Luminoso Desiderio

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†.FaLLen AnGel.†
view post Posted on 25/6/2009, 22:21 by: †.FaLLen AnGel.†




Il vecchio conegnò a tutti un equipaggiamento e una medaglia. Questa portava incisa un numero.

03588.. Facile da ricordare.

Dopo aver spiegato vagamente l'equipaggiamento e aver atteso diverse ore, finalmente partirono. Al gruppo dei quattro ragazzi se ne erano aggiunti altri due: uno era un uomo altro e robusto, dall'aria truce e silenzioso, mentre l'altro era un ragazzetto biondo, logorroico e curioso.

Li caricarono tutti su un carretto abbastanza angusto. Eris trovò il suo posto accanto alla ragazza dai capelli color del mare. Decise che era ora di levarsi il cappuccio e così fece, liberando le orecchie feline che subito si tesero spuntando dai capelli scuri. Lungo la durata del viaggio le uniche parole che si sentivano erano quelle del biondino che provava ad attaccare bottone con le ragazze o almeno cercava di avere un discorso, anche minimo con gli altri. Non ottenne molto successo. Quando le rivolgeva la parola, Eris rispondeva con cenni della testa ma raramente usava parole.
Il viaggio sul carretto durò per giorni che Eris passava giocando con i capelli o con i nastrini del vestito. Ogni tanto prendeva in mano la medaglia e se la rigirava tra le dita o dava una letta al manuale vagando, nel frattempo, con la mente. Provava curiosità verso quello che avrebbero trovato durante la missione.

Dopo alcuni giorni di viaggio arrivarono al Porto. Questo era abbagliante, non per la bellezza ma per la forte luce che le navi producevano con i loro potenti fari. Le navi, appunto, erano enormi e tutte portavano una stella sulla prua.

Il carro si fermò davanti ai dormitori, divisi per sesso. Il gruppo di avventurieri scese e la vecchia guardia, prima di abbandonarli, li informò della partenza che sarebbe avvenuta la mattina successiva alle sei.

Eris si guardò intorno. Il Porto era veramente enorme, c'erano uomini a lavoro quasi ovunque. L'orizzonte era invisibile, completamente nascosto nell'oscurità di quel mare nero. Vide il ragazzo dal mantello rosso e la ragazza incappucciata allontanarsi, ognuno per la loro strada. L'uomo robusto era stato il primo ad andare a dormire ma la ragazza del mare aveva fatto la stessa scelta incamminandosi verso la propria stanza.
Il biondino non la lasciava un secondo essendo rimasta sola con lui, ma di certo lei non lo avrebbe sopportato per molto. Lo freddò con poche parole.

Vai a dormire che è meglio..

Si diresse anche lei verso i dormitori femminili ed entrò nella sua stanza. Questa era piccola ma Eris la trovò confortevole. In fondo a sinistra c'era un letto dalle coperte candide e accanto un comodino. Posò la sua roba da una parte e si andò a sedere sul letto. Finalmente qualcosa di morbido dopo tutti quei giorni nel carretto. Si sdraiò e allungò le gambe rilassando i muscoli indolenziti e chiuse gli occhi assaporando quel momento di pace e tranquillità fino all'ultimo secondo.
Senza accorgersene si addormentò scivolando in un sonno calmo e ristoratore.
 
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