Luminoso Desiderio

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Joker™
view post Posted on 25/6/2009, 19:55 by: Joker™




03585...quello era il suo nuovo nome? Beh, molto meglio di quelli che gli davano a Fog City dopo la sua non adesione al conflitto.
Controllò anche il resto del'equipaggiamento e notò, con curiosità uno specchio per i messaggi a distanza: di sicuro la missione prevedeva movimenti silenziosi e furtivi se venivano equipaggiati con oggetti simili.
C'era anche un manuale dove era presente tutta la storia delle Stelle d'Argento, i valori delle Stelle e tra l'altro un capitolo dedicato al linguaggio con gli specchi.
Era interessato alla storia e soprattutto a come intrepretare in futuro i segnali luminosi.

"Speriamo che il viaggio duri abbastanza da poter leggere questo manuale..."

Insieme a loro si erano aggiunti due individui: un ragazzo troppo esuberante secondo il suo parere e un uomo muscoloso e silenzioso. Allora non erano da soli...il vecchio soldato era dunque riuscito a convincere qualcun'altro...

Vennero fatti salire su un carro in direzione del Porto, come disse il vecchio soldato e il viaggio iniziò, con il sottofondo degli schiamazzi del ragazzo che cercava in qualsiasi modo, un disperato contatto con le ragazze del gruppo.
Durante il viaggio Vincent restò spesso da parte, a leggere il manuale, tirando anche qualche occhiataccia per far zittire il giovane quando sembrava esagerare.
Quando smetteva di leggere rimaneva seduto e con il volto seminascosto dal braccio appoggiato sulle ginocchia guardava i compagni di viaggio, cercando di capire quali abilità potevano avere.
Non parlava quasi mai, e le uniche parole le scambiava con quello che sembrava il capo della spedizione, per conoscere qualche dettaglio sul porto, e con Ayame, l'unica che conosceva fra tutti.

Si era limitato a dire:


Io sono Vincent Valentine

prima di partire, quando furono fatte le presentazioni, poi, almeno che non fosse interpellato, non parlava quasi mai.
Non era nel suo carattere prendere l'iniziativa, ma i suoi sguardi in quel viaggio, probabilmente parlavano più del giovane agitato.

E finalmente, in lontananza ecco il porto: una macchia luminosa nel mezzo dell'oscurità.
Tutte quelle luci producevano uno strano effetto da lontano, sembrava che il sole stesse sorgendo in un punto differente rispetto al solito.
Scesi dalla carrozza vide le navi e tutte avevano impressa una stella: a quanto pare le Stelle d'Argento erano molto conosciute e non erano solo quel misero gruppo che vide a Flames City.

Venenro poi condotti ai dormitori, separati, giustamente, per sesso.
L'uomo robusto andò subito a letto, mentre il ragazzo, come era prevedibile, infastidiva le ragazze, probabilmente chiedendo una consolazione per la notte prima dell'avventura.

Vincent non aveva sonno, così si incamminò da solo nei vicoli del porto, per farsi un'idea del posto.
Si avvicinò al molo e rimase ad occhi chiusi ad ascoltare il rumore del mare.
Una leggera brezza gli muoveva i lunghi capelli neri, che si confondevano nel buio come se fossero inghiottiti dal mare, impossibile da vedere.
Sentiva il leggero rumore delle piccole onde che urtavano contro la muratura del molo, il lieve cigolio delle navi ogni volta che passava un'onda, il rumore della città alle spalle, e il fruscio del vento tra le orecchie.
Stava bene, rimase li, immobile per un pò, poi tornò ai dormitori, dove il giovane era ancora intento a cercare una compagna per la notte.
Sapeva che non avrebbe dormito con i suoi schiamazzi così si allontanò e si andò a sedere su una panchina un pò più distante.

"Si presume una notte lunga...per tutti, la notte prima della della partenza porta sonni agitati..nessuno dorme..."
 
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