Come cenere nel vento

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Il Baro
view post Posted on 17/9/2010, 21:45 by: Il Baro
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Adoro giocare pulito. Ma sono troppo bravo a barare

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dalla mente di Richard Rokeby

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Scisma Ya'aqov-Luna Calante

E' come cenere nel vento che egli si muove, sinuso ed elegante, al passo di un ritmo che solo lui può sentire. Quell'uomo oggi ha deciso che risponderà ad un solo nome, solo che ancora non ha scelto quale. Prova a sforzarsi di ricordare quale fosse quello originale, ma muti versi di parole lasciate al vento si perdono nella sua mente, vanneggiando su chissà quale titolo nobiliare potesse portare quando ancora non aveva conosciuto Gli Amici. Solo un nome risuona nella sua mente, ed è il nome con il quale è stato chiamato da non pochi negli ultimi anni. Il suo nuovo nome, il suo unico nome, tutti gli altri, anche quello con cui è stato battezzato sotto al sole cocente, sono fasulli.
Ma oggi, ha intenzione di mascherarsi ancora, tramutare la sua natura in una nuova sagoma, come creta molle e malleabile che plasmerà a seconda del suo volere. Questa è la vita. Questa è la sua vita.
Assoluta libertà, totale controllo di sé stessi, un potere che va oltre il concetto umano. Per lui uomini e donne per quanto possano essere originali nel loro grossolano essere sono ineluttabilmente condannati ad una vita falsa, ipocrita, fasulla. Libertà, chiedono, ma la vogliono davvero?
Questo è uno dei tanti aspetti di quell'uomo, lui sa bene che per avere qualcosa basta volerla, ma volerla davvero. E tutti coloro che vivono ai margini della sua euforia non vogliono davvero libertà e ricchezza. Altrimenti l'avrebbero, come l'ha lui.
E' in cammino da qualche giorno oramai ma il caldo che schianta al suolo e proietta le ombre non lo disturba affatto. Lui d'altra parte è un rettile, un camaleonte. Capace di mutare come gli pare e piace, capace di affascinare, sedurre, irritare, spaventare, persuadere, ingannare, odiare chiunque. Nessuna limitazione alla sua volontà.
La città appare scarna ed inospitale, ma lui cammina per la strada principale con passo di danza sinuoso, quasi una scossa lieve e soave gli serpeggiasse per il corpo, costringendo ogni arto ad sequenziale, ma elegante, movimento.
E' pieno pomeriggio, le ore più calde sono oramai tramontate all'orizzonte di un nuovo giorno ma la siccità si avverte ai margini della gola, richiamando a sé un dolce sapore d'acqua cristallina. Lui però decide di non averne bisogno. Così vuole, così è.
E' questo il segreto del potere. Non mera magia, non meri poteri, non forza, non inganno, ma volere. Volere è potere si dice? Sì, è proprio così. Lui può decidere ciò che vuole, può decidere di essere felice quando vuole, può decidere quando avere sete, nessuno può mutare questo in lui. Solamente lui stesso è artefice delle sue sensazioni e nessuno è in grado di variarle. E tutti gli stolti cercano la forza al di fuori di loro, cercano vendetta, usano cattiveria oppure cercano di ottenere un certo carisma chiudendosi in sé stessi e fingendo che il parere del mondo non li tocchi. Quell'uomo, però, ben sa che son solo manifestazioni di patetico autocompiacimento, uno spettacolo ben inscenato e posato avanti agli occhi di un mondo indifferente solo per ottenere il plauso.
Ma non lui.
Non lui.
Sotto il sole cocente si muove ed è cenere nel vento quella che porta. Gli Amici presto gli parleranno, oh sì. Di certo vogliono rivelargli quanto è realmente accaduto nel deserto, quale misterioso volto si celava dietro a quello di Madama Morte. Loro di sicuro gli riveleranno tutta l'eccezionalità di quell'incontro, e sarà molto interessante svelarne ogni ombra.
Come cenere nel vento, lui danza per la strada e cammina al contempo, canticchia sottovoce un ritmo improvvisato.
Arriva la Morte. La Morte, la Morte. La Morte vigliacca, la morte carogna, la Morte che ha il muso di un topo di fogna. La Morte elegante, la Morte infame, la Morte che viene a lenire ogni male. La Morte oscura, la Morte lucente, la Morte, la Morte, la Morte splendente.
E tu sarai il primo, come vuol la sorte, a ballare con lei la danza della Morte

Era un allegro motivetto, malgrado le sue parole, dedito all'onore di quella dama oscura che pochi giorni addietro aveva increspato la nuda quiete del suo vagare tra la sabbia.
La Morte ha danzato, la Morte gloriosa, la Morte benigna, la Morte tua sposa
 
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12 replies since 17/9/2010, 21:45   90 views
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