Old Wars, Cronache da un mondo parallelo

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†Merry†
view post Posted on 17/12/2009, 13:22




Old Wars


Mini-Serie a puntate



Ecco le prime tre puntate:



1



Quella mattina a Genzon splendeva un sole candido che svegliava gli abitanti in una fantastica domenica mattina. Genzon era una città ai piedi di una montagna, dove tutto era spento e dai colori di seppia; infatti tutti i cittadini o quasi avevano i capelli del colore delle castagne. Il sole continuava a filtrare dalle grandi finestre delle casette della cittadina, anche in una casetta dove abitava una famigliola comunissima. Questa casa era una casetta mediocre fatta interamente in legno e, all` interno rivestita con carta da parati bianca. Al piano di sopra, nel suo letto c`era sdraiato Jerry, il capofamiglia, che ancora sonnecchiava solo finché
Dal piano di sotto, e esattamente dalla cucina, venne una voce dolce e amorevole che diceva:
-Jerry, alzati che è tardi! –
Lui dal suo letto si alzo ‘ stressato, si smosse un po’ i suoi capelli arruffati con un grande ciuffo sul davanti e s’incammino’ verso la amata cucina dove la sua amorevole moglie Christal, stava preparando per lui un’ ottima colazione a base di uova e castagne arrosto, la prima fonte di guadagno dell’intera cittadina.
-Hei, amore ti sei svegliato finalmente- disse la moglie dando un bacio all’amato marito – dai, oggi hai lezione.-
Infatti dovete sapere, che Jerry e’ professore di Magia Pura alla scuola della cittadina. In tutta la valle solo lui era specializzato in questo campo. Per questo molto spesso veniva chiamato in altri luoghi per scacciare qualche spiritello un po’ dispettoso o per curare persone affette da qualche maledizione da quattro soldi, niente di piu’. Infatti la Magia Pura e’ l’esatto contrario della Magia Occulta, del quale da poco il professore della stessa scuola dove insegna Jerry e’ scomparso misteriosamente.
-Ah si’, e vero… oggi conoscero’ finalmente il sostituto del poverino Calias.-
-Infatti, per questo voglio che tu vada a scuola un po’ prima, cosi’ conoscerai il nuovo professore di Magia Occulta.- Fatta subito colazione, Jerry era gia’ sulla sua bicicletta pronto per partire. Prima ancora che potesse salire sul sellino di cuoio di quella bici color terra appena fresata, usci’ la signora Christal di corsa, si fermo’ esattamente davanti il marito e disse guardandolo negli occhi con un sorriso che la faceva assomigliare ad un angelo: -Non dimentichi niente?- Jerry stese un po’ a pensare, poi gli venne un’idea. –Ma certo!- penso’ lui contento; e scocco’ un bacio leggermente casto sulla bocca della moglie/angelo che aveva davanti. –Ti amo!- dissero all’unisono i due sposi mentre lui si allontanava a passo d’uomo con la bicicletta.
-Eccocci qua, vecchia scuola “re Midhian”.- disse il professore Jerry leggendo la grande insegna davanti la scuola intitolata al un grande re del Regno montuoso di Rewigh che aveva portato per un giorno la capitale del Regno a Genzon, e a cui gli abitanti erano grati per aver legalizzato la magia per estrarre Rununite dalle montagne che sovrastavano l’ex capitale. Dopo aver posizionato per bene la bicicletta davanti l’ingresso del complesso scolastico, entro’ di corsa nella speranza di non trovare il nuovo collega a fare lezione. Appena entrato fu’ un tripudio di –Buongiorno prof!- e di –Onorato professore…- e di altre frasi udite per meta’ a causa della ricerca della “New entry” della scuola. Jerry era molto stimato e benvoluto sia dai colleghi che dagli alunni e soprattutto dai cittadini in generale; questo accadeva, non solo perche’ e’ un’ottima persona, ma soprattutto per lo scandalo successo nella cittadina in merito all’insegnamento ai ragazzi di Magia Occulta; infatti tutti erano d’accordissimo all’insegnamento di Magia Pura, e nessuno sosteneva la Magia Occulta perche’ ritenuta dagli scettici abitanti di Genzon una pratica Maligna. Per Jerry, il quale ha girato tutto il mondo, era una pratica come Astrologia applicata all’Astronomia o come Invocazioni, corso tenuto dalle bellissima professoressa Likith. Lui infatti dice che la Magia Occulta puo’ servire, come la Magia Pura, ad aiutare familiari e amici e difenderli.
-Buongiorno,caro, Professore….- udi’ Jerry e quando si giro’ vide la professoressa di Invocazioni salutarla con la mano e fargli l’occhiolino; questa professoressa lo ha sempre lusingato ma lui non aveva mai ceduto ne’ ai suoi capelli biondo/bruni, ne’ ai suoi color blu ghiaccio e alla sua peluria bianca tigrata in nero… si’ proprio cosi’, lei era una Krineah, una tigre per meta’ umano e per meta’ animale; grazie ai loro straordinari poteri Magici e Telecinetici danno un grande aiuto al Regno di Rewigh, infatti abitano appena prima del confine nord del Regno, in una zona chiamata “Tempesta di Montagne”.
Comunque Jerry, imperterrito continuo’ il suo giro alla ricerca del professore; entro’ in tutti i laboratori e classi. Stanco si riposo’ in aula professori dove c’era l’uomo/castoro Roskett, professore di Biologia Varia, e la professoressa Fernech, insegnante di Medicina e Cura, sedendosi nella sedia scricchiolante messa vicino la finestra vide entrare dalla porta un tipo con un mantello e un cappuccio tutto nero che non lasciava vedere niente sotto. Avvicinandosi al sospettoso uomo chiese: -Scusi, desidera?-
-Io lavoro qui…- rispose quelli.
-Ah… lei deve essere il nuovo insegnante di Magia Occulta; piacere, io sono il professore Strech di Magia Pura, ma lei mi puo’ chiamare anche Jerry- disse cordialmente. A sentire la p
parola Magia Pura, a Jerry, era sembrato come se l’altro professore avesse sobbalzato, ma forse era soltanto un’impressione… ci fu un momento di pausa che fu interrotto solo dal suono della campanella che avvertiva l’inizio delle lezioni; tra i due ci fu solo un freddo –ci vediamo- prima di andare nelle rispettive classi.

Alla fine delle lezioni a Jerry comincio’a insorgere il dubbio a proposito dello svolgimento delle lezioni del nuovo professore e di come si svolgessero. il dubbio vene subito scongiurato con l’improvvisa apparizione del prof. di Magia Occulta alla porta dell’istituto e mentre si avvicinava a Jerry e alcuni alunni passavano di li’ per caso, non solo salutavano il professore di Magia Pura, ma Jerry aveva costatato che il suo “rivale”, secondo le stupide tradizioni del villaggio, aveva fatto colpo sugli alunni e per questo molti lo salutavano sorridendo, cosa che succedeva poco spesso ad un professore di Magia Occulta.

2



Avvicinandosi a Jerry cominciò a sembrare che l’aria attorno alla scuola stava diventando più lenta, quasi dalle atmosfere seppia. Arrivato davanti al nuovo e sconosciuto collega, si partì per stringergli la mano, quando dietro udì una voce che gridava:
-Stia indietro!- e dopo, un bagliore di una strana luce verde, partente da dietro le spalle di Jerry, colpì il professore incappucciato, facendolo cadere a terra. Subito Jerry si girò e vide la professoressa di Invocazioni Likith, con uno sguardo feroce in direzione del professore di Magia Occulta.
-Ma cosa fa?!- continuò a urlare Jerry alla collega –Perché ha colpito il professore?-
Intanto dietro del professore di Magia Pura, l’opposto collega si era già alzato. Subito Jerry se ne accorse e girandosi chiese gentile: -E’ tutto apposto? Si sente bene?-
Ma appena si avvicinò, l’altro professore gli diede un fortissimo schiaffo che lo fece cadere a terre, così, senza dire una parola. A terra, Jerry, con la faccia dolente urlò contro questi: -Perché l’hai fatto?-
-Tu non mi conosci…- furono le parole di risposta uscenti da quel mantello. Intanto attorno il tempo sembrava proprio essersi fermato. Tutto, tranne i tre professori, era fermo, immobile, impercettibile, quasi come in un sogno. I toni seppia davano un aspetto malinconico al paesaggio, come se stessero guardando un vecchio film in un modesto cinema. Attorno i ragazzini che stavano uscendo da scuola, erano immobili, con il sorriso stampato sulla faccia. Nel viale alberato della scuola, uno stormo di uccelli che avevano spiccato il volo al momento dell’ormai certo incantesimo temporale, era con le ali spiegate, fluttuanti nel vuoto dell’aria e malinconici perché strappati alla gioia del volo. Improvvisamente, guardando il mostro con il mantello, Jerry si accorse che si stava cominciando a intravedere qualcosa dietro il cappuccio. Del fumo… fumo nero sgorgava come una fontanella dal cappuccio di pelle nera. Levandosi il cappuccio, il mostro, fece finalmente vedere la sua natura: una natura demoniaca. Infatti non aveva un corpo solido, ma era solamente fumo, modellato come un corpo umano. Al posto degli occhi aveva due aperture luminose che guardandole davano subito un senso di malvagità e di impotenza. Allora egli cominciò a parlare.
-Il mio nome è Veridian, sono un membro della associazione X-12, inviato per distruggere Genzon con le annesse rovine celestiali.-
La voce era sicura e sicuramente non umana. A quelle parole Jerry sentì il sangue congelarsi nelle vene, poiché da poco, con la professoressa Likith, aveva svolto delle ricerche in quella zona; da queste ricerche è emerso che quelle rovine, un tempo, erano le fondamenta di una città-tempio; esse erano, una volta, delle piccole cittadine protette dalle mura, dove al centro c’era un tempio, sempre dedicato a un’antica divinità. Tutti gli aspetti, d quello politico a quello militare, passando per quello religioso, erano controllati dai sacerdoti del tempio. Le ricerche si sono fermate proprio a questo punto proprio per una strana ordinazione del Governatore della città di Genzon. A Jerry tutto questo sembrava molto strano, infatti cercava di capire tutto quello che stava accadendo da lì, cioè da terra, dove era stato scaraventato da questo adesso sicuro nemico. Ora lo sguardo del professore fu attratto da Likith, che guardava con occhi temerari e decisi il finto - professore, quasi come se si volesse battere con lui; impossibile, pensava Jerry, è impossibile che una semplice insegnante possa riuscir a tener testa a un a quanto pare esperto assassino. Invece, proprio per smentire tutto questo la Krineah rispose alla minaccia di catastrofe del demone:
-Non hai scampo, non ti lascerò distruggere questa città come facesti con Alabradia!-
Molta sicurezza e determinazione udì Jerry nella voce di Likith, quasi come se conoscesse quel demone con le sembianze di un fumo nero come il catrame. –Forza, vieni qui.- ordinò svelta l’Invocatrice a Jerry, che subito ubbidì alzandosi e mettendosi in piedi affianco la collega, imitando lo sguardo provocatorio verso il nemico. Inizialmente la bella felina strizzò simpatica l’occhio a Jerry, dopo, sempre con lo stesso sguardo di sfida, uscì dalla borsa i medaglioni per le invocazioni. Infatti, essendo una Invocatrice, il suo stile di combattimento è proprio quello di invocare dei “mostri” che combattono al posto suo. Per invocare un mostro, infatti, si utilizzano dei medaglioni e, utilizzando la magia, si potenziano i propri mostri. In effetti per Invocare un mostro, si disegna a terra il cerchio alchemico del mostro che si vuole invocare, si posiziona al centro il medaglione, e il mostro viene fuori. Così Likith scelse un medaglione, con un gessetto cominciò a disegnare il cerchio, ma, purtroppo, il nemico aveva capito le intenzione di quella. Allora questi si concentrò e si librò in aria, fluttuando come una foglia in preda alle raffiche di vento, e si diresse a gran velocità verso i due. Jerry capì subito tutto, e cercando di dare supporto all’amica, prese in fretta un antico libro dalla sua borsa e lo estrasse; lo sfogliò tutto in fretta e finalmente prese la pagina desiderata. Unì l’indice con il medio e li poggiò al centro di una delle tante pagine del libro; sussurrò antiche e incomprensibili parole, socchiuse gli occhi e immediatamente li aprì verso il nemico che si stava avvicinando sempre di più. Improvvisamente, dal terreno sottostante alla traiettoria di volo del demone, apparvero e crebbero in fretta dei fortissimi arbusti con tronchi a dir poco giganteschi che riuscirono a sbarrare la strada al nemico, che si fermò immediatamente davanti quella folta barriera vegetale e si posò a terra. Intanto Jerry, contento del lavoro svolto sospirò sfacciato –Ecco la potenza della magia bianca-. Subito dopo questi vide una forte luce verdastra provenire da un punto a terra, molto vicino alla collega, poi realizzò: Likith era riuscita a invocare un mostro. Infatti lei era accovacciata a terra e con le due mani da tigre, teneva fermo il medaglione a terra, pronta a sfoderare quell’enorme potere dell’evocazione. Booomh…. Si udì un’enorme scoppio dove c’era la barriera creata da Jerry, infatti Veridian era riuscito a polverizzare in un modo del tutto sconosciuto dai due, quella impenetrabile barriera fatta da tronchi di possenti di alberi. Avanzava lentamente, a piedi, senza volare, verso i due professori. Jerry, preoccupato per l’imminente arrivo del nemico guardò preoccupato Likith che ancora non si era decisa a invocare quella che, secondo lui, poteva essere la loro salvezza, così quella lo guardò sorridendo, come per dire “ecco fatto, adesso siamo salvi.”. Un potente flash di color verde chiaro investì tutta la valle. Attimi di secondo dove tutto risplendeva ed era fermo. Alla fine di questa abbagliante luce, Jerry si trovò affianco un’enorme Mostro fatto interamente di pietra. Egli era costituito da grandissimi blocchi di roccia chiari, macchiati, qua e là, di muschio verdastro e liane che ornavano le giunture. Il volto, antropomorfo come tutto il corpo, era quasi cilindrico, sormontato da una specie di corona che poteva sembrare fatta interamente di smeraldo. Likith era seduta sulla spalla di questo colosso e le mani gli brillavano di un verde candore lucente. Il nemico non fece una piega, anzi, fece una risatina odiosa, molto stridula che porto Jerry quasi alla follia per il nervosismo di quello che Veridian voleva fare. Il demone si librò, un’altra volta in aria, però questa volta voltava in verticale con le braccia aperte, un ghigno sfottente su quelle che dovevano corrispondere alle labbra e negli occhi una strana luce biancastra. Jerry sfogliava tutti i ricordi di tutti gli anni di studio della Magia Pura, cercando di capire che Incantesimo cercava di lanciare il nemico, ma non ci arrivò, almeno non per primo, infatti Likith capì subito cosa stava succedendo e così urlò al compagno di lavoro:
- Jerry, vai via di qui! Scappa-
- Non ti posso lasciare da sola contro questo farabutto!-
Likith non rispose più, troppo impegnata a pensare come contrastare quello, a quanto pare, potentissimo incantesimo. Jerry, non aspettò ancora per molto la risposta, infatti notò che dietro il nemico, si stava formando una strana cosa nera, che a poco a poco cresceva sempre di più. Così, in un batter d’occhio, alle spalle del soddisfatto e felice nemico, si formò un’enorme vortice in verticale, come un’enorme buco nero. Esso risucchiava di tutto, formando un vento che attraeva tutto, tranne il suo creatore, a sé. Nessuno poteva sapere dove portasse quel vortice, ma i due non ci tenevano a scoprirlo sulla loro pelle. Nero, buoi, oscurità, solo di questo furono circondati Jerry,Likith e il Colosso. Jerry, riprese il suo libro da terra, che gli era caduta senza neanche accorgersene, e cominciò a sfogliarlo in cerca di un incantesimo in grado di bloccare quello nemico, ma subito fu sorpreso dal nemico che, aprendo la bocca, fece uscire un’enorme palla di fuoco di colore nero che,ad altissima velocità, colpì Jerry. Dopo quel colpo, il professore si sentì svenire, e l’ultima immagine impressa nella sua mente fu il villaggio che veniva risucchiato da quell’enorme vortice, poi il nulla…


3



Plit… dolce tintinnio di gocce d’acqua ..plit… ancora tintinnio …plit… -Dove sono?- nel dormiveglia ripeteva Jerry mentre si sentiva stanco e dolorane in tutto i corpo, in uno strano sogno. Buio, solo buio davanti a sé, finché una fioca luce verde chiaro non si accese, come una fiaccola in una caverna scura. Questa illuminò un cammino davanti l’appena materializzato corpo di Jerry che, sorpreso da questa dimensione apparentemente insolida e immateriale, stranamente non pensò che fosse un incantesimo prigione dimensionale, infatti si incamminò verso quella luce percorrendo il sentiero illuminato come un ponte a mezz’aria sopra un burrone. Buio, solo buio riusciva a scorgere Jerry attorno a sé. Finalmente arrivò a quella piccola fiamma. Incredulo ci passò la mano di sopra e stranamente non si scottò, ma sentì solamente un piacevole candore familiare. Attratto da questa piacevolissimo piacere, abbracciò la fiamma, tenendola fortemente al petto. Improvvisamente Jerry fu inondato da questo calore, che lo fece sentir così bene, che gli fece chiudere gli occhi e gli fece dimenticare tutto quello che era successo prima, che adesso era soltanto un brutto sogno. D’un tratto il sentiero che lo reggeva sospeso in aria nelle tenebre, scomparve e lasciò cadere il professore nel buio assieme alla misteriosa luce; inspiegabilmente Jerry non ebbe paura, ma, rivolto a testa in giù con occhi decisi verso l’apparente basso e prendendo velocità, teneva la leggera fiamma ancora più stretta al petto. Non si udì nessun tonfo, ma il professore non fece altro che aprire gli occhi spaventato, in preda a una paura, non dovuta al tonfo nel buio, ma bensì della perdita della luce verde. –Sveglio, adesso sei sveglio- sussurrò una voce familiare, mentre lui ancora, anche se avesse gli occhi aperti, non riusciva a focalizzare niente davanti a lui. Passarono alcuni secondi e finalmente realizzò che lì di fronte, molto vicino al suo volto, c’era una persona, non sapeva dire se era umano o non, uomo o donna, ma era sicuro che davanti a sé c’era una persona che conosceva. Strabuzzò gli occhi, mise a fuoco il tutto e vide che quell’ essere prossimo a sé era Likith. Sorridente e felice disse: -Finalmente ti sei svegliato!- Jerry annuì mentre ancora non aveva ripreso la conoscenza della parola. Rimase sorpreso, non sapeva cosa si aspettasse, ma sicuramente non era la professoressa di Invocazioni. Si guardò attorno con la testa ancora dolorante e vide che si trovava in uno spazio enorme, con poca luce, infatti si vedeva molto poco. Sopra di lui, da una piccola apertura sul tetto a cupola, entrava un fascio di luce che si infrangeva sul suo corpo e quello della collega accovacciata su di lui. L’odore dell’umido impressionò subito tutti i suoi sensi. Infatti, il pavimento brillava d’un insolita luce blu, come se gran parte fosse coperta da un sottile strato acquatico. Subito Likith confermò l’illusione avuta da Jerry, prendendo un po’ di quell’acqua fredda e spruzzandone un po’ sulla fronte di Jerry che ancora era in stato confusionale. Passò un po’ di tempo quando il maestro di magia Pura riuscì a mettersi seduto, guardandosi intorno. Le pareti erano molto antiche, come tutta la stanza. Assieme all’enorme tetto a cupola, questi, erano coperti di strani segni in rilievo. Alcuni rappresentavano simboli e scritte strane, altre invece, uomini che combattevano con l’aiuto di magia o di strani giganti. Solo un portone di legno molto massiccio e spalancato rappresentava l’unico punto d’accesso alla struttura. Infatti l’apertura sul tetto era troppo in alto e troppo piccola per potervici passare. Dopo finalmente le forze tornarono, e Jerry riuscì ad alzarsi e a cominciare a gironzolare in quella stanza inondata da uno strato sottilissimo d’acqua. Prima si avvicinò alle pareti confuse e antiche di segni. Dopo, a testa alta, cominciò a girare disegnando cerchi imprecisi nel pavimento marmoreo. Poi entrò in quella stanza Likith, con un cesto di vimini contenente alcune erbe. –Ah- disse con finta sorpresa –finalmente ti sei alzato.- Jerry rispose soltanto annuendo non capendo quello che era successo e quello che stava succedendo. L’altra lo capì subito, così rispose: -Quello che hai visto prima, davanti la scuola, si chiama Veridian, è un membro di un’associazione che ha il compito di distruggere una civiltà, quando questa arriva a un certo punto di sviluppo. Io, come ben sai, mi chiamo Likith, e sono un membro della GH-7, un’altra associazione, anch’essa segreta, che tenta di fermare la sua eterna rivale. Il consiglio dell’associazione mi ha mandato tre anni fa a Genzon per difendere le rovine celestiali che si trovano lì vicino e dove noi ci troviamo- ci fu un attimo di silenzio. Jerry non avrebbe mai pensato di trovarsi in delle antiche rovine. Tanto meno in quelle rovine dove lui stesso con Likith, avevano svolto delle ricerche, senza però entrare mai in quell’antro a quanto pare segreto. Poi l’Invocatrice continuò serenamente: - Veridian è un demone. Molto tempo fa fu invocato dal suo padrone per farsi difendere da un’enorme lupo mannaro. Ma lui, non difese il suo Invocatore, ma lo uccise prima che il mostro lo potesse uccidere. Così vaga da sempre in tutto il mondo, cercando sempre asilo, finché l’associazione X-12, lo accolse tra le sue braccia e gli promise l’Assoluzione in cambio di servigi.- Jerry a quella parola, fece fermare nella sua testa, il tempo per un attimo, per ricordare dove avesse sentito quella parola. “Allora… Assoluzione.. sì, credo di averla studiata quando ero uno studente alla scuola di arti magiche… sì, Assoluzione.. certo!” gli venne l’illuminazione ricordando quello che aveva studiato con meticolosità quando era lo studente migliore della sua scuola. Ma, Likith lo interruppe subito spiegando: -Assoluzione, è un Incantesimo che solo pochi e potenti Invocatori possono dare ad uno Spirito invocato. Infatti, quando questo non riesce a difendere il suo padrone, il sigillo applicatogli dall’Invocatore, lo torturerà e gli brucerà, finché il suo Invocatore principale o un altro molto potente, sciolga il sigillo e lo riconfini di nuovo in un talismano, pronto per essere Invocato di nuovo. Veridian, serve la X-12, solamente per ottenere l’Assoluzione da qualcuno, in modo che possa vivere finalmente tranquillo e sereno.- e fece un cenno con la testa per chiedere a Jerry se aveva capito, il quale rispose anche con un altro cenno. –Così, durante lo scontro, dopo che tu sei svenuto, io sono riuscita a risvegliargli il sigillo che subito lo indebolì. Infatti il Sigillo era stato indebolito con iniezioni di Traqula Mefinsis, un’erba che attenua l’effetto negativo del potente sigillo. Dopo, lui si arrabbiò molto, così io, ti presi con me, e ti portai qui su, dove lui non può arrivare grazie all’Antica benedizione degli Antichi che riposa su queste antiche rovine.- Jerry aprì la bocca, ma le parole uscirono solo dopo un piccolo lasso di tempo in pausa. –E, il villaggio?- ci fu un lungo silenzio interminabile e freddo. Likith con la testa abbassata, fece uscire dagli occhi alcune fredde lacrime e il professore con la faccia preoccupata reclamò spiegazioni senza parlare. –Vedi..- continuò Likith mentre si avvicinava a Jerry a testa bassa -… dopo che lui si arrabbiò, aumentò di intensità l’Incantesimo Retuctra, che risucchiò in un vortice oscuro, tutti gli abitanti del villaggio, compresa tua moglie Christal adesso si trova nelle prigioni del quartier generale della X-12- Silenzio, solo silenzio. Le povere gambe di Jerry non riuscirono a tenere più il peso del corpo così, appoggiandosi e strisciando sul muro intriso di scritte, a poco a poco si lasciò cadere a terra, incredulo delle parole appena ascoltate. Gli occhi persi nel vuoto più assoluto, davano segno di squilibrio mentale. Così, Likith, poggiò a terra il cesto pieno di erbe e con calma cominciò ad avvicinarsi a Jerry, tentando di rassicurarlo. Ma questi si girò con la faccia a muro, e, tirando un potentissimo pugno che fece rimbombare tutte le pareti, disse piangendo: -Perché hai salvato me? Perché non hai aiutato gli abitanti della città?- e dopo urlando – Perché?!-. Ci fu un altro attimo di silenzio. Dopo Likith riprese con la voce tremante: -Vedi, tu sei uno dei più grandi esperti di archeologia e di Magia Pura, disponibili e soprattutto ancora vivi nel mondo, tu ci servivi.- un –Tsk- zittì immediatamente e per un secondo l’Invocatrice. Un verso come per dire –E loro non erano importanti?- . Di nuovo un attimo di silenzio. Dopo, e solo dopo Likith parlò: -Certo che erano tutti importanti, soprattutto Christal, la principessa Christal.- con quelle parole l’Invocatrice aveva dato un duro colpo al cuore di Jerry, che subito replicò: -Come principessa?- -Sì, caro Jerry, tu hai sposato una principessa, una principessa Gheljing, un popolo del tutto sconosciuto o quasi a voi umani. Sono come voi, soltanto che sono molto abili in combattimento e in arti magiche. L’impero di Fliket, anni fa, li utilizzò in segreto per le numerose guerre, privandoli di ogni libertà e dignità. Così, fuggirono e cominciarono a popolare il bosco di Jegnilh, dove tutt’ora vivono in segreto, con un sistema gerarchico molto ferreo. Fu per questo che la tua Christal fuggì, perché non voleva diventare regina. Così approdò a Genzon dove incontrò un uomo dolce, sereno, che l’aiutò a ristabilirsi e che, alla fine la sposò. Ti ricorda qualcuno, Jerry?- Sempre girato verso il muro in rilievo, però senza piangere, replicò: -Perché non me lo ha detto?- -Perché aveva paura che se i suoi fratelli la trovassero e l’avrebbero riportata a casa, tu non l’avresti seguita. L’ha fatto per il tuo bene. Si è anche sacrificata per te. Infatti, lei poteva benissimo contrastare quel Retuctra, e salvare tutta la città, però, così facendo, si farebbe fatta scoprire, e così tutta l’associazione X-12, sarebbe venuta qui e ti avrebbero ucciso e avrebbero portato con loro Christal.- Di nuovo un attimo di silenzio diede il ritmo alla serie di rivelazioni di cui Jerry era completamente straneo. –Lasciami per un po’ da solo…- chiese con calma Jerry, mentre era ancora a ridosso del muro. Così Likith lasciò le erbe lì dicendo solo, quando usciva: - Mangia, ti faranno bene- così uscì da quella stanza, andando da un’altra parte che Jerry ancora non poteva vedere a causa dell’oscurità.

ecco qui! Inizialmente ci volevo fare un RPG, poi ho pensato che non sapevo chi mi potesse dare una mano a farlo,... così ho deciso di publicare a poco a poco la storia.... ^^
eccola.. commentate ;) spero vi piaccia
 
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0 replies since 17/12/2009, 13:22   18 views
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