Chi ha paura del lupo cattivo?

Sesshomaru, il Demone Cane, correva sicuro e veloce nel bosco ghiacciato delle terre del Nord...
Era la prima volta che entrava in quella terra, e i nuovi luoghi erano per lui squisitamente stimolanti: tanti nuovi odori da immagazzinare...
Era passata una settimana da che il demone aveva incrociato la sua via con la strana creatura ignota, nel bosco incantato della terra dell'est, e la sua ferita era ormai guarita completamente, ma Sesshomaru, benchèinteressato alla natura dell'essere, non aveva seguito le sue tracce e si era lasciato alle spalle la vicenda, o per meglio dire, l'aveva messa da parte, per riservarla a un nuovo momento....
A un tratto il demone si fermò di botto: aveva percepito un odore che si avvicinava... un odore familiare...

Edited by _SeveruSnape_ - 23/9/2009, 21:54

Akemi passeggiava lentamente, avvolta nel suo mantello nero di velluto, nel bosco ghiacciato delle Terre del Nord, quelle terre prevalentemente ghiacciate, la terra più distante dal centro, chiamata anche la "Terra della notte eterna."
Quando ne aveva sentito parlare, quel soprannome l'aveva subito stuzzicata, ma, prima di intraprendere il viaggio per quelle terre ancora per lei sconosciute, doveva recarsi nel suo vecchio paese, nelle terre dell'Ovest, il quale viaggio era stato interrotto a metà dall'incontro con un'altra della sua specie. Esattamente, un'altra Vampira, di cui però non era riuscita a scoprire il nome.
Akemi alzò malinconica lo sguardo sulla luna, mentre una piccola nube bianca usciva dalla sua bocca.

Il demone ne era certo ormai: ciò che sentiva era lo stesso odore di morte malata e marcia che lo aveva messo in guardia contro la creatura incontrata nelle terre dell'est... ma quell'odore non apparteneva a lei... ma a un altro esemplare di quella specie...
Sesshomaru non voleva lasciarsi scappare l'occasione di avere maggiori informazioni su quelle creature, così riprese la via, ma verso la fonte dell'odore, che si avvicinava lentamente, camminando a passo svelto e deciso, ma non frettoloso...
I due erano ancora troppo lontani perchè la creatura potesse notare il demone, ma Sesshomaru sperava, che quando le distanze avressero permesso alla creatura di scorgerlo o udirlo, non sarebbe fuggita, ma gli sarebbe andata incontro, come aveva fatto allora l'altra creatura...

Gli ululati dei lupi accompagnavano il cammino della Vampira, che avanzava sempre a passo deciso e sicuro, benché fosse piuttosto lento, al contrario del solito.
Le mancava il frusciare del suo mantello, il rumore dello spostamento d'aria di quando correva a velocità sovrumana... Ma era così bello perdersi in quel bosco, guardarsi attorno e poter osservare ogni singolo fiocco cristallizzato di neve che cadeva, osservare il manto bianco che ricopriva il suolo sul quale camminava... Tutte quelle cose, così banali in effetti, ma bellissime nella loro semplicità, la facevano sentire di nuovo umana, con un cuore in petto che batteva, ricco di sangue puro...
...Ma la sensazione di essere umana presto svanì, ed il suo istinto da cacciatrice si risvegliò in lei, anche se sembrava essere stato sepolto da strati e strati di quella candida neve che ora osservava: c'era qualcuno, poco lontano da lei. Qualcuno che, in pochi secondi di corsa, avrebbe potuto raggiungere.
Non si scompose, e neppure si spaventò: continuò il suo cammino, verso quella creatura dallo strano odore, mai sentito prima.

La creatura continuava ad avanzare verso Sesshomaru, come il demone aveva sperato...
Piuttosto intraprendenti queste creature... devono nascondere grande potere e per questo devo sconfiggerle... pensai avanzando sicuro nella neve e nel ghiaccio, i capelli del candore del paesaggio, scossi dalla leggera brezza...
In pochi attimi i due consumarono le distanze, fino a portarsi a una distanza sufficente per poter intravedere le figure tra la leggera nebbia...
Sesshomaru si fermò a pochi metri da lei....

L'odore si faceva sempre più forte, e per lei era così attraente, odore di sangue caldo... anzi, qualcosa ce sembrava essere ancora più potente...
La Vampira si chiese cosa sarebbe successo -se i suoi poteri si sarebbero rafforzati di tanto, per esempio- se avesse, diciamo, assaggiato il sangue di quella ancora sconosciuta creatura.
Si ritrovò a qualche metro da lui, perché effettivamente era un lui, anche se in effetti sarebbe potuto parere per una figura femminile, dati i suoi fluenti capelli praticamente bianchi, e i lineamenti del viso così dolci, all'apparenza.
Lo fissò negli occhi, senza pensare fondamentalmente a nulla, ma continuando ad avanzare così, perché le andava, senza pensare bene a quello che faceva, e senza ragionare sul fatto che forse era molto più forte di lei in combattimento.

La creatura era una femmina, una femmina piuttosto avvenente e che il demone avrebbe considerato adatta alla riproduzione, con quelle forme abbondanti e ben definite, ricci capelli biondo oro e occhi di ghiaccio...
La creatura avanzava fissando il demone negli occhi ambrati dalle pupille verticali, con aria incoscente...
Sesshomaru rimase fermo fissando a sua volta la creatura, ma con sguardo calcolatore, freddo...
Entrambe non sembrano molto accorte... queste creature non sono certo grandi pensatrici... ma l'altra era furba... devo stare comunque attento, non sembrano comuni non-morti.... pensai mentre lei si avvicinava...
L'odore era pungente, forte, penetrante e minaccioso: quell'odore di morte marcia nascondeva in fondo, una lieve essenza di un'eccitante fragranza, probabilmente necessaria alle creature per attirare ciò di cui si nutrivano...

Lui rimase fermo, mentre Akemi si avvicinava con il passo di prima, lento ma deciso, sicuro.
Strinse leggermente gli occhi, per osservarlo nei minimi particolari, in modo da non perdersi nulla della sua figura... almeno di quella.
Infatti la Vampira aveva notato il freddo distacco della creatura, e immaginò quindi che non avrebbe potuto capire molte cose su di lui... ma non perché lei non ne fosse in grado, più che altro perché lui le sembrava un tizio che non raccontava in giro i suoi affari - e sinceramente nemmeno quelli degli altri - .
Akemi gli arrivò a una distanza di circa due metri, dopodiché si fermo, per nulla turbata dal suo silenzio. Essa trovava che il silenzio, delle volte, fosse più espressivo di molte parole.

La creatura si era fermata a due metri dal demone e contuava a fissarlo, come d'altro canto facevo lui, se pur con un'aria quasi, in un certo senso, professionale...
Questa volta Sesshomaru non aveva intenzione di alsciare andare la creatura senza maggiori informazioni, e benchè, quelle ricavata fino a quel momento dall'altro esemplare, fossero state tratte unicamente dal combattimento, il demone non era certo tipo da iniziare un combattimento così alla leggera...
Perchè mi guardi così? Non hai mai visto un demone prima? domandai con voce fredda, chiara, ma per nulla ostile: la mia era una domanda normalissima e non aveva alcuno secondo scopo se non avere la precisa risposta...

Aaah! Un demone! Come aveva fatto a non pensarci? Mmh... il suo sangue doveva essere delizioso... Akemi lo deduceva dal suo odore, a dir poco sublime.
Scosse un poco la testa, come se volesse cacciar via quei pensieri, e rispose con tono piatto.
Oh, scusatemi. Non pensavo vi desse fastidio. Comunque, rispondendo alla vostra domanda, vi dico no. gli risposi, dandogli del voi, com'ero sempre stata abituata a fare.
Ritenevo che dare del voi, desse quel tocco d'eleganza e di raffinatezza ad una donna, umana o non umana che fosse.

La creatura aveva risposto come il demone aveva supposto ovvio, e senza emozione nella voce...
Tu sei un non-morto... ma non uno comune... continuai, ignorando il tono formale e le scuse della creatura, che ovviamente parlava in quel modo solo per abitudine e non pensava quello che diceva...

Gli sorrise appena, sistemandosi un ciuffo di capelli fuori posto, posizionandolo dietro l'orecchio.
Mmmh... mormorò, senza smettere di fissarlo, anche se evidentemente gli dava fastidio.
Ma dopotutto... come potevo perdermi una tale creatura? Mai avevo incontrato un demone!
L'unica creatura interessante che aveva incrociato sul suo cammino era stata quella ragazza della sua stessa specie, di cui però non era riuscita a scoprire il nome.

La creatura abbozzò un sorriso e non rispose, continuando invece a fissare il demone, che ricambiava lo sguardo con indifferenza...
Che cosa sei? domandai con la stessa freddezza, per niente superba, privo di apparente curiostià...
Sesshomaru cotinuò a fissare la "ragazza", nel suo insieme, senza fissarsi su un particolare preciso, analizzandola in tutta sè....

Akemi alzò un sopracciglio, portandosi una mano al meno, sostenendolo, quando il demone le chiese che cosa fosse. E a lui interessava? Non sembrava proprio... o almeno, se gli interessava lo nascondeva alla perfezione.
Il tuo atteggiamento è così indifferente nei miei confronti... non vedo come possa interessarti. gli rispose la Vampira, avvicinandosi di un passo...
L'odore arrivò ancora più forte alle sue narici, stuzzicandola, e fu per questo che spostò con un movimento impercettibile lo sguardo dal demone. Lui la tentava. Davvero.

La risposta non fu soddisfaccente e il demone pensò di lasciar perdere il dialogo...
La creatura sembrò avvicinarsi, ma forse non era così, Sesshomaru non ne era sicuro... ma una cosa era certa: la giovane non aveva buone intenzioni nei suoi riguardi: i ferormoni non potevano mentiore al naso del demone...
Il demone decise di ritentare...
Che cosa sei? domandò nuovamente, con gli stessi toni precedenti...