| Voglio vedere se riuscirai a battere la mia prossima evocazione!
La sfera sembrò come esplodere in un bagliore accecante. Un'esplosione afona, che inghiottiva nella sua misteriosa luce tutto ciò che circondava. Dopo qualche secondo la sfera si rimpicciolì e si allungò plasmandosi come una sagoma umana. Non si vedeva ancora bene il volto, ma la figura era snella, dai tratti sottili e fini.
*Non può essere!!!*
Vincent temeva di aver capito chi fosse, ma non poteva essere! Non poteva essere lei! Ora si vedeva il volto...
Lucretia...
A voce bassa, Vincent pronunciò il nome della donna amata, impietrito difronte a quella visione: era lei! Portava un lungo abito bianco di seta che lasciava intravendere le generose curve, i capelli erano legati in una lunga coda alta e i suoi occhi lo guardavano profondamente. Aveva un'aria malinconica e si avvicinava a lui in silenzio. Poi la bocca di lei si aprì lentamente, poteva vedere le labbra che si aprirono, rimanendo per qualche attimo incollate l'un l'altra.
Vincent...
Era la sua voce! Come poteva un mostro del genere aver evocato Lucretia? Era impossibile! Era un inganno! Ma era la sua voce... Nel sentire il suo nome pronunciato da Lucretia, Vincent sentì un tonfo al cuore e non riuscì a trattenere una lacrima. Sembrava viva, pronta a riabbracciarlo, ma non era possibile! Perchè era stata evocata? Lei si trovava nelle Crystal Cave, era impossibile che potesse essere qua!
Ti chiedi come ho potuto evocarla eh? Semplice: mio padre installò dentro di me una Materia che mi permette di trasferire i corpi da un luogo all'altro, evocandoli dove voglio! E la tua cara Lucretia ha subito il solito trattamento! *No è impossibile...C'è qualcosa che non mi torna. Non esiste una Materia del genere*
Intanto Lucretia si avvicinava, ora quasi a scatti e stava piangendo.
Vincent...v..vieni qui..con me!
No non farlo!
All'improvviso sentì una voce nella testa. Era sempre la voce di Lucretia, ma questa volta era più evanescente, come un fruscio, ma lui la poteva sentire bene.
Non farlo Vincent!
Un trappola! Era ovvio! Ma come si sarebbe comportato allora? Non poteva attaccare Lucretia, non se lo sarebbe mai perdonato. Intanto lei si avvicinava, e la voce nella sua mente gli diceva di non avvicinarsi. Non capiva la situazione, non capiva se quello che gli aveva detto Novarot fosse una bugia o la realtà, e nel secondo caso sarebbe stato un vero problema.
*Dannazione! Che devo fare?!*
Era una delle rare situazioni in cui era bloccato senza un'idea. Probabilmente a causa della visione di Lucretia che gli aveva scombussolato la mente. Poteva attaccare direttamente Novarot..si era una buona idea! Si gettò in direzione del demone evitando Lucretia, estrasse la Cerberus ma... Lucretia lo stava bloccando! Le mani della donna avevano una forza mostruosa: avevano fermato la mano con la quale voleva afferrare la Cerberus.
Lucretia...
Era vicinissimo a lei, di nuovo, come tanto tempo fa. I loro respiri si confondevano...e i loro sguardi si incrociarono: gli occhi di Lucretia erano grigi! Non più azzurri come il cielo!
Resta con me Vincent...non te ne andare di nuovo!
Finita la frase si avventò sul collo di Vincent con la bocca e iniziò a succhiargli l'energia. La poteva sentir scorrere dentro il suo corpo e lentamente andar via perduta. Stava perdendo le forze...era finita ormai...ucciso dalla donna che egli stesso amava...
*Non sono io quella Vincent!*
Di nuovo la sua voce! Non era lei quindi! Novarot mentiva! Vincent chiuse le ali e poi le riaprì di scatto producendo una ventata che spazzò via Lucretia.
Allora hai capito...
I vestiti della donna si erano strappati, ma il corpo non era più quello bellissimo di Lucretia: ora era decadente e in disfacimento, i capelli scivolarono via come una parrucca, dalla bocca fuoriuscì qualche zanna e dopo essersi stappata tutta, la pelle venne come gettata via. Ora aveva davanti a se un mostro indefinibile, un obrobrio, uno scherzo della natura, che aveva avuto l'arroganza di prendere le sembianze di Lucretia.
Bastardo! Non te lo perdonerò mai questo!
In pochi attimi Vincent aveva gia ucciso il mostro sparando un paio di proiettili alla nuca, e qualche secondo dopo si era gia piazzato alle spalle di Novarot e gli aveva sparato alle ali. Ora il demone era in caduta libera e dopo qualche secondo si sfracellò al centro della piazza. Vincent intanto era tornato umano e scese dal campanile con un paio di salti. Andò al centro della piazza dove Novarot era tornato umano e si trovava bagnato fradico del suo stesso sangue.
Hai commesso il tuo più grande errore prima. Ora ti permetto di rimediare: dove si trova tuo padre?
Io....non te lo....d..dirò mai!
E dette le sue ultime parole spirò. Non era riuscito a scoprire la posizione di Hojo, ma aveva sentito Lucretia, era riuscito a sentire la sua voce...quella voce candida che solo lei aveva.
*Il suo spirito è ancora vivo...*
Si allontò dal cadavere del figlio di Hojo facendo gesti con le braccia ad indicare che era tutto finito, avvertendo così le squadre di sicurezza sui tetti e i passanti sempre più terrorizzati.
>>>>Beeeeep beeeep beeeep>>>>
Un rumore proveniente dal cadavere? Vincent si avvicinò e frugo tra i resti del mantello.
*E questo cos'è?*
[OT/Lavoro Terminato/OT]
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