Addestramento Squall Leonhart, CONCLUSO

Addestramento Squall Leonhart
Sono Assolutamente Vietate Intromissioni da Altri utenti

Ayame era tornata nella sua terra natia, le terre del nord, quanto le piacevano, erano fredde, bianche, spettrali, come lei, qui si sentiva a casa, una strana senaszione le percorse il corpo... uno strano calore...

"casa..."

Quella parola le era entrata nelal mente a sforzo e si era gettatat su di lei con aggressività...sorrise lievemente...casa..si, quella era casa sua... le era tutto famigliare... i pini alti e scheletrici, i boschi sconfinati... il manto di brina che non scompariva mai... non si scioglieva... sembrava immortale...

Camminava lenta, entrò nel bosco, ormai era da tempo che vi vagava, là avrebbe presto incontrato qualcuno, se lo sentiva... il rumore del bosco l'aggiornava su ogni evento, era come se il bosco parlasse con lei... era vestita con il suo solito mantello nero, che ondeggiava lento assieme al vento gelido che le pungeva la pelle, il cappuccio calato sul viso, di fermò aveva sentito un rumore provenire da un angolo del bosco...

Ayame alzò il viso guardando verso l'orizzonte non appena una voce stremata la chiamava, la informava... chiunque fosse non era di quelle parti, altrimenti avrebbe saputo che in quella direzione sarebbero arrivati prima al villaggio vicino...

Voi errate signore... questa è la mia casa... conosco i luoghi...ed i lupi se non infastiditi non attaccano...

Si volse verso il ragazzo...

Ma è ovvio che se vi aggirate con un'arma simile non faranno altro che sentirsi minacciati...

Lo vide cadere in ginocchio davanti a lei, sputò del sangue...sangue... Tutti i muscoli le si irrigidirono, voleva assaltarlo suicchiare quel sangue che ora penetrava le sue narici, che sensazione inebriante... Si nginocchiò accanto a lui e gli posò una mano sulla poca cercando di sporcarsi con il sangue, poi lo aiutò ad alzarsi e di nascosto leccò quello che era ilsangue del ragazzo... dolce... umano...

Dovete stare più attendo...

Squall notò la gentilezza della ragazza, e capì che lei era del posto...
ma qualcosa non lo convinse.

"ha detto che i lupi non attaccano se non infastiditi... all'accademia mi han detto che sono aggressivi... sarà che lei fa parte della loro stirpe?"

Pensò Squall, alzando la testa e guardandola bene in faccia.
Notò che era bianca quasi come la neve che gli stava attorno, tutto subito si staccò da lei con un senso di paura e la guardò fissa, impugnando con la mano destra il manico della sua Revolver che stava sulla sinistra.

"meglio investigare su questa cosa, farò finta di niente per ora"

Squall, rilassò la mano che impugna la spada, successivamente la tolse da essa.
Guardò il cielo, nuvoloso, e la neve che scendeva sempre di più... era un tempo da lupi¹.
Poi riguardò la ragazza, magari iniziando una conversazione avrebbe saputo qualcosa in più su di lei.

Scusami per prima... non so cosa mi sia preso. Dove sei diretta?
Io mi chiamo Squall.

Dandole la mano.



Edit: i pensieri, li ho messi tra " e "

Edited by Heidar - 30/6/2009, 17:58

[OT/ il pensato va scritto tra "" ^^ e per la nota xDD bellissima /OT]

Rimase impassibile davanti a quel ragazzo, aveva una voglia sfrenata di saltargli al collo e bere tutto il suo sangue... non poteva farlo... aveva già attirato troppo l'attenzione al villaggio vicino... se vi fossero stati altri morti avrebbero certo capito che la sciagura che ha colpito il loro vilaggio era lei... cercò di mantenere i nervi saldi e strinse i pugni...

La voce del ragazzo la disturbò, l'aveva scaraventata con violenza giù dal filo dei suoi pensieri... attese un attimo prima di rispondere... Fisso' la mano tesa verso di lei, i fiocchi di neve si scioglievano al suo tatto, il calore del sangue di quell'uomo... lei era così fredda a confronto...

Non ho un meta...vago...

Infine timidamente avvicinò la mano a quella di lui, il calore era meglio di quello che ricordasse, un brivido piacevole le percosse la schiena...

Ayame...

Disse con un filo di voce, una voce fredda e glaciale...

La stretta di mano, lo convinse ancor di più, lei non era una persona comune.
Un mostro? Demone? Magari era qualcosa che non aveva mai affrontato fin ora.
Voleva andare fino in fondo a questa storia.

beh... siccome tu sei del posto, e io no... ti spiacerebbe accompagnarmi al villaggio?

Chiese Squall, aspettando la risposta della ragazza.
Magari con quelle poche cose di "Bon Ton" che aveva imparato, sarebbe riuscito a saper molto di più su di lei.

Lo guardò per qualche istante con un'aria fredda e distaccata...il ragazzo le chiese di condurlo al villagio, lei si limitò ad allunngare un braccio verso una direzione...

Andate da quella parte, il luogo è sicuro, privo di animali...poi arriverà al villaggio...

Lo fissò un'ultima volta e poi s'incamminò nel verso in cui stava camminando quando ha incontrato il ragazzo... cosa avrebbe fatto? L'avrebbe lasciato lì, solo in quella landa desolata? Sarebbe finita così? La fame non le lasciava libero sfogo alla sua logica... Doveva cibarsi, quell'uomo era il suo unico cibo...ora...lo avrebbe lasciato andare rischiando di straziare a terra stremata?

Si voltò di scatto e corse verso il ragazzo ed impugnò la falce pronta ad attaccarlo con un fendente dall'alto verso il basso...

Scusate la mia irruenza, ma voi siete il mio cibo...

Sorrise malignamente quando il ragazzo le mostrò il fazzoletto macchiato di sangue...

Non dovete temere....verrò

Sussurrò tra se e se, magari venendo sentita, non importava, infine prese la sua falce tra le mani e leccò lentamente la lama fredda macchiata del sangue del ragazzo...

Buono...dolce...

Sorrise nuovamente con quell'espressione crudele, poi vide il ragazzo correre velocemente verso di lei con una strana arma tra le mani, la trascinava a terra, lasciava una scia scura al suo passaggio...

Prese la falce tra le mani l'avversario saltò verso l'alto cercando di colpirla con un fendente, alzò la falce tenendo orizzontale, con una mano teneva la lama e nell'altra mano il "nasone" scuro...
La lama arrivò forte sulla falce, un rumore sordo di metallo che sbatteva contro altro metallo... piegò le gambe per lo sforzo poi infine con un abile balzo si lanciò verso destra schivando la lama avversaria di qualche centimetro, era a terra, lo fissava, si alzò veloce e tentò un affondo con la falce...

Durante l'attacco notò l'abile mossa della ragazza.

Non male, ma alla mia Accademia, ci hanno addestrato a tutto!

Cadde a terra in piedi, come i gatti¹, non togliendo lo sguardo su di lei.

Un affondo? Tsk! Che mossa banale.

Il ragazzo fece una capriola in avanti, e si mise sopra la lama della falce di Ayame.
Prese con la sinistra 3 Granata appiccicose, e le fece cadere sopra la testa della ragazza.
Infine fece un altro balzo in avanti, puntò il GunBlade contro la ragazza, di spalle, e sparò più colpi consecutivi.



¹ = miao

Il suo colpo non era andato a segno, il suo avversario era agile ed aveva un'ottima strategia combattiva, nel corpo a corpo era in svantaggio. Le fece cadere delle granate appiccicose sui capelli infine sgttaiolò via e iniziò a sparare verso di lei. Si limitò a scomparire e ricomparire, in una densa nube nera che l'avvolgeva conme per abbracciarla, per evitare i suoi proiettili...



ricomparve ad un paio di metri dal luogo dove era poco prima, prese la falce tra le mani e con rapidi gesti si tagliò i capelli là dove le granate si erano appiccicate.
Le prese in mano e le lanciò verso il suo avversario, magicamente i suoi capelli iniziarono a ricrescere per tornare tutti della stessa lunghezza degli altri...come se non volessero cambiare... la sua maledizione...Prese la falce e di tagliò profondamente sul braccio sinistro, infilò un dito nella ferita e dipinse sul palmo della sua mano un pentacolo e lo puntò verso il ragazzo.

La lama avversaria era posta verso il cielo, sembrava all'ungarsi sempre più, come se volesse raggiungere le nuvole...o forse oltre, saliva come nessuno poteva immaginare, poi il peggio, un duro colpo verso il basso diretto proprio su di lei, quella lama enrome scendeva a velcità spaventosa verso il suo minuto corpo, avrebbe fatto a tempo ad evitare tutto?, non ci pensò due volte si gettò di lato tenendo la sua falce orizzontale come poco prima, ferò per qualche istnte la lama, ma poi forte la colì alla gamba sinistra, poco sotto il ginocchio, una verita dolorosoa e profonda... un male straziante, infine cadde a terra togliendo con uno scatto anche la gamba ferita da sotto la lama, probabilmente se non l'avesse fatto avrebbe salutato metà della sua gamba per sempre...

Posò una mano sulla ferita e sorrise, le duoleva, anche solo i pochi fiocchi di neve che le toccavano la ferita le duolevano...le piaceva, le piaceva un mondo quel dolore... sorrise crudelmente trattenendo una risata maligna poi si alzò, la ferita sulla gamba si stava ricucendo ad una velocità spaventosa, questo doveva toglierle abbastanza energia, infatti respirava velocemente e ansimando...



Infine prese la riconrsa scompave e ricomparve svariate volte durante la corsa, probabilmente con l'intenzione di disorientare un poco l'avversario, infine gli apparì poco sopra le spalle, da dietro e tentò un fendente alla sua schiena... questa volta la sua lama non era fredda come sempre...un'aura strana l'avvogeva...

Il suo colpo era andato a segno, adesso probabilmente l'energia maligna della sua lama avrebbe fatto effetto, non sarbbe fuggito troppo lontano...o almeno... non senza gemere di dolore... Si tolse con forza la falce dalla spalla che cadde a terra con un forte rumore metallico, la lasciò a terra e fissò il suo avversario fuggire...

Fissò la traiettoria della fuga de lsuo avversario e corse verso un albero a lei vicino, dipinse un grande pentacolo, un grande cerchio, quasi perfetto con al centro una stella a cinque punte, una stella capovolta... questo dipinto era sanguigno... era costituito dal suo sangue, una grande ferita... si era ferità sullo stomaco con un colpo deciso della falce...

il sangue si raggruppò in tante goccie abbastanza minute, scarlatte e lucide cone pietre, come rubini... immobili su quel tronco, poi uno scatto, veloce verso l'avversario...il sangue iniziava a sfrecciare nel vuoto con l'intento di colpire Squall... Un piccolo ghigno...il colpo l'avrebbe colpito, così poteva sembrare, ma Ayame sapeva che non sarebbe stato così... che probabilmente lui sarebbe stato all'altezza della sizuazione e anche sopra...