo sangue verso l'avversario, con l'intendo di sporcarlo.

Media vita in morte sumus...

Pronuncio' solo queste parole, le parole che un tempo aveva letto su una vecchia tomba... la sua...o almeno quella che si credeva fosse la sua.
Sorride malignamente, mentre porto' la mano sporca di sangue alla bocca leccando il sangue rimasto attaccato all'arto, se il sangue avesse colpito il nemico questo sarebbe stato un colpo avantagioso, siccome il sangue lanciato era abbondante...
Ad un tratto la ferita sul ventre della ragazza si richiuse lentamente, per poi scomparire.

SPOILER (click to view)
Trappola Sanguigna: Ayame lancia il proprio sangue contro l'avversario, questo, se colpito verrà macchiato da questo liquido, a questo punto Ayame modificherà la struttura del proprio sangue cristalizzandolo, ogni goccia di sangue si trasformerà in un punta lunga 5 centimetri e penetrà le carni del nemico.
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 3/6/2009, 20:46




Che essere era mai quello? Capace di lacerar ancor di più le propire carni senza esitazione alcuna e rimarginare la ferita a velocità sorprendente... Con sguardo malevolo la creatura gli lanciò il proprio sangue, caldo e scuro icore pulsante. Tutto avrebbe fatto pensare che sarebbe stato meglio evitare di entrare in contatto col liquido. Il suo sorriso. La frase che, per quanto non riuscisse a comprendere, suonava tetra e sinistra. L'altrimenti inutile gesto del tastare le proprie viscere. Eppure Vox non si mosse.
In parte perchè era convinto che non potesse essere altro che un attacco infettivo, in fondo il sangue è spesso portatore di temibili agenti patogeni se infettato. Avendo supposto una grande resistenza alle malattie poteva facilmente dedurre che spesso la sua specie si fosse trovata a confrontarsi con malattie e scarse condizioni igieniche, assimilando nel proprio organismo elementi che per altri si sarebbero potuti rivelare letali. Ma soprattutto perchè la sua terribile curiosità lo spingeva a scoprire la vera natura dell'attacco, poco importava se sarebbe stato lui stesso la cavia di questo esperimento...

Alzò il braccio sinistro per evitare che il fiotto colpisse le lenti della maschera, alzandosi e arretrando al contempo. Rosse macchie sporcarono i suoi abiti ma non se ne curò. Stette sulla difensiva, in attesa. Ed ecco finalmente svelato l'arcano.

Lacerante dolore, le carni straziate mentre il sangue si trasformava in terribili lame impietose. Da ogni macchia un dolore, una nota di una sinfonia terribile ma stupenda. Un'altra volta fu costretto sulle ginocchia mentre gemeva a bassa voce. Le ferite si allargavano sempre più e Vox doveva reagire. Con un rapido stimolo neurale il dottore comunicò alla maschera l'imperativo ordine di aprire i condotti d'emergenza. E la risposta fu immediata.
Il fluido dall'inquietante color violastro entrò in circolo, si diffuse a rapidità incredibile, coprì ogni vaso sanguigno, ogni centrimeto quadrato dei tessuti. I benefici simbionti rapidamente incontrarono la sostanza estranea, la eliminarono ed espulsero, ricucendo tessuti, rimpiazzando le sostanze nutritive perse e sanando gli organi lesionati.

Vox sapeva cosa stava accadendo e gli appariva del tutto logico. Ma questo perchè vive in un mondo che ben poche ha a che fare con il nostro. E probabilmente chiunque vedendo quello spettacolo, chiunque avesse ancora una mente "sana", sarebbe rabbrividito: Grandi venature viola su tutto il corpo, sangue che ribolle al di fuori del corpo, arti che si contorcono in maniera innaturale... tutto sembrava semplicemente sbagliato in quell'abominevole processo.

Ed infine era finito. In terra numerosi pugnali in cristallo cremisi parevano come illuminati da un riflesso viola... lo stesso riflesso che sembrava filtrare da dietro la maschera, in corrispondenza degli occhi dell'essere che si era messo di nuovo in piedi...


SPOILER (click to view)
Rigenerazione
In risposta ad un attacco violento Vox può utilizzare un medicinale speciale: sfruttando dei parassiti coltivati in particolari condizioni e ibernati vengonorisvegliati all'interno del suo corpo. Questi muoiono nel giro di pochi istanti riversando tutta la loro energia vitale nel tentativo di ricucire tessuti, epurare scorie, ristorare scorte sanguigne, arrestare emorraggie, ecc. Data la difficoltà insita nel produrre questi organismi questa tecnica non può essere usata più di una volta a combattimento. Questa abilità non è capace di curare ferite subite prima del rilascio degli organismi: questi cureranno solo danni provocati al corpo durante il loro risveglio (in pratica piuttosto che una cura è una sorta di scudo. Solo per motivi di interpretazione è una cura).
 
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† Yuffie
view post Posted on 4/6/2009, 17:28




Ayame vide il suo colpo anadare a buon fine, in se questo la tranquilizzava, nonostante questo vi era qualcosa di strano: gli occhi di quell'uomo; privi di paura... ma colmi di curiosità...di stupore...
Fisso' freddamente il suo avversario, costretto a terra che gemeva silenziosamente, lei godeva interiormente dei lamenti che arrivavano alle sue orecchia, una dolce sinfonia inebriante.

Ad un tratto una visione più che spaventosa; un mutamento inumano, quello che stava vedendo la spaventava, ma Ayame era sin da sempre abituata a nascondere bene ogni sua emozione, infatti per quanto quello spettacolo la spaventasse sul suo viso era dipinto uno sguardo impassibile...
Indietreggio', una soffocata luce viola si accese negli occhi dell'avversario.
Li fisso' incuriosita, attirata da quello strano bagliore. le piacevano, quegli occhi, sembravano iniettati di sangue...ma non avevano lo stesso meraviglioso colore...

Tra le mani teneva la sua falce, ancora sporca del crimeo liquido lascioto al momento della farita impartita all'avversario...
Dal labbro scese una goccia di sangue che la macchio' di un rosso vivo sino al mento, dove la goccia cadde a terra, un piccolo tonfo, bastò a distruggere quella strana atmosfera che si era creata, peccato, le piaceva tanto.

L'avversario era li', dinanzi a lei, probabilmente non aspettava altro che un nuovo attacco...

"sei incuriosito da me eh? Cosa vuoi? ...Chi sei davvero?"

Doveva essere rapida, l'avversario doveva essere stanco, doveva basare i suoi prossimi attacchi sulla velocità, probabilmente l'avversario era troppo esausto per fermarla al meglio, mal che fosse andata lo avrebbe stancato di piu'...
Scatto' veloce verso il suo avversario, impugnando la falce a due mani, qundi ad un tratto scomparve e ricomparve sopra il nemico, pronto a sferrare un forte fendente, poi sarebbe scomparsa di nuovo per riapparirgli alle spalle e colpirlo con un calcio sulla schiena, in mezzo alle due scapole, infine sarebbe sparita nuovamente ricomparendo davanti posizionandosi con la lama davanti al nemico, un piedi indietro, ben saldo e pronto all'impatto che, forse, sarebbe avvenuto, in modo che se il calcio fosse andato a buon fine questo sarebbe stato scaraventato sulla lama, probabilmente ferendosi in modo abbastanza profondo, siccome la sua falce era estremamente tagliente, grazia anche alla manuntezione subita prima del combattimento.
La lame era all'altezza dell'addome.

SPOILER (click to view)
Flash: Ayame usa la sua abilità pshyco per scomparire e ricomparire attaccando il nemico.
Attaccherà, con la sua falce oppure anche a mani nude, 3 volte il nemico ad una velocità difficile da evitare.
(questi attacchi diventeranno 5 dopo il livello 10, e 7 dopo il livello 20)


Edited by † Yuffie - 4/6/2009, 21:47
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 4/6/2009, 20:10




Il Dottore era infastidito. Normalmente era calmo e freddo ma attualmente le sue condizioni fisiche e psichiche erano parzialmente alterate. Ancora carico ed eccitato per l'effetto dei potenti simbionti che avevano ristabilito la sua salute al meglio, gambe escluse, Vox era pronto. Ma nonostante fremesse per la battaglia in corso sapeva quale corso seguire per portare avanti la battaglia e non consisteva nel lanciarsi a capofitto contro la propria avversaria. Un nuovo stimolo neurale, un nuovo cocktail.

Dai fori parzialmente nascosti al di sotto del becco della maschera, nebulizzato, emerse un gas giallognolo, inodore. Potenti batteri si diffusero nell'aria del dottore mentre la ragazza caricava a testa bassa. Ed attese. Attimi che parevano essere eterni, le capacità della ragazza le permettevano di chiudere l'incontro in un istante se non fosse stato sufficientemente cauto. E come già sapeva non si è mai abbastanza cauti... Ed eccola sparire.

Non poteva sapere dove lei fosse. Ma questa volta sapeva cosa era successo e, cosa più importante, sapeva dove lei non fosse. Scattò in avanti. Se era sparita o era sopra di lui o era alle sue spalle. Certo, magari aveva capacità che avrebbero potuto colpirlo dal basso ma ancora non le aveva mostrate e decise di correre il rischio. Rasoterra si lanciò dentro la giallognola nube, dentro il misterioso fumo e, superato tutto questo cerco di tornare in piedi. Ma non aveva previsto la rapidità della propria avversaria. Un violento colpo alla schiena lo spinse in avanti, un pugno o un calcio, non era in grado di capirlo. Già in avanti per il rapido scatto effettuato e con la forza della botta ricevuta alle spalle non potè fare altro che caracollare in avanti, sbilanciato. Ed ecco che la ragazza era di nuovo in vista: di fronte a lui, l'arma in mano.
Era sbilanciato e colto alla sprovvista. Nonostante avesse calcolato la possibilità che la giovane sparisse e riapparisse per sferrare un attacco non aveva calcolato la sua rapidità e la possibilità che effettuasse più balzi in una sola sequenza di attacchi. Non poteva evitare il colpo. Istintivamente cercò di portare in avanti le mani, troppo tardi. La lama dalla parte esterna della falce tagliò facilmente il ventre di Vox provocando un terribile taglio. Il sangue scorreva copioso, le mani quasi a volersi assicurare che gli organi non fuoriuscissero dall'enorme ferita. Grandi fiotti di rosso icore cadevano a terra rumorosamente con un ritmo sempre più grande...
Il becco, volto verso il taglio si sollevò. Gli occhi fissi su quelli della giovane donna mentre il collo si torceva e si sporgeva verso di lei un pò come fanno i volatili incuriositi... Come se cercasse una grande verità che a lui era celata dentro quei pozzi oscuri che erano gli splendenti occhi della creatura...

...Eppure doveva essere entrata nella nube per colpirlo da dietro...

SPOILER (click to view)
Congiuntivite

Attraverso particolari batteri Vox è in grado di creare una malattia in grado di infiammare la membrana congiuntiva. I sintomi si manifestano sotto forma di arrossamento e bruciore agli occhi, sensazione di corpi esterni all'interno dell'occhio, lacrimazione e secrezione di pus. Durata 3 turni.

Questa tecnica fallirà e l'avversario dovrebbe agire, nel caso fosse venuta a contatto con la malattia, come se fosse immune alla malattia. Nessun danno viene dunque arrecato. I motivi sono interpretativi e la decisione è stata presa con pieno accordo fra i due contendenti.

...troppo informale? xD *SLURP!* xD


Edited by Count Cidolfas Orlandu - 4/6/2009, 23:10
 
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† Yuffie
view post Posted on 5/6/2009, 13:37




Ayame non abbe il tempo per fermarsi allarmata dalla nube gialla che si era ormai formata attorno al nemico, decise di correre quel rischio, era abbastanza sicura che se fossero stati veleni umani non avrebbero avuto effetto sul suo corpo...o almeno questo credeva.

Ed eccola dentro quella fitta nebbia, un calcio, per poi comparire dinanzi a lui.
Un dolce schizzo di sangue macchio' la sua falce e parte del suo viso.
Appoggio' piano la mano sul viso, per pulire quello che era il liquido sul suo viso...
Porto' la mano alla pocca, leccandosi lentamente le dita, con l'intento di gustarsi al meglio il sapore di quel delizioso liquido che le dava la vita...

E' stranamente amaro questo sangue, interessante...non sembra quello di un comune uomo...

Gli sorrise crudelmente, togliendo rapida la falce, non aveva più intenzione di colpirlo, per ora voleva risposte, era convinta che il colpo assestato bastasse per straziarlo a terra, privo d'energia per un nuovo attacco.
Togliendo la falce cerco' infine di dare un calcio sullo stomaco al nemico, in modo che se lo avesse colpito lo avrebbe costretto a terra...

In un attimo tutta la sua eccitazione per la battaglia sparì, rimase solo il vuoto di quell'ennessimo spargimento di sangue...
Fissava quell'uomo e non poteva che provare tristezza vedendolo così straziato... fosse stato un altro l'artefice non le avrebbe importato, ma adesso, quell'uomo la fissava, e soffriva, doveva soffrire, non poteva di certo essere estraneo a quelle ferite...
Per quanto ne avesse paura, e sentiva dentro di se che sarebbe stato meglio finirlo, non ci riusciva...
Un'altro colpo, uno solo, e di certo sarebbe finito tutto... avrebbe tolto la vita a quello che sarebbe stato altrimenti il suo omicida...
Abbasso' lo sguardo, respiro' profondamente...

Posso chiederle quale sia il suo vero intento...oppure mi risponderà che sono informazioni private?

Non sapeva se avrebbe avuto risposta, ma si sentiva in dovere di porre questa domanda, nonostante forse sarebbe stato inutile...

Edited by † Yuffie - 5/6/2009, 14:56
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 5/6/2009, 17:00




*Nessuna reazione*
*Elementi patogeni inattivi*

Dunque era vero, sembrava essere immune alle malattie. Non solo la nube, il suo stesso sangue non pareva avere alcun effetto...

Un calcio allo stomaco, altro sangue sgorgò violento macchiando vistosamente le calzature della ragazza. Trattenendo un gemito di dolore si fece forza e riuscì a rimanere in piedi, nonostante leggermente piegato in avanti. Il respiro affannato, pesante, la vista si annebbiava... La testa si faceva leggera e sempre più difficilmente riusciva a raccogliere i propri pensieri...


In effetti, con rammarico, sono costretto a non divulgare certe informazioni...


La roca voce causata dalle ferite si interruppe. Sputò sangue all'interno di uno dei condotti della maschera e, per quanto non visibile, il gesto si rese manifesto col muoversi della testa.

Non sono più in grado di continuare il nostro duello. Dalle mie parti è usanza che il vincitore decida sulla sorte dello sconfitto, se vita o morte. Se deciderà che possa continuare la mia esistenza la pregherei di lasciarmi solo...

Ormai un lago di sangue sotto di lui, il freddo sempre più pungente gli fece ricordare i suoi limiti... Ormai aveva iniziato a perdere sensibilità alle estremità degli arti... Non avrebbe retto ancora per molto...
 
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† Yuffie
view post Posted on 5/6/2009, 17:22




Per un attimo non seppe quali parole usare, quale risposta sarebbe stata adatta?
Sentiva dentro di lei che lasciarlo in vita sarebbe stato come rischiare di ritrovarselo davanti, piu' forte di prima, pronto a sconfiggerla, una volta per tutte.
Lo guardò freddamente.

Per quanto non sembri io non sono una bestia, non ho nessuna intenzione di ucciderla, e nemmeno di ferirla ulteriormente...
Ma ci rivedremo...questo è sicuro... e mi creda, non è una minccia, siccome sono certa che la prossima volta quella in difficoltà sarò io...
Ma se vuole sfidarmi una seconda volta, beh, basta che mi cerchi, non passo troppo inoservata nelle folle purtroppo...
Effettivamente ammetto che mi infastidisce lasciarla qua, da solo, sanguinante e sofferente com'è...ma rispetterò il suo volere... non credo morirà qui...
Ma per ogni evenienza... Addio...Vox Arken Teophrasticus...


Detto questo si voltò, sorridendo, questa volta non era un sorriso malvagio, ne tanto meno crudele...era un sorriso sincero, peccato che nessuno l'avrebbe visto, ormai dava le spalle a quell'essere strano e curioso.
Lentamente iniziò ad incamminarsi verso il crepuscolo.
La cappa ancora alzata sul viso, non si era mai abbassata nello scontro.
Alzò il braccio in segno di saluto, un'ultima volta, prima che la sa sagoma scomparisse piano nell'orizzonte...
Un giorno forse Ayame avrebbe rivisto quell'uomo...chissà...




[OT/ Insetrisci questo codice nella tua scheda, in un nuovo post ^^

Addestramento concluso
Maestro: Ayame Missing
2300 EXP

CODICE
[color=red]Addestramento concluso
Maestro: Ayame Missing
2300 EXP[/color]


ovviamente puoi rispondere all'ultimo post mio ^^/OT]
 
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Count Cidolfas Orlandu
view post Posted on 5/6/2009, 19:48




Vox fece per replicare ma si stupì di non esserne in grado. Le membra restavano immobili nonostante i suoi sforzi, la vista si oscurava sempre più, il freddo si faceva più pungente...
E la schiena della donna fu l'ultima cosa che vide. Poi il buio...


[OT Ok, chiudi pure ^^ continuo in un'altro post =)/OT]
 
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13 replies since 25/5/2009, 13:50   116 views
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